-Quindi...mi porti all'allenamento con te?-
Naruto sorrise e annuendo si lanciò nella spiegazione dettagliata di tutti i suoi metodi di allenamento, le sue tecniche migliori, ignorando il fatto che io gliele avrei potute elencare tutte.
-È da un pò che io, Sakura e il maestro Kakashi non ci alleniamo insieme...-.
"Già", pensai, "...quello stupido di Sasuke se n'è andato, e voi non avete più avuto tempo per allenarvi insieme come una volta..."
Devo ammettere che a questo punto dell'anime, Sasuke mi stava parecchio antipatico. Se non si fosse capito.
Semplicemente non gli perdonavo la scelta di aver seguito "la via del male" e di aver voltato le spalle ai suoi compagni.
"Non so come reagirei se lo dovessi incontrare..."
-Ehi Aurora! Siamo arrivati-.
Rimandai i pensieri cupi a più tardi: stavo assistere ad un allenamento con il mio Kakashi...al quale, ricordai, non avevo neppure rivolto la parola. "Maledizione!"
Sospirai e misi a fuoco il luogo che mi circondava. Strabuzzai gli occhi.
Mi trovavo nel campo in cui Naruto e suoi due compagni avevano sostenuto la loro prima prova come squadra 7. In lontananza sulla destra i tre pali di legno mi fecero quasi salire le lacrime agli occhi.
Naruto mi superò di corsa e solo allora notai Sakura e il maestro Kakashi in piedi che ci aspettavano. Sakura non si sorprese di vedermi arrancare dietro Naruto così supposi che Kakashi le avesse raccontato del nostro "fantastico" incontro da Teuchi. "Magnifico..."
-Aurora! Allora? Il villaggio ti è piaciuto?-
Annuii cercando di non badare allo sguardo di Kakashi che mi studiava con le braccia incrociate sul petto. Accorgendosi del mio disagio guardò altrove e quando i nostri occhi si incrociarono mi sorrise.
Naruto, che ovviamente non si era accorto di niente, un pò si guardò intorno, poi mi indicò un masso e mi invitò ad assistere all'allenamento da lì. Non persi tempo e mi affrettai a raggiungerlo.
Quando Kakashi tirò fuori dal nulla due campanelli, fu una fortuna per me essere così lontana, perchè mi aprii in un sorriso da ebete. E l'allenamento ebbe inizio.Era quasi una soddisfazione vedere i ragazzi combattere seriamente contro il maestro, che fu costretto a ricorrere allo sharingan per sfuggire ai pugni di Sakura e alle copie di Naruto.
"Quanto si divertirebbe l'Ire se fosse qui!", pensai immaginandomi la faccia della mia amica.
Tornai a concentrarmi sull'allenamento proprio mentre Naruto stava attaccando il maestro Kakashi. Lui prontamente tirò fuori un kunai per rispondere al suo attacco, e Naruto fece una smorfia accorgendosi che non avrebbe potuto evitarlo.
"Certo", pensai, "se lo afferrasse per il polso riuscirebbe a prendergli l'arma e forse anche a puntargliela alla gola..."
Successe tutto in una frazione di secondo.
Non appena ebbi formulato quel pensiero e mi furono abbastanza chiare le mosse e la posizione che avrebbe dovuto fare Naruto, non ebbi il tempo di sbattere le palpebre che mi ritrovai ad un palmo dal naso di Kakashi.
Intravidi dietro di lui il masso su cui, in teoria, avrei dovuto essere...ma non c'ero.
Mi ero teletrasportata.
Il maestro Kakashi, con l'arma spianata davanti a sè, mi veniva incontro velocemente grazie allo slancio che si era dato in precedenza. Ovviamente non si aspettava il mio arrivo e gli si leggeva in faccia che non sarebbe riuscito a fermarsi.
Così, esclusivamente per evitare di venire infilzata e per di più da uno dei miei personaggi preferiti, mi limitai ad eseguire le azioni che fino a mezzo secondo prima speravo di veder fare a Naruto.
Allungai una mano e la strinsi intorno al polso di Kakashi, gli strappai il kunai e tirandolo a me glielo puntai alla gola.
Sul campo di allenamento calò il silenzio.
Mi ritrovai gli occhi spalancati del maestro Kakashi talmente vicini che in seguito avrei potuto descrivere ogni singola linea dello sharingan. Lasciai cadere il kunai e feci due passi indietro intrecciando le mani dietro la schiena.
-Io...-
Il maestro Kakashi si raddrizzò tirandosi giù il coprifronte a coprire l'occhio e rimase a fissarmi. Mi sembrò più alto e imponente del normale e per un attimo mi fece paura.
-Ma...Cosa...Come...-
Naruto era dietro di me e fissava incredulo il masso, il kunai a terra, il maestro e poi di nuovo il masso.
-Ti sei teletrasportata...- constatò Sakura da un pò più in là.
-Ma era la prima volta che lo facevo...e soprattutto non l'ho fatti di proposito. Ho solo pensato a cosa avrebbe dovuto fare Naruto per fermarla, a quale posizione avrebbe dovuto assumere, e non ho avuto neanche il tempo di fare un respiro che ero tra voi due...- dissi tutto d'un fiato, continuando ad osservare il maestro. Silenzio. Pregavo disperatamente che mi credessero. Anche perchè ero sconvolta quanto loro se non di più.
Kakashi lanciò un'occhiata sfuggevole ai suoi allievi poi si portò due dita davanti al viso.
-Scusate devo andare...ci si vede-.
Prima di sparire posò gli occhi su di me, e io seppi che per le mie azioni mi considerava pericolosa ma le mie parole gli avevano insinuato il beneficio del dubbio.
Quando la solita nuvoletta bianca se lo fu portato via, mi sedetti a terra e fui subito raggiunta da un Naruto sorridente che mi tempestò di domande del tipo "Come hai fatto?" "Era davvero la prima volta?" "Un giorno me la insegni questa tecnica vero?".
Io, sconvolta e abbattuta, lo guardai e non seppi far altro che sorridergli. Perchè, nonostante tutto, ero sicura che Naruto mi credesse già da tempo, ed essendo sì triste per non potergli dire tutta la verità, ero felice che in quel mondo a me sconosciuto ci fosse almeno una persona che mi avrebbe sempre aiutata. Dietro di lui Sakura guardava a terra accigliata e pensosa.
-Naruto si sta facendo tardi, il sole sta calando e i miei mi aspettano...Forse è meglio se la portiamo dalla Tsunade...-
Lui si zittì e annuì porgendomi la mano per aiutarmi a rimmettermi in piedi.Per strada Naruto non si chetò un attimo, mi invitò a stare da lui cambiando subito idea al ricordo, disse lui, del disordine che vi regnava.
Sakura ci seguiva qualche passo più indietro "per tenermi d'occhio" arrivai a pensare.
Davanti allo studio dell'Hokage Naruto aprì la porta senza neanche bussare, ricevendo da dentro un rimprovero sulle sue buone maniere che mi fece sorridere.
Tornai seria quando mi accorsi chi c'era dentro la stanza: oltre alla Tsunade dietri la scrivania, il maestro Kakashi e Shikamaru, entrambi con le mani in tasca, ci osservarono entrare.
Deglutii e mi spostai impercettibilmente dietro Naruto, che si mise a parlare con Tsunade.
Molto probabilmente discutevano su dove farmi passare la notte, ma io non stavo ad ascoltarli, troppo presa com'ero dall'osservare Shikamaru. Nel negozio mi aveva sorriso tranquillamente mentre adesso mi aveva appena rivolto uno sguardo.
"Gli hanno detto tutto".
E così un altro dei miei personaggi preferiti mi guardava con sospetto. Era una cosa straziante.
"Comincio a capire come si dev'essere sentito Naruto da piccolo".
-Allora Aurora...- iniziò Tsunade e io mi concentrai su di lei.
-Nonostante Naruto si sia offerto di ospitarti, penso che sarebbe meglio che tu stessi con qualcuno un pò più responsabile...- e indicò nella direzione di Shikamaru e Kakashi. Avevo capito che con "qualcuno un pò più responsabile" intendeva qualcuno in grado di fermarmi se mi fossi rivelata pericolosa, ma non commentai.
"Certo vivere con Kakashi sarebbe un sogno...ma sarebbe una tortura avere il suo sguardo indagatore attaccato addosso tutti i giorni...". Tsunade proseguì.
-...e visto che Shikamaru ha più o meno la tua età mi sembra la scelta migliore-.
Guardai Shikamaru che alzò un angolo della bocca, forse cercando di sorridermi: sarà stato il disagio del momento, ma a me sembrò solo una patetica smorfia.
Annuii tornando con gli occhi sull'Hogake.
-Va bene...l-la ringrazio tanto-.
-Di niente cara...- mi rispose con un sorriso tirato.
Si creò un imbarazzante silenzio, durante il quale la Tsunade e Kakashi si scanbiarono sguardi silenziosi, Shikamaru ad occhi chiusi e sopracciglia alzate pensava a chi sa cosa, e io guardavo alternativamente i tre cercando di captare qualcosa.
Ad un certo punto, Shikamaru levò le mani di tasca.
-Bene...I miei ci aspettano per cena quindi noi andiamo-. E facendomi un cenno si avviò alla porta. Mi rivolsi ancora una volta alla Tsunade e la ringrazia, salutai il maestro Kakashi con un piccolo sorriso senza però guardarlo in faccia e mi affrettai ad uscire.
Quando la porta si fu chiusa alle mie spalle tirai un sospiro di sollievo, ma visto lo sguardo di Shikamaru quasi rimpiansi gli occhi indagatori di Kakashi perchè quelli del ragazzo mi guardavano con una curiosità e un acume che avrebbero portato a numerose domande alle quali non avrei saputo come ripondere.
Feci comunque finta di nulla e lo seguii lungo il corridoio. Nonostante tutto ero eccitata all'idea di vivere in casa sua; lo avrei visto tutti i giorni, me lo sarei ritrovato a tavola ad ogni colazione, pranzo, cena...proprio Shikamaru!
Poco prima di lasciare l'edificio, se ne uscì con quasta frase:
-Sarà una seccatura, ma questa volta mi va di farla-.
Mi rincuorai un poco, perchè forse avevo una piccola speranza, e mi aggrappai con tutte le mie forze a quel pensiero. La cosa di cui ero sicura e che però mi intristì era un'altra e in quel momento riuscivo a pensare solo a quella.
"Io non sono una seccatura".
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Naruto ed io
ФанфикQuesta è la mia storia. O almeno, è come mi piacerebbe che fosse la mia storia. Una passione sfrenata per il mondo di un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli color del sole. Una passione sfrenata, che tutti credono semplice fissazione. "Se tutto...