Decisi di non mangiare , mi vestii stando quasi un quarto d'ora ad ammirare le mie scarpe avute con forza e coraggio , solo sapere che non ce le aveva quell'altra le fa sembrare ancora più belle.
Non aspettai a struccarmi, matita verde sotto e eyeliner poi un pò di mascara, mi piaceva valorizzare gli occhi ma non volevo mica assomigliare a una batton... A una che si fa vedere! Un pò di lucida labbra e poi i capelli.. Li piastrai , non potevo fare a meno nel maledire i miei capelli nel formare ricci ai lati, quando si arresero mi affrettai a leggere l'orario... 3:15.
Era perfetto impiegavo dieci minuti ad arrivare e altri cinque per prepararmi psicologicamente, cosa altamente ardua.
3:25
3:27
3:29
Nello stesso momento in cui il telefonò segnò le tre emmezza entrai nel grandissimo hotel spingendo una delle due grandi porte di vetro...
Ero troppo presa dall'agitazione che non mi accorsi nemmeno di una ragazza dietro al bancone che mi sorrideva a 3456 denti , subito dopo le rivolsi la parola :< buongiorno, sono la nuova assunta. >; contraccambiai il sorriso... Subito dopo quelle parole la sua bocca, simile a un fanale si spense assumendo quasi una smorfia di disgusto, " chirurgia andata a male?!" Me lo chiesi per tutto il tempo che mi mostrò l'hotel , mi fece vedere le stanze l'atrio e le piscine. Quando pensavo fosse finito mi indicò una grande porta di vetro con una targhetta abbastanza grande con su scritto " Mr. Styles" Attirò la mia attenzione dicendomi a bassa voce :< E la c'è il coglione di turno che possiede tutto ciò, stai attenta e mai e poi mai morderti il labbro lui beh... Non farlo te lo sconsiglio... Ora vai ti sta aspettando e in bocca allo stronzo! :> Ero rimasta scandalizzata dal discorso fatto, non ebbi nemmeno il tempo di risponderle che sparì sotto i miei occhi... ' non morderti il labbro?! Ma che cazz?!' Non riuscivo a capire ma di sicuro non mi feci molti problemi nell'entrare.
Bussai piano , forse troppo piano, a mia gran sorpresa sentii un voce calda e roca invitarmi ad entrare, non esitai nel chiudere la porta alle mie spalle e fare qualche passo in avanti per risultare più sicura.
Un'ampia poltrona di pelle si esibiva davanti i miei occhi dondolando a destra e a sinistra, il che mi infastidiva, decisi di parlare per prima :< Io sono Roxy, Roxy Cooper e mi occupo... :> vengo interrotta :< Si lo so chi sei e so cosa devi fare :>
Allora che cazzo volevi da me?! No ok questo tipo mi irrita e non poco.
Presa dall'ansia e dal panico risposi in modo da stupirmi pure io :< Beh vogliamo continuare così o mi dice cosa devo fare?! :> Basta adesso sono morta, che stupida rincoglionita, strafotten... I miei pensieri si fermarono di colpo vedendo la sedia cessare il suo dondolio e girarsi lentamente verso di me.
Mi morsi il labbro inconsapevolmente.
:<Non farlo! :> la sua voce era diventata fredda e io ero bollente, mollai la morsa dal labbro e cominciai a chiedermi come avesse fatto a vedermi insomma era ancora girato... Quando la poltrona si fermò il ragazzo cominciò a scrutarmi e io a scrutare lui, era bello, dannatamente bello. Ricci che ricadevano dai lati e sulla fronte, una bocca a dir poco mozzafiato e gli occhi gli occhi erano qualcosa di indescrivibile, non riuscivo bene a capire il colore ma optai subito per un colore chiaro.
Venni completamente travolta da una folata di vento creata dalla porta di vetro che si aprì velocemente, mi girai per vedere chi era colui o colei che mi salvò da quel momento di suspance, era un colui, era anche un garan bel gnocco!
Era scuro di carnagione dei capelli a spazzola neri e occhi marroni ma non quel solito marrone ma di una tonalità più scura e più travolgente. Il ragazzo ci mise poco a capire che ero una nuova dipendente e si presentò con un bellisimo sorriso :< Mi chiamo Zayn, Zayn Malik! Ma per gli amici ' figo da paura' :> finì la frase accentuando il tutto con un occhiolino e un altro sorriso che mi fece morire e rinascere contemporaneamente.
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Il suo secondo nome : Ossessione
FanfictionInutile scappare da lui...sa sempre come riaverti... e se non ci riesce... sei tu a sentirne il bisogno.