cap.1 Un dibattito acceso

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Erano le 9:15 quando mi svegliai a causa della luce che entrava dalle tapparelle che mi ustionava l'occhio.

Stavo per andare verso il bagno ma mi venne in mente di controllare il computer nel caso in cui ci fosse stata l' email del lavoro tanto attesa.

Mi precipitai in salotto cercando di accendere più velocemente possibile il computer . Ci mise tre anni . Finalmente sullo schermo apparvero tre messaggi : uno di Ellie la mia migliore amica , lo chiusi, lo avrei letto dopo, tutto quello che mi interessava in quel momento era il lavoro...e la mia vescica che stava per scoppiare!!

Mi sudavano le mani ma avevo freddo... Aprii la seconda mail " Oddio" pensai , accompagnato da parolacce e insulti verso il destinatario : Mattia il mio ex!

Continuava a tormentarmi , ci eravamo lasciati da quattro settimane e lui era completamente convinto che sarei tornata tra le sue braccia prima o poi e continuava a dire che mi avrebbe aspettata per sempre....

" ah beh allora diventiamo vecchi e facciamo tempo a morire mille volte e resuscitare altrettante" questo lo pensavo ovviamente, no non ero la tipa da rispondere in questo modo, mi limitavo a evitarlo. 

Dopo il mio riassunto della relazione , ripresi a contemplare la mail...l'ultima quella che avrebbe deciso il mio destino,  il corso degli eventi, dei miei eventi... Mi decisi, con la mano che tremava premetti il pulsante destro del mouse e si aprii una finestrella e la parola " apri" mi fece rabbrividire... Cliccai e su tutto lo schermo si aprii questo documento.

Lessi subito il contenuto tralasciando i particolari.

" Signorina Roxy Cooper siamo lieti di annunciarle che è stata assunta..." Dopo aver letto quelle 11 parole , 58 lettere di cui 27 vocali e 31 consonanti... "

Porca troia" pensai e " Aaaahhhhh " beh questo lo urlai!

Non ci potevo credere , dalla felicità e dalla mia fottuta incontinenza mi pisciai addosso.

Mi vergogno di me stessa.... Ridevo come se non ci fosse un domani e a malapena  riuscii a pulire l'oceano che avevo fatto. 

Andai a farmi una doccia, molto veloce, poi mi affrettai a finire la lettera... " comincerà oggi alle 3:15 la residenza viene indicata alla fine insieme alla via e al numero di telefono.

Mi raccomando non manchi. Arrivederci ."

Ero ancora agitata e i miei occhi si stavano impegnando a leggere la firma del direttore ma era illeggibile... Poteva essere Henry, Herick... Boh, beh lo avrei scoperto alle 3:15.

Inutile dire che non avevo la minima idea di cosa indossare.

Pantaloni?! No faceva caldo... Allora gonna... Mmm beh si avevo quella turchese ma non avevo la maglia da abbinarvi... Ah ecco avevo la camicetta nera. Beh direi che mi era andata bene. L'unica cosa che mancava erano le scarpe.

Erano le 10:55 decisi di andare a comprarle...

Uscii di casa e mi avviai verso il centro.

Mentre guardavo le vetrine pensavo... A quello che sarebbe stato il mio lavoro...

Ero emozionata e spaventata allo stesso tempo. E se magari sbagliavo tutto?! Se non fossi adatta?! Dove  sarei andata poi?! Cosa ne sarebbe stato della mia vita?! Di sicuro sarei finita a fare la commessa in un centro commerciale... Non che non sia un lavoro meno importante di qualsiasi altro! È che io di conti sconti e quant'altro proprio non capivo nulla. Ad attirare la mia attenzione furono un paio di sandali con il tacco erano neri vernice e avevano un nastro di raso nero che andava da una parte all'altra della punta. Erano perfetti.

Erano loro!

Mi affrettai ad entrare nel negozio e li cercai.

Mille tipi di scarpe si mostravano ai miei occhi ma io volevo solo quelli e li avrei avuti ad ogni costo !

Non fu difficile trovarli anche perché erano una delle novità della stagione.

Mi afrettai a leggere il costo per poi dirigermi alla cassa.

Quei fottuti sandali costavano ben 120 euro ma li volevo troppo e dovevano essere miei.

Cercai nella colonna delle scatole il mio numero e per fortuna c'era ed era l'ultima.

Afferai la scatola per un angolo ma mi accorsi che cerano due mani a tirarla ed io ne stavo usando una sola.

Alzai gli occhi per vedere chi fosse promettendomi di non pestarla a sangue.

Era una ragazza bionda molto probabilmente tinta con gli occhi castano chiaro contornati da una spessa linea di matita nera, le labbra erano evidenziate da un rossetto rosso molto acceso sembrava di plastica.

Ci guardammo con sguardo di sfida.

Mi stava già in culo ...

Stavo per esplodere di insulti quando mi precedette dicendomi in tono seccato : «Sono l'ultimo paio con il mio numero ... se non le dispiace.» me lo disse quasi come se fosse un ordine cosa che mi fece incazzare.

Le risposi con un tono abbastanza tranquillo : « Fatalità è anche il mio numero quindi ... si mi dispiace » prima di finire la frase incominciai a tirare la scatola verso di me e lei fece lo stesso.

La barbie disse nervosamente : « Lei non ha visto il prezzo, non credo se lo possa permettere. » No, ora basta le avrei risposto a tono : « Ma ... i cazzi suoi li ha lasciati per strada ?! » l'avevo spiazzata ma lei non lasciava la presa allora decisi di fare la violenta e le diedi una gomitata in faccia facendogli uscire sangue dal naso ( se cosi si poteva chiamare quell'ammasso di plastica ) senza pensarci due volte corsi verso la cassa pagando al volo lasciando pure il resto.

Avevo vinto! E mi sentivo fottutamente realizzata!!

Tornai a casa ancora con la scena in mente mi feci una doccia veloce e incominciai a prepararmi...

Il suo secondo nome : OssessioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora