Chapter: 1

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Poteva essere una giornata come le altre, ma invece deve andare tutto a scatafascio.

Oggi mi ero svegliata con il canto degli ucellini, il sole bateva dentro la mia camera, i miei erano già al lavoro ed io dovevo andare a scuola ed ero in ritardo.

Mi chiamo Harleen, frequento la seconda superiore, i miei non sono mai a casa e quando ci sono pensano solo a litigare fra loro, noncuranti del fatto che dietro ci sia anch'io.

Mia mamma è un'alcolizzata, fumatrice e depressa, pensa che il mondo giri intorno a lei.

Quella notte avevo sentito ancora i miei litigare, una rottura di palle unica!

Poi quando si sono acquietati, sono riuscita finalmente a dormire.

La mattina seguente scesi da mio letto, inforcai i miei occhiali, misi le mie ciabatte di Homer Simpson, scesi in cucina, per prepararmi la colazione, ma nulla era rimasto nel ripostigio da mangiare, così guardai nel frigorifero, ma nulla di nuovo, anche se volessi solo bere il latte, non avrei potuto era tutto finito, mia mamma si era dimenticata di fare la spesa e, ne ero certa, l'avrei dovuta fare io, infatti sulla porta c'era una busta con la lista della spesa, ma non c'erano i soldi.

Come avrei potuto comprare qualcosa senza soldi?

Mia madre quando faceva così mi faceva incazzare!

Mi vestì di fretta e, prima di andare a scuola, passai per il negozio dei genitori del mio migliore amico, chiesi un semplice pasticcino per azzittire la fame e corsi via, ma proprio sull uscio del negozio, la signora Smith mi chiese:" anche oggi la mamma si è dimenticata della colazione?" e con questa frase mi accennò un sorriso, io le risposi di sì sorridendo in risposta.

Quella famiglia mi era sempre piaciuta, averi voluto essere loro figlia, il sigor e la sigora Smith mi volevano bene ed io li invidavo spesso, che fortuna avere dei genitori così!

Forse però ora è arrivato il momento di spiegarvi chi è questo mio amico, no?

Si chiamava Shwan, ha i capelli biondi tendenti al rosso, rici e molte lentiggini sul viso, ha una carnagione molto chiara, un sorriso che addolcirebbe chiunque e, a differenza mia non porta gli occhiali, ma come me viene continuamente bullizzato, spesso perchè tenta di proteggermi e quindi si prende la furia dei bulli per me, poi, tutto sommato è un bel ragazzo, ma questa è solo una mia personalissima opinione!

Shwan l'ho conosciuto al mio primo anno di liceo, abbiamo scelto entrambi l'indirizzo artistico e ci siamo ritrovati assieme.

Siamo due nerd appassionati di videogioci entrambi, e poi gli anime!

Se avessi un solo centesimo per ogni volta che abbiamo letto, visto o parlato di manga e anime, a quest'ora sarei su un jet privato!

E poi è il mio unico amico...

E poi c'e un'alta cosa in più, ad entrambi piace disegnare e stiamo progettando, insieme alla nostra prof. di Arte, di scrivere un fumetto, non necessariamente qualcosa di serio, come grandi opere come Death Note, One Piece o Naruto, qualcosa di più contenuto...

Ma sapevamo che era un sogno quasi impossibile.

Ora, grazie a questo monologo rompendo la quarta parete, rischio di fare tardi a scuola.

La mia scuola non è tanto lontana da casa mia ma se ci vado a piedi, può diventare lunghissima...

E così, mentre camminavo lungo la strada che mi avrebbe portato al mio destino, mi passavano difianco tutti i negozi a cui ero più affezzionata: c'era il negozio di videogame, che adoravo e passavo di lì ogni volta che non sapevo cosa fare; c'era la mia fummetteria preferita...

Proprio mentre stavo assaporando gli odori della bancarella del pollo fritto del mercato del paese, mi passo difianco l'unica persona che doveva starmi lontana, Jhonn Lockwart.

Jhonn è un ragazzo con evidenti problemi, un tipo che si crede più figo solo perchè a 21 anni è ancora in quinta liceo...

Lui vorrebbe abbandonare, ma i suoi lo costringono almeno a finire le superiori.

Dicevo che quel ragazzo aveva dei seri problemi...

Era il classico bulletto stile americano che gira per la scuola a dare fastidio ai più piccoli e a molestare le ragazze.

Una cosa che mi fece incazzare, arrivando a picchiarlo, fu stata quella volta che mi prese in spalla e mi trascinò fino fuori da scuola e mi legò al portabicilcette che avevamo dierto scuola, nessuno ci posava mai le biciclette, perchè ormai tutti avevano o la moto o persino la macchina.

Mi legò ad un porta biciclette, si sedette difianco a me e...

Non riesco a continuare, ma potete immaginare voi...

Ma proprio mentre mi sfilava la camicia gli ho tirato un calcio talmente forte da fargli rompere il naso e sanguinare la faccia, quando fa così mi fa letteralmente incazzare!

Così, visto che non gli andava bene questa "ribellione" mi tirò un pugno in pancia e mi mise al tappeto, il dolore era forte, troppo.

Così, una volta svegliata, mi ritrovai Shwan davanti che mi riallacciava la camicia e che mi parlava, anzi no urlava qualcosa del tipo " ma che cazzo!" oppure "brutto figlio di..."

Quando si peoccupa per me così, mi rendo conto di aver trovato la persona più dolce della mia vita...

Quando mi alzai vidi che la corda che mi teneva legata al portabici era sciolta, probabilmente sarà stata la prima cosa che Shwan fece appena trovatami stesa al suolo legata e nuda.

Poi vidi che mi stava aiutando a riabbotonarmi ed ebbi l'impulso di abbracciarlo e lo feci, solo che le mie emozioni non si limitarono solo a quello, lo strinsi forte e piansi, riuscì anche ad ansimare un semplice"Grazie."

Dopo di ciò vidi che le sue gote divennero ancora più rosse e i suoi capelli svolazzavano, per i forte vento.

Riuscì a sentire lui che tentava di rassicurarmi con dolci parole, ma non ce la potei più fare, così svenni e caddi a terra...

Una volta dopo esermi svegliata, a casa mia, vidi davanti a me Shwan che parlava con mia madre.

Mi alzai di scatto ed entrambi si accorsero che ero desta, mia madre lasciò la stanza e Shwan si mise difianco a me a raccontarmi tutto quello che era successo, ma non solo...

the final bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora