Recite

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Alec
"I-ispettore I-io sono ancora sconvolto per quanto è accaduto"

"me ne rendo conto ma, purtroppo deve rifare la sua deposizione per poi firmare il verbale. Beva è si prenda un attimo, in modo da riordinare le idee"
Risponde e io faccio come mi dice. "grazie, credo che ora posso incominciare. Allora tutto è accaduto sabato verso le 15:30, avevamo finito di pranzare e le domestiche stavano sparecchiando. Io mi stavo cambiando in camera mia, quando sento la porta aprirsi. Lui entra e io non lo fermo, dopo tutto era una persona fidata. Io mi giro di spalle e all'improvviso sento delle mani stringermi. Lui è più forte di me e mi stringe, mi fa e comincia a strapparmi via i vestiti....succede tutto molto in fretta. In un attimo lui è già den-.... "
Piango delle lacrime liberatorie davanti al commissario e allo psicologo.
"......... Mi tiene la bocca chiusa per non farmi urlare. Io gli mordo la mano e mi libero dalla sua presa. Corro in cucina e lui mi segue. Ho una paura tremenda e afferro un coltello dal ceppo e... Lo trafigge nel basso ventre e vi ho chiamati"

"durante la violenza ti ha anche picchiato o solo trattenuto?"

"s-si mi ha dato diversi pugni per farmi stare in silenzio, sia in faccia che alla pancia"

"Alec dimmi com'erano I tuoi rapporti con il signor Marco prima di quest'evento?" chiede lo psicologo.
"beh direi ottimi. Dopo la morte di mio padre lui è stato l'unico che mi è rimasto accanto. È sempre stato gentile e disponibile. Mi avliutava con l'azienda ed era un amico caro e fidato."
"e aveva mai dato segni di una qualche morbosa attrazione nei tuoi confronti?" continua lui.
"in effetti solo piccoli segnali a cui non avevo mai dato peso."
"che tipo di segnali?"
"beh come una mano sulla gamba che scende, oppure una volta ero a casa in piscina e stavo facendo degli esercizi e lui mi ha palpato il fondoschiena. Pensavo scherzasse."
"va bene per oggi può bastare, la ricontatteremo a breve!" dice l'ispettore sentenziante.

Sara
Sono qui fuori ad aspettarlo, mi ha de too che per le 12 avrebbe finito ma non lo vedo. Ah eccolo che esce da commissariato. "Alec...!!!" lo chiamo.
Lui si gira e di dirige verso di me. "hei ciao!" mi saluta. "che ci fai qui?"
"beh mi avevi detto ceh per le 12 saresti uscito così ho pensato che avrei potuto farti compagnia a casa, almeno per oggi... Immagino ti serva un po' di compagnia!"
"ahahahahahahahahaha" comincia a ridere e non la smette più. "che cosa c'è da ridere? Non sei sconvolto e spaventato?" chiedo ma lui non risponde e continua a ridere. "dai stronzo che cazzo c'è da ridere?"
"mi fa ridere la faccia che avevi. Tutta preoccupata e premurosa. Io non sono né sconvolto ne spaventato. Lo sai, mi conosci bene, ci vuole questo e molto altro per sconvolgermi. Ora prendiamo la moto e andiamo a casa mia. Avvisa tua madre se vuoi, oggi mangi da me, non ci sono scuse!"
"ok, ma Maria deve cucinare quel suo sugo che adoro!"

Alec
Quanto amo casa mia. E perfetta da quando l'ho riarredata. "hei Al che divi, posso invitare Luca e un mio nuovo amico di danza?" mi chiede Sara. "certo chiamali pure. Avviso Maria che siamo in quattro!"

Cattivo come la mia Vita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora