XVII Felicità

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Felicità.
Ogni cosa si incentra su questo.
Tutti inconsciamente scelgono come obbiettivo nella vita la felicità e voi direte "No, gli obiettivi di solito sono andare bene in un determinato campo..." appunto, fare bene qualcosa forma la propria carriera, quindi ci fornisce soldi che devono sfamarci per farci stare bene.
Ma ora vi pongo un altro problema.
Se hai un obiettivo sorge spontanea la paura di non raggiungerlo e se hai confuso il stare bene con la felicità alla fine della tua vita potresti ancora avere paura di morire.
Stare bene può dare l'idea di felicità, ma non sono due sensazioni legate e quasi mai chi è felice sta bene o viceversa. Pensate a un povero che non riesce a procurarsi gli essenziali per stare bene, ma se lui viene trattato con gentilezza e cortesia sarà felice (questo non gli farà avere gli essenziali per farlo stare bene ma è comunque felice). Questo vale per tutti che stiano bene o male a livello fisico o mentale. Sì, proprio così, non c'entra neanche se stai bene o male mentalmente, per la stessa situazione di prima funziona sia con chi e felicemente sposato sia con chi ha appena avuto una delusione o a cui è morto un parente caro (rendere questa persona felice non significa ignorare la delusione o dispiacerti per la morte di un persona che forse non conoscevi nemmeno, basta essere cortesi).
Ma in tutto ciò c'è anche un'altra opzione: la mia (spero che nessuno sia in queste condizioni).
Io non ho mai sentito la necessità di essere felice e credo che sia davvero questo il mio obbiettivo, il non rincorrere qualcosa che cercano tutti sapendo che in pochi l'hanno raggiunto: lo faccio per non deludermi qualvolta non compierò  questa mia missione e sì, mi sto fasciando la testa prima di essermela rotta... L'ho rotta già troppe volte correndo rischi anche minori...

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