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La stessa porta da cui era entrata si aprì da sola. Uscì da quella stanza asettica, trovandosi nello stesso luogo scuro di prima, con l'unica differenza che adesso una luce illuminava lei e il ragazzo dagli occhi verdi, il quale la stava raggiungendo. Una volta al suo fianco, le fece un piccolo sorriso e poi iniziarono a camminare verso un'altra porta bianca che era comparsa all'improvviso. Lui aprì la porta facendo prima passare la ragazza e poi la seguì. Un vicolo cieco li circondava.
Ashton si passò una mano tra i capelli per poi mormorare: "Scusami se non mi sono presentato, mi chiamo Ashton..." le porse la mano destra sorridendo lievemente.
"Sarah" ricambiò la stretta con altrettanto imbarazzo.
"Per caso conosci questo Calum Hood?" chiese, non sapendo dove andare. La ragazza annuì e diede le spalle al ragazzo, il quale sussultò alla vista della sua schiena, gesto che fece girare nuovamente la ragazza con sguardo confuso.
"La tua schiena..." mormorò il ragazzo come spiegazione.
La ragazza portò una mano all'indietro e accorgendosi che stava toccando qualcosa di liscio e morbido.
"Ali?" borbottò tra sé e sé confusa, notando il lieve annuire del ragazzo, il quale cercava di capire se avesse anche lui subito lo stesso cambiamento.
La ragazza alzò lo sguardo su di lui: "Si, ce le hai pure tu.", tagliò corto facendo terminare il continuo agitarsi del ragazzo, il quale sospirò.
La ragazza iniziò a camminare, uscendo dal vicolo e trovandosi in una larga strada soleggiata. Il ragazzo si posò una mano sulla fronte, cercando di coprirsi il volto dal sole, osservando la ragazza che al momento si guardava in torno confusa. Si girò verso il ragazzo per mormorare un "non so dove siamo" al ragazzo, il quale sospirò ed iniziò a camminare nel lato opposto a dove si stavano dirigendo.
"Dove stai andando?" chiese Sarah confusa.
"Non lo so, ma sento che dobbiamo andare di qua" rispose il ragazzo.
La ragazza lo seguì, trovandosi poi davanti ad una casetta a due piani, dal tetto spiovente, verde acqua con un piccolo giardino ed una staccionata bianca. Aprirono lentamente il recinto, evitando l'eventuale cigolio e si avvicinarono alla porta, curiosi di sapere se quella era la casa di Calum, teoria confermata successivamente dall'"Hood" sul campanello.
I ragazzi sospirarono e provarono ad aprire la porta, la quale si aprì tranquillamente con uno scatto. Si guardarono intorno trovandosi davanti ad un piccolo soggiorno dalle tonalità sul beige con una scala in legno di fianco ad una porta in ciliegio. La coppia iniziò a camminare verso la scala, supponendo che di sopra ci fossero le camere, trovandosi davanti tre porte in ciliegio. I due si guardarono in faccia, iniziando ad aprire la prima: una camera matrimoniale dalle pareti lilla, vuota. La seconda porta si rivelò un bagno in marmo e la terza porta fu una camera sulle tonalità del grigio e bianco con un letto ad una piazza e mezzo posizionato al centro della stanza, dove c'era allungato un ragazzo piuttosto muscoloso dai capelli corvini che dormiva.
"Uhm...è lui?" chiese Irwin, guardando la ragazza.
"Penso di sì...sono passati otto anni dall'ultima volta che ci siamo visti...", mormorò turbata la ragazza.
Il ragazzo al suo fianco le rivolse uno sguardo confuso, di chi voleva spiegazioni, per poi posarlo nuovamente sul ragazzo dagli occhi a mandorla.
Sarah, curiosa, si guardò attorno, scrutando la stanza nell'intento di trovare qualcosa di familiare. Dopo un po', il suo sguardo venne catturato da una foto, posta sulla scrivania, affiancata da una catasta di libri.
Presentava l'immagine di un bambino dagli occhi a mandorla e i capelli scuri che abbracciava una bambina dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi, la quale teneva stretto tra le dita un cappellino di paglia con un fiocchetto rosa che lo decorava. La ragazza, a quell'immagine, sospirò malinconica.
"Sarah..." la ragazza si girò verso Ashton, notando successivamente che Calum si stava svegliando. Sussultò indietreggiando, venendo affiancata dal compagno.
"Tu dici che ce ne dobbiamo andare?" continuò il ragazzo. La ragazza, in risposta, sospirò e si diresse verso la porta, seguita da Irwin.
Attesero in silenzio vicino alla porta, e, dopo all'incirca cinque minuti, la porta si aprì rivelando l'alta figura di Hood.
I ragazzi trattenero il fiato alla vista del ragazzo, in attesa di qualche reazione, ma niente. Calum continuò tranquillamente il suo viaggio verso il bagno, quasi ignorandoli.
"Non ci può vedere..." constatò infine la ragazza, la quale attese qualche minuto per poi continuare "e nemmeno sentire.".
Il ragazzo la guardò e annuì, mordendosi il labbro.
Silenziosamente seguirono il moro, attendendo fuori dal bagno. Successivamente scesero in cucina e guardarono Calum fare colazione e, una volta vestito, uscire di casa. Lo continuarono a seguire, fino ad arrivare davanti ad un liceo, lo stesso liceo dove andavano dei suoi "amici".
La ragazza sopirò e seguì il moro, senza commentare.
I due angeli entrarono, seguendo il moro fino all'aula di letteratura inglese e poi in quella di matematica.
Dopo svariate ore arrivò la pausa pranzo, nella quale il moro uscì sul retro dell'istituto incontrandosi con due ragazzi: il primo era bassino, con un lungo ciuffo a coprirli una parte del viso e con due zaffiri al posto degli occhi; il secondo era come minimo una spanna più alto del primo, con una fluente chioma riccia color cioccolato e con due occhi verde smeraldo.
Calum sorrise a questi, non mostrando i denti, e fece un cenno verso le tasche della giacca di jeans del più basso, per poi mormorare un: "Ce l'hai?".
Il più basso sorrise mostrando i denti bianchi e cacciando tre spinelli dalla tasca, ricevendo subito il sorriso eccitato, accompagnato da fossette, del più alto, il quale gli sfilò una delle tre canne dalla mano per poi accenderla subito e poggiandosi contro il muro della struttura scolastica. Il più basso porse uno spinello a Hood, per poi infilarsi l'unico che gli rimaneva tra le labbra sottili ed accenderlo. Calum imitò le sue azioni ed appena aspirò e fece uscire il fumo dalle labbra carnose, un sorriso illuminò il suo viso.
Sarah storse la bocca contrariata e sospirò. Ashton la guardò per un istante ed un sorriso triste si dipinse sul suo volto.
Dopo aver finito di fumare, Calum, salutò i due ragazzi e tornò in classe.
Le ore passarono, fino a quando non suonò la campanella, momento dove Calum raccolse tutti i libri e uscì dalla classe.
Arrivato a casa, Hood, salì le scale ed entrò nella sua camera. Si tolse le scarpe e la maglietta, momento nel quale Ashton si mise dinanzi a Sarah, cercando di coprire la sua visuale del ragazzo senza t-shirt.
Anche i jeans raggiunsero il mucchio di vestiti sul letto, e furono subito sostituiti da un paio di pantaloncini sportivi.
Il ragazzo si stese sul letto e afferrò il cellulare e gli auricolari, infilando nelle orecchie quest'ultimi. Si guardò attorno e l'occhio gli cadde su una foto: lui e la bambina dal cappello di paglia. Si alzò ed afferrò la foto, osservandola. Un sorriso triste si dipinse sul suo volto ed una lacrima gli rigò la guancia.
Sarah perse un battito a quella scena.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 14, 2018 ⏰

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