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Sono così distaccata dalla realtà che quasi non mi accorgo d'essere arrivata. Ho lo stomaco sotto sopra, mi viene da vomitare talmente sono nervosa, ho bisogno di stendermi e riposare. Cammino in mezzo al campus con aria smarrita, sento una vocina in lontananza che mi chiama, ma non le do peso e continuo per la mia strada. Roxy mi sta scombussolando la vita e in più la pillola che ho appena preso mi fa venire i capogiri.

Giro la chiave nella serratura, spalanco la porta e mi addentro nella mia stanza. Lascio cadere la borsa sul pavimento, mi tolgo i vestiti scomodi ed indosso una tuta di Adidas per poi stendermi sul divanetto e guardare il soffitto.

Il tempo passa ed io non mi muovo, il cervello mi fa male da tutti i pensieri paranoici che sta sfornando, mi sento davvero di merda e non so come smettere di sentirmi così.
Sto raggiungendo gli abissi e non so come tornare in superficie.

Il cellulare inizia a squillare da dentro la borsa e così con poca voglia decido di tirarmi in piedi per prenderlo, sulla schermata vedo il nome di Sam così decido di rispondere cercando di mascherare il mio umore ballerino che un momento mi fa sentire bene e poi male.

"Amore" fingo un sorriso quando rispondo.

Perché fingo un sorriso quando non può neanche vedermi, certe volte mi chiedo che problemi ho.

"Sei stata in farmacia?" Chiede facendo trasparire una leggera ansia .

"Si, si sono andata prima, la farmacista era di un antipatico che le avrei strappato i capelli" ridacchio contagiandolo.

"L'antipatia è una cosa che affligge troppe persone" sento che sorride. La sua voce mi riscalda il cuore e in poco tempo torno a sentirmi meglio.

"Perché non vieni da me?" Suggerisco e senza esitazione lui accetta per poi chiudere la telefonata.

Nel giro di pochi minuti sento bussare alla mia porta così vado ad aprire e mi ritrovo davanti il mio bellissimo ragazzo che mi sorride con dolcezza.

"Bella tuta" Ridacchia dandomi un bacio sulle labbra prima d'inoltrarsi nella mia stanza.

"Mi stai prendendo in giro?" Commento divertita. "Assolutamente no, come potrei prendere in giro la mia principessa" si avvicina e mi abbraccia con le sue possenti braccia che mi fanno sentire protetta e amata.

"Ti amo" sussurro. La sua stretta diventa più forte e mi lascia tanti piccoli baci sulla tempia.

Mentre siamo abbracciati vedo io mio telefono illuminarsi all'interno della borsa e temo di sapere chi sia. Non mi stacco da Sam, non voglio rispondere, devo provare ad evitarla nonostante quello che provo.

"Allora vuoi bere qualcosa o mangiare?" Chiedo staccandomi dal suo lungo abbraccio.

"In realtà se hai qualcosa da mangiare sarebbe fantastico, sto davvero morendo di fame" la sua espressione disperata mi fa ridacchiare, è così buffo quando fa queste facce.
Apro gli scaffali e alla fine trovo qualche snack da dargli - devo proprio fare la spesa- gli porgo il cibo che ho trovato e lo intimo di sedersi al tavolo per non sporcare visto che ho appena fatto le pulizie.

Mentre si abbuffa gli racconto della farmacia e di quanto avrei voluto strozzare quella brutta stronza della farmacista. Il suo lavoro non consiste nel giudicare le persone, ma cercare d'aiutarle.

Sam ed io decidiamo di accoccolarci sul divano e guardarci un bel film comico. Resto molto attenta hai dettagli del film, sono sconcertata da tanta stupidità.
Mentre Sam mi accarezza i capelli con dolcezza mi sento strana, come se qualcuno all'infuori del mio ragazzo mi stesse guardando. Senza lasciar trasparire questo mio disagio mi guardo attorno è noto che da dietro le tende viola della finestra si può intravedere una sagoma. Mi assale il panico ma non voglio che Sam si allarmi così mentre lui resta concentrato sul film gli dico che vado al bagno per allontanarmi un secondo.

Mi avvicino alla porta d'entrata con tanta lentezza, talmente tanta che una tartaruga mi avrebbe già superata da un quarto d'ora. Il cuore mi martella nello stomaco, ma non voglio distrarre Sam del film, magari è solo un falso allarme.

Giro la chiave con cautela e apro la porta lentamente senza fare rumore.

Resto col fiato sospeso, il cuore mi batte fortissimo e la testa inizia a girarmi, non capisco più niente, mi sento davvero frastornata e una sensazione di panico raggiunge ogni cellula del mio corpo.

"C... cosa ci fai qua?" Balbetto. Guardo la ragazza incappucciata difronte hai miei occhi.
"non volevo interrompere la tua serata con lui, ma non mi rispondi da un po' " non mi guarda nemmeno nei occhi, si gira di scatto ed inizia ad allontanarsi.

"Ferma, aspetta!" Esordisco con voce squillante. Chiudo la porta alle mie spalle e corro verso Roxy che non vuole fermarsi.
"Roxy aspetta" sembro disperata e non ne capisco il motivo.

"Melody ho sbagliato a venire, se non mi rispondevi al cellulare era ovvio che avessi di meglio da fare" sbotta fermandosi di colpo e quasi le vado addosso.

Non so cosa dire, mi ha lasciata senza parole ed il mio cervello non riesce ad elaborare niente.

"Non so perché ti sto ignorando, forse lo sto facendo per paura, forse spero che ignorandoti tutto mi possa. Non so cosa sto facendo" parlo a vanvera, sono talmente agitata che sto farfugliando cose senza senso. Mi ritrovo la mia cosiddetta amante di fronte  e in casa a pochi metri di distanza il mio ragazzo.

"Sei incredibile, come puoi voler dimenticare dopo il nostro fine settimana a Los Angeles, già ti rimangi tutto quello che mi hai detto? Ti ricordo che ti piaceva stare con me e ora che fai...?" È nervosa e arrabbiata allo stesso tempo ed io non posso controbattere perché so che ha ragione.
"Avevi deciso di dirglielo" alza la voce, nel suo sguardo si può vedere chiaramente della delusione nei miei confronti.

"Ti sto ignorando perché ho bisogno di riflettere" sbotto con voce tremante, ci ritroviamo in mezzo al campus dove chiunque può vederci e sentirci.

"Ma ti senti quando parli? Prima non sai perché mi ignori e ora lo sai?" Si morde il labbro per contenere la rabbia "tu rifletti troppo, dovresti buttarti di più cazzo" esordisce, è sempre più arrabbiata e delusa.

"Non è facile questa situazione" vorrei mettermi a piangere, ma non me lo permetto, faccio tornare in dietro le lacrime creandomi un nodo allo stomaco.

"So che non è facile, ma io sono qui per te, per aiutarti ad affrontare questa situazione del cazzo" il tono si affievolisce.

"Io non voglio perdere Sam, lo amo troppo" una lacrima scappa dal mio controllo e riga la mia guancia.

"Perché mai dovresti perderti?" La voce calma e confusa di Sam risuona alle mie spalle facendomi venire il terrore, non ho il coraggio di girarmi, non voglio affrontare questa cosa; almeno non ora, non sono ancora pronta.

Spazio autrice:

Capitolo un po' più lungo del solito ;)

Vi è piaciuto?

Cosa succederà ora?

Mel è in una situazione davvero brutta e scomoda

Mixed Feelings #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora