Un incontro strano

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* sette anni dopo*


*Mi chiamo (T/N), ho 16 anni e vivo in un orfanotrofio. I miei genitori sono morti quando avevo 5 anni, a causa di un incidente. Qui non parlo molto spesso con i bambini dell'orfanotrofio, si certo, ci vogliamo tutti bene perchè molti dei bambini che sono qui, li ho visto crescere, sono la seconda più grande dell'orfanotrofio, la più grande si chiama Angy ed ha 17 anni.
L'unica ragazza che ha quasi la mia età si chiama Yuki, ha 14 anni e mi trovo a mio agio con lei, lei mi capisce, perché anche lei come me, ha perso i suoi genitori in un incidente ed anche lei, non ha parenti da qui andare.

*Una signorina di ventisette anni di nome Momo, ci fa da tutrice, infatti so molto bene il giapponese adesso grazie a lei, solo che da quando mi sono svegliata dal coma, sento come se qualcosa di (T/N) non ci sia più. Ma non capisco neanche il perché, non so neanche com'ero prima del coma, non ricordo nulla, solo dei ricordi frammentati, ma ogni volta che provo a ricordare, mi scoppia la testa.

"Bambini, domani è un giorno importante, andate a lavarvi i denti e poi subito a letto."

Attira la nostra attenzione la signorina Momo, mentre batte allegramente le mani.

Ho sempre trovato strano il comportamento della signora Momo...comunque si, domani sarebbe stato un giorno importante, cominciavamo ad andare a scuola, ho sempre studiato a "casa" con Momo

Dopo di che salimmo tutti al secondo piano, dove vi era una stanza grande e spaziosa,con trentatre letti per ognuno di noi.

Pssh...ehi (T/N)? ,sei sveglia??

Chiese Yuki bisbigliando.

Mugugnai ironicamente un "no" e lei mise il broncio.

"dai non scherzare...non hai paura per domani?

"in realtà no...ma non dobbiamo pensarci adesso, anche tu, dovresti riposare e non pensarci"

Le dissi cercando di tranquillizzarla.

"hai ragione...ci penseremo domani, notte (T/N)."

"notte."

Sussurrai.

*il giorno dopo*

Sono le 7:00 del mattino, mi alzo, sveglio Yuki e insieme svegliamo gli altri bambini che dormono.

'Dopo esserci vestite e aver fatto colazione, la signorina Momo visibilmente elettrizzata, ci dice di salire sul pulmino che ci avrebbe accompagnati ognuno a scuola in corrispondenza alla nostra età, dato che abbiamo tutti età diverse.

Momo,mi ha raccontata che una signora molto benestante di una famiglia nobile donò il maniero in beneficienza molto tempo fa poiché non poté avere bambini.

"(T/N), è arrivato il tuo turno, ecco."

Mi diede un quaderno dove ci sono scritte le classi e le sezioni.

"Eccola! Sei nella sezione "K" basta salire le scale, in fondo a destra...(T/N)

Aggiunse Momo.

la sezione K è prestigiosa, concentrati come fai sempre e vedrai che andrà alla grande!

Esultò la signorina Momo mostrandomi un sorriso a 32 denti, odiavo quel sorriso, non so perché...ma lo odiavo.

Accennai un si con la nuca e scesi dal pulmino che ormai si era fermato davanti la mia scuola.

"Sembra grande"

Bisbigliai.

Mi avviai verso l'entrata...devo ammettere che lo era davvero.

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