Bakugou family

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'Credo di aver sentito male...non può aver detto •Bakugou• ...e poi, non c'è mica una sola famiglia in Giappone che porta il cognome •Bakugou• '

'si sono abbastanza sicura di aver capito male... avrà detto tipo: Bakugan o magari Bakaga '

Continuo a camminare con la valigia nella mano che suda dall'agitazione facendo così disasperare il mio cervello.

In lontananza vedo una macchina nera elegante con una donna al suo fianco che aspetta in piedi.

Quando penso che sia il momento adatto per scappare prima che mi veda, mi lancia un •grandeee• sorriso e agita la mano freneticamente mettendosi pure in punta di piedi,così che io la possa vedere meglio.

Sbuffo lievemente rendendomi conto che il mio piano...faceva schifo-.
Mi dirigo a testa bassa dalla donna che ancora tiene il sorriso stampato in faccia,come se avesse delle pinze ai lati della bocca.

Quando arrivo alla macchina mi fermo per guardare la donna che sta di fronte a me, ha gli occhi color rubino e i capelli biondi corti sparati in aria.

'oddio no '

"OOH (T/N) NON SAI COME SONO FELICE DI VEDERTI PICCOLA MIA"

Mi •grida• la donna con gli occhi commossi e lucidi.

"Salve signora Bakugou... è un piacere conoscerla."

Dico io facendo un inchino, cercando di tenere un tono educato

"Oh (T/N) non essere così rigida, quando eri piccolina mi saltavi sempre addosso e ti arrampicavi come una scimmietta per lasciarmi tanti bacini."

Fa un risolino timido ed imbarazzato diventando leggermente rossa in viso.

'È davvero bella...'

Penso io tra me e me.

La donna mi riporta alla realtà quando mi sfiora le mani per prendermi la valigia, così che possa posarla nel cofano, lascio la presa e mi dirigo allo sportello della macchina.

Quando siamo salite io metto subito la cintura mente la signora Bakugou si mette comoda per la guida e parte.

***

In auto per tutto il tempo ci fu un silenzio imbarazzante ed io non feci altro che guardare fuori dal finestrino e giocare con i fili dei miei jeans neri.

"Sai (T/N)?"

Dice la donna prendendomi alla sprovvista.

"Sono davvero felice di averti trovata...tu non ti ricordi, ma quando eri piccola venivate sempre a trovarci tu e la tua famiglia, giocavi sempre con noi e non vedevi l'ora di arrivare.."

La donna sorrise guardando lo specchietto retrovisore così che io potessi guardarla, ma il suo sorriso per un attimo parve malinconico, e tornò a guardare la strada.

"Mi scuso...mi piacerebbe davvero ricordare quei giorni...sembrano divertenti."

Dico io cercando di alleggerire quel sorriso che nel suo viso, pare così pesante.

La donna mi sorride ancora.

"Ecco, siamo arrivate!"

Alle parole della donna torno al finestrino dell'auto da cui si vede una casa molto grande e moderna, un piccolo frammento di quello che sembra essere un ricordo mi sfreccia nella mente.

Una piccolissima me che corre per il viale di una casa uguale a questa, salto in braccio ad una bella donna che nasconde un bambino di circa la mia età dietro le gambe.

Quando questo frammento di memoria svanisce sento come una sensazione di vuoto nel petto, che scrollo via dalla mia mente chiudendo gli occhi e sospirando leggermente.

Scendiamo dall'auto e prendo la mia valigia dal cofano nero dell'auto.

"Va bene (T/N) cara, andiamo dentro, ti faccio fare un bel giro della casa."

Annuisco alle parole della signora Bakugou e ci incamminiamo per il vialetto che sembra lungo un kilometro, arrivate davanti al portico della casa, la signora prende delle chiavi dalla borsa di marca e apre la porta.

Entro con in mano la valigia e mi guardo intorno, l'Interno sembra ancora più grande dell'esterno, ci sono molte foto appese sui muri della casa e poggiate sul mobile dell'entrata, foto della famiglia Bakugou.

"Come pensavo.. è proprio quel Bakugou"  sussurro tra me e me.

"Bene tesoro, salendo le scale in fondo a destra c'è la tua camera, puoi andare a posare le tue cose lì, quando sarà pronta la cena verrò a bussare." Mi dice la donna con tono gentile e amorevole.

Annuisco e mi dirigo infondo alle scale in alto, percorro la strada del corridoio e mi ritrovo davanti una porta con il mio nome scritto sopra un grazioso cartello rosa appeso alla porta. Accenno una piccola smorfia alla vista di quel cartello e apro la porta.

Quella che ora è la mia stanza sembra molto spaziosa, con un letto matrimoniale e una tenda bianca che cade dal tetto, coprendo il letto, sulla tenda sono appese delle farfalle finte che rendono l'atmosfera molto infantile.

Una TV e una scrivania altrettanto grandi vicino alla finestra che da la vista sul bosco dietro la casa.

"Niente male..." Sussurro.

Poso la mia valigia a terra e comincio a sistemare le mie cose dei cassetti e nell'anta dell'armadio.

"Spero che vada tutto bene...devo fare una bella impressione a questa famiglia."






*ARAGOSTA!*


*CIAO CARCIOFINIII!*

Si lo so ci ho messo
un secolo per aggiornare
e vi starete chiedendo:

"Ho aspettato tutto questo
  tempo per un capitolo così
  corto e brutto??!"

Ma non avevo idee e
Tutte quelle che mi
flesciavano davanti non
mi convincevano molto.

Mi scuso ancora e detto questo Bando alle ciance.

BUONA LETTURA CARCIOFINIII~

YOU ARE MY HERO [BAKUGO X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora