BAKUGOU KATSUKI

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Il professore entra in classe con un espressione di chi non dorme da mesi e chiude la porta, accennando un piccolo saluto con la mano.

siamo veramente pochi, ho letto negli appunti che mi ha lasciato la signorina Momo, che la sezione "K" è una delle due sezioni più prestigiose di questa scuola, l'altra è la "H"

"Piacere di conoscervi studenti, io sono il vostro rappresentante scolastico, detto questo, avviso i qui presenti che non sono interessato a fare le presentazioni, e quindi, cominceremo la lezione."

dice svelto il professore prendendo alcune scartoffie dalla scrivania.

Tutti gli alunni lo guardano confusi, stupefatti dalla reazione del professore.

Dopo due ore di lezione, suona la campana che annuncia l'intervallo e tutti, si alzano per poi uscire in silenzio.

Quando tutti uscirono, nella classe rimanemmo solo io, Uraraka e quel ragazzo strano, che tiene ancora le cuffie in dosso, con la testa appoggiata sul banco, con un volume tanto forte, da farmi anche sentire la canzone che sta ascoltando, che sembra molto familiare alle mie orecchie.

"Diventerà sordo così"

Dice Uraraka sussurrando come se avesse il timore che il ragazzo, nonostante il volume alto della canzone, potesse sentirvi attraverso.

"(T/N), tu non vieni a mensa?"

"No tranquilla Uraraka, tu vai, non ho molta fame"

Sorrisi, in modo che la ragazza si convincesse a lasciarmi in classe, e così fece, uscì dalla classe lasciandomi un'ultima occhiata, come se fosse preoccupata a lasciarmi sola, con un ragazzo sconosciuto e scontroso.

L'intervallo durava circa venti minuti in questa scuola, così c'era scritto negli appunti della signorina Momo, feci per stiracchiarmi le braccia portandole in alto, ma improvvisamente mi sentii degli occhi addosso, mi girai leggermente e notai che Bakugou mi guardava, con un espressione fredda, come se mi stesse studiando.

Forse ho qualcosa in faccia?

Facendo un po' di attenzione si poteva udire la canzone trapassare le cuffiette del ragazzo, che aveva ancora gli occhi poggiati su di me, quasi come un bambino, non conoscesse pudore.

Ed ecco un'altra scossa dietro la schiena...avevo capito di che canzone si trattasse e in fine parlai.

"Stai ascoltando Wolf in sheep's?"

Il ragazzo, quasi stupito, fece si con la nuca.

"E pensare che è una canzone fin troppo prevedibile per uno con il tuo carattere..."

Replicai io schiettamente, senza pensare alle possibili conseguenze.

Il ragazzo si tolte le cuffiette e mi sorrise beffardo, come se lui, fosse sorpreso che una ragazza ascoltasse certe canzoni.

"Di solito voi femminucce non ascoltare canzoni come Barbie girl?"

Disse portandosi una mano sotto il mento e appoggiando il gomito al banco, tutto questo, mentre sorrideva divertito, come se tutto questo fosse divertente.

io?

Ascoltare canzoni delle Barbie?

"Come? Perché dovrei ascoltare certe canzoni?"

"C'è qualcosa che ti fa pensare che io sia innocente?"

Chiedo curiosa io.

"Bhe diciamo tutto: postura, voce, odore, sguardo."

"Non credo sia da tutti annusare le persone"

Dissi io.

"Il tuo si sentiva già dal corridoio"

La sua affermazione mi stupisce, io non metto mai profumo, odio portare profumi addosso, l'unico profumo, e quello dello shampoo alla ciliegia che uso spesso.

"Come fai a sentire il mio odore da così lontano?"

Il ragazzo non disse nulla, si limitò a lanciare un sonoro "tsk" per poi, rimettersi le cuffie e appoggiare, per l'ennesima volta, la nuca sul banco.

Era scontroso ed irritante, cosa esattamente lo rendeva così famoso, da mandare tutte le ragazze della scuola in paranoia per lui?

I miei pensieri vennero interrotti dalla campanella, che annunciò la fine dell'intervallo.

Ritornai sul mio quaderno e presi una matita.

YOU ARE MY HERO [BAKUGO X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora