Il Litigio

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Cinque giorni prima – a cena.

Ino non ne poteva davvero più.
Non che Shikamaru fosse un tipo che alle rimpatriate vomitava ricordi sdolcinati neanche fosse una ragazzina, ma che almeno avesse la decenza di starla a sentire!
< Mphf > Ino non capì nemmeno che cosa avesse detto o pensato, troppo occupata a maledirlo in mille lingue diverse, tant’è che alla fine Choji ebbe pietà per la sua povera amica ed espresse la sua (loro) preoccupazione al riguardo.
Shikamaru alzò distrattamente gli occhi sui suoi compagni di team, smise di giocherellare con il cibo nel piatto e bevve un sorso di sakè come se fosse la risposta a tutti i suoi problemi.
A quel punto Ino scoppiò < Ma insomma, Shika! Che cazzo ti prende oggi?! > e addio alla buona educazione, Choji non si scandalizzò poi molto dato che continuava imperterrito a fissare l’amico masticando il boccone.
Sinceramente interessato anche lui ai problemi che lo affliggevano.
Shikamaru sapeva bene che mettersi a parlare con Ino di quel che era successo l’avrebbe portato a passare una pessima serata e proprio non aveva intenzione di privarsi ancora dal fare una bella dormita.
< Oggi ho lavorato un sacco > spiegò cercando di essere convincente; e, in effetti, non era una vera e propria bugia poiché l’Hokage l’aveva mandato prima da Ibiki Morino, poi dalla squadra di decriptazione, infine l’aveva schiaffato in ufficio a sbrigare delle pratiche – aveva smontato solo sue ore prima e aveva avuto il tempo di fermarsi a casa e farsi una doccia < Sono distrutto > e si stiracchiò sulla sedia, tanto per rendere meglio l’idea.
Ino roteò gli occhi facendo una strana smorfia: se Shikamaru arrivava a mentire in maniera così palese c’era sul serio qualcosa che non quadrava.
Per esperienza, le sole cose che mandavano il cervello del suo amico in tilt erano poche, anzi due: sua madre e un’arcinota ambasciatrice che si era stabilita a Konoha soltanto tre mesi prima... Sakabu No Temari.
La bionda lanciò un’occhiata a Choji che ricambiò con un’alzatina di spalle.
< Shika, sul serio, cos’è successo? >
Choji ingollò alcune fettine di carne e bevve un sorso di sakè prima di proferire parola < Scommetto che la causa del problema è una certa kunoichi di nostra conoscenza > affermò soddisfatto, soprattutto quando Shikamaru lo guardò malissimo < Bingo! >
< Che cosa ha combinato? >
< Credo che la domanda giusta sia: “che cosa hai combinato?” >
Shikamaru guardò Ino e poi Choji, accigliato < Perché credi che io abbia fatto qualcosa? >
Choji avrebbe avuto tante cose da dire. In primis la faccia del suo compagno di team parlava da se, per lui che lo conosceva da tempi immemori era palese che centrasse una donna ed era palese che centrasse Temari – ed era ancora più palese che lui aveva combinato qualcosa che l’aveva fatta arrabbiare.
La cosa poi era degenerata, non c’era certo bisogno di spiegarglielo perché il diretto interessato era proprio lui, perciò si limitò a sorridergli bonariamente inducendolo a lasciar perdere la domanda.
Amici di culla, Choji avrebbe potuto sapere quante volte andava in bagno tanto lo conosceva bene.
Il Nara chiuse gli occhi poggiando la guancia sulla mano chiusa a pugno e si lasciò andare in uno sbuffo: incredibile come potesse sembrare un bambino rattristato dai sensi di colpa, pensò Ino.
< Questa volta non me la perdona > biascicò il ninja.
< Cos’avrai mai combinato perché lei non possa perdonarti? > chiese scettica la bionda agitando le bacchette nella sua direzione < Avanti, racconta >
Shikamaru mugugnò qualcosa che sembrava un “non mi va di parlarne” e Choji ingoiò una risata sul nascere < Shika, giuro sui kami che non ti ho mai visto così >
< E meno male >
< Insomma! > sbottò ancora Ino < Voi due sapete tutto e non me lo volete dire! >
Choji lo guardò confuso < Ma io non so niente >
< Invece lo sai e te la stai ridendo. Shika, ti ordino di dirmi che succede! >
Quest’ultimo aprì un occhio verso di lei storcendo la bocca < E quand’è che siamo tornati genin e hai ripreso a dare ordini? >
Ino ringhiò e gli amici quasi credettero di stare per assistere all’apparizione di una bestia codata quando lei si alzò dalla sedia < Bene, vorrà dire che andrò a chiederlo direttamente a lei > e si defilò.
Shikamaru sbiancò talmente in fretta che a Choji sembrò quasi di essere in un cartone animato.
La situazione era questa: Shikamaru sarebbe morto entro il sorgere dell’alba e questa cosa non gli piaceva neanche un po’.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 25, 2018 ⏰

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