È passato un mese da quando mi sono trasferito nella nuova città, dopo un inizio non facile devo dire che le cose iniziano forse ad andare nel verso giusto. Grazie al mio lavoro sto riuscendo a mettere qualcosina da parte e ho conosciuto anche delle persone piuttosto simpatiche. La mia collega di lavoro, Sara, è stata assunta circa una settimana dopo di me, ed ho avuto modo di conoscerla più o meno, è carina, e ci siamo trovati bene da subito al lavoro. Si è comportata davvero bene con me e grazie a lei sono riuscito a staccarmi dalla monotonia quotidiana, mi ha permesso di conoscere i suoi amici, e per adesso con loro mi trovo piuttosto bene. Il primo mese per quanto difficile, è stato davvero intenso.
Gli impegni mi hanno portato per un po’ di tempo a “trascurare” le mie vecchie abitudini, domani ho una festa a cui sono stato invitato da Marco, un amico di Sara, e per questo stasera decido di starmene a casa. Voglio solo ordinare qualcosa, guardare una serie tv, e... leggere il diario. Per quanto possa essere doloroso è l’unico filo sottile che mi tiene unito ancora a mia madre, e forse è un bene che i miei impegni mi abbiano portato a trascurarlo per un po’ ma non voglio perdere questa abitudine. È come se mi permettesse di “stare” con lei. La serata andrà così.7 agosto 1979 , ore 23.00
“mi illudo di essere felice e finalmente libera..”Ludovica
Caro diario,
Oggi forse sono felice, appena tornato da lavoro, con i suoi soliti toni bruschi , mi comunica che dovrà partire e star fuori per circa due giorni. Hai capito? Proprio così, anche se solo per 2 giorni , il sentir fuoriuscire quelle parole dalla sua bocca ha portato in me una sensazione di felicità e libertà che purtroppo non ho più. Stupida e ingenua come sono ho persino pensato che avrei trovato il modo per scappare finalmente da lui. Ma quasi come se mi avesse letto nel pensiero, mi comunica che per rispettarlo sarei dovuta restare in casa per tutti e due i giorni, e che c’era tutto il necessario per i due giorni in cui lui non ci sarà, e minacciandomi che sarebbe stato meglio per me rispettarlo, smontando quelle quasi sconosciute sensazioni di felicità e libertà che si erano in quel momento impossessate di me.
Resto però comunque positiva, perché lui parte, e per due giorni non dovrò combattere con la paura che lui possa ammazzarmi da un momento all' altro. Vorrei comunque trovare un modo per andare via, ma è pazzo e potrebbe aver pensato chissà che cosa per tenermi sotto controllo e non voglio scatenare la sua follia, ho paura delle conseguenze. Vorrei solo farlo ragionare e allontanarmi.
Potrò comunque girare per casa libera di fare ciò che voglio e di comportarmi come voglio, cose che ormai non so più neanche cosa significhino.
Non potrò uscire, né tantomeno parlare con chi voglio. Ormai fuori di se, ha pensato che fosse bene sottrarmi anche ogni tipo di telefono.
Non posso mettermi neanche in contatto con le mie amiche... quelle poche che ancora ho , che ancora sono rimaste al mio fianco, dopo che lui mi ha ordinato di allontanarmi da tutti.
Non so più cosa provo, davvero non capisco se sono felice per i due giorni che verranno, o se mi sto illudendo di essere felice, questa non è una normale condizione in cui vivere... mi sento come se fossi rinchiusa dietro le sbarre a scontare una pena per un crimine che non ho mai commesso...
Oppure no? Ho sbagliato qualcosa? Qualche cosa che possa giustificare i suoi comportamenti ? Esiste un modo per rimediare? Non riesco più a reggere questa situazione , spero solo di uscirne presto.
Ora ti devo lasciare caro diario , non vorrei sospettasse qualcosa, e se ti trovasse , sarebbe la fine per me... A presto.
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UN INCONTRO INASPETTATO
Chick-LitUn destino che spesso ti mette a dura prova , segnato dalle peggiori sciagure, quello di Cristian, il giovane e coraggioso protagonista del racconto che segue, il quale nonostante le difficoltà che gli si presentano dinanzi sin dalla nascita, con c...