Corpi ignudi, sgraziati o armoniosi

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Nessuno degli abitanti di Berk aveva memoria di una bufera così violenta e prolungata. La neve cadeva ormai da quasi due giorni e non sembrava esserci il benché minimo accenno di miglioramento all'orizzonte. Il cielo era coperto da uno spesso strato di nuvole bianco-grigiastre che in lontananza sembravano fondersi col mare, completamente immerso nella foschia.
Ogni attività al villaggio che comportasse l'uscire di casa era stata sospesa su ordine di Hiccup, al fine di evitare potenziali incidenti che, a causa alle intense raffiche di vento che sferzavano l'arcipelago, sarebbero inevitabilmente accaduti.
L'inverno era arrivato ma con un'aggressività del tutto fuori dal comune. L'ordine di rimanere al chiuso non era stato dato a cuor leggero. Le provviste non mancavano, ma chi poteva dire per quanto sarebbero stati costretti a cercare riparo tra le spesse pareti di legno delle loro case?

Il principale nemico derivante dall'essere costretti a rimanere segregati tra le mura domestiche era la noia, che continuava lentamente ad aumentare. Per quanta inventiva si potesse avere, prima o poi le cose da fare sarebbero terminate e ciò valeva anche per Hiccup.

In compagnia di Sdentato e dei suoi saltuari versetti, il ragazzo aveva trascorso ore sistemando la mappa delle isole circostanti, studiando attentamente quale nuovo percorso seguire una volta che le condizioni metereologiche fossero migliorate, dopodiché era passato alla messa a punto della sua tuta alare che da qualche tempo sembrava avere qualche problema alle cuciture e all'imbottitura.

Ma ben presto la lista delle possibili occupazioni del giovane cominciò ad accorciarsi sempre più fino a terminare.
Solo allora iniziò il tormento vero e proprio. Riscaldato dal gigantesco focolare al centro della stanza, Hiccup divorò ogni libro a sua disposizione nel giro di poche ore. Era talmente annoiato da arrivare addirittura a leggere le istruzioni sul funzionamento della sella di Sdentato, scritte molti anni prima come promemoria in caso si fosse dimenticato qualche dettaglio in proposito.

Eppure, nonostante gli innumerevoli tentativi, nulla sembrava in grado di contrastare la sempre crescente noia. Lasciandosi cadere di schiena sul letto, Hiccup emise un verso esasperato, per poi posare lo sguardo su Sdentato, intento a fissarlo con fare incuriosito.

"Mi spieghi come cavolo fai a non essere già morto di noia? Tu nemmeno puoi leggere" Bofonchiò il brunetto, ricevendo un verso interrogativo come risposta dalla Furia Buia, che decise di sdraiarsi a qualche metro di distanza dal letto, lasciando che il tepore del focolare riscaldasse le sue squame nere come la notte.

"Vabbè... immagino che non ci sia altra scelta, dunque..." Mormorò Hiccup, ben consapevole che in situazioni tediose come quella non rimaneva che una sola cosa da fare. Generalmente preferiva evitare di ricorrere a tanto, anche perché spesso la conseguenza era un malumore anche peggiore della semplice noia. Ma la situazione, in quegli istanti, richiedeva misure drastiche.

...

Uscire di casa con quel tempaccio forse non era stata la mossa più intelligente del mondo. Le forti raffiche d'aria frustavano la faccia di Astrid con la stessa violenza di un rasoio affilato e la ragazza sentiva lentamente congelare la sua pallida epidermide. Se fosse stato possibile usare quel ghiaccio come lama, ne era sicura, sarebbe riuscito a tagliare l'acciaio migliore come se fosse burro.

Portando una mano davanti alla sua faccia, Astrid sfidò le potenti folate gelide, continuando a mettere un piede davanti all'altro. Era stata una stupida a non aver sfruttato subito quell'occasione per poter starsene un po' da sola con Hiccup. Loro due, costretti a rimanere tra quattro mura... avrebbero potuto finalmente trascorrere un po' di tempo assieme come una vera coppia.

Se solo ci avesse pensato prima...

Poco importava, ormai. Era quasi arrivata.

Contro ogni previsione, la sua camminata verso la casa di Hiccup non era stata particolarmente difficile, sebbene Astrid fosse stata piuttosto rallentata dalle condizioni climatiche avverse che avevano addirittura congelato il bordo del suo mantello color cremisi, a riprova della rigidità delle temperature di quel giorno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 13, 2020 ⏰

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