Cambia tutto

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Fissavo il mare e non lo riconoscevo più, non era più il solito mare, non era più la solita emozione vederlo, il sole non lo faceva brillare poi così tanto e il pensiero che per brillare avesse effettivamente bisogno del sole mi dava fastidio.

Da solo non ce la faceva, il mare senza i raggi del sole non brillava e questo lo rendeva meno bello e meno completo, o almeno per me, e la cosa mi scioccava perchè ho sempre amato il mare e non capivo cosa fosse cambiato in lui.

Ho alzato gli occhi al cielo perchè non ne potevo più, il mare non era lo stesso ed io non lo sopportavo, ma scrutando tra le nuvole la cosa non cambiava affatto.

Quello non era il cielo di sempre, non era profondo come ricordavo, non era poi così luminoso, era solo una sottile striscia azzurra che si fingeva vasta, era un'illusione che ignoravo da una vita inconsapevolmente.

Passeggiando sulla via di casa si fece notte, il cielo era scuro così decisi di riprovarci, ho alzato lo sguardo per osservarlo e gli ho dato un'altra possibilità ma niente.

Dicono che l'universo tenda all'infinito ma io non l'ho visto, o meglio non riuscivo più a vederlo.

Non potevo crederci, persino l'universo era cambiato ed aveva perso bellezza e profondità, e tutte quelle stelle poi..non erano abbastanza.

Dettagli banali su una coperta nera e vuota, ecco come appariva.


Quella notte persi il sonno, continuavo a rigirarmi nel letto come se quelle lenzuola fresche in realtà bruciassero come l'inferno che avevo dentro.

Non capivo, perchè tutto stava cambiando?

Con le prime luci dell'alba mi venne in mente la spiegazione al tutto, lampo di genio o colpo al cuore, ancora devo capirlo, ma la risposta a tutto quel casino eri semplicemente tu.

Non hai mica bisogno del sole per brillare, eh no, te brilli per conto tuo e nemmeno te ne accorgi, e se ti si osserva come cercavo di osservare il mare ci si rende conto che tra il petto e la pancia scoppia il putiferio di emozioni e sensazioni che regali solo tu e che il mare può solo invidiare.

Quando parli, poi, quando mostri quello che hai nella tua testa e nel tuo cuore, che spettacolo..

La finta vastità del cielo non può competere con la vastità di quel che sei, non può essere luminoso come la tua essenza e mai potrà esserlo, così come l'universo non potrà mai essere infinito come la tua anima e la tua bellezza.

Tutte quelle stelle non si avvicinano neanche lontanamente ai tuoi bellissimi dettagli posizionati su una coperta di meraviglie che nessuna galassia, in una qualsiasi dimensione, potrà mai possedere.

Se sorridi, se mi guardi, se sei tu senza freni nè paure, non c'è nulla al mondo che possa competere, ed era quella la risposta a tutto il casino di quella giornata.

Non era il mare ad essere cambiato, nè il cielo o l'universo, ma ero io.

Avevo realizzato che qualsiasi cosa io guardassi da quel momento in poi non sarebbe più stata ciò era stata prima di vedere te, e lì, in quel preciso istante di consapevolezza, il casino che avevo dentro si dissolse e la paura non c'era più.

Tu eri l'unica cosa bella e a me andava benissimo così.

La mia fragile rosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora