Abbassa lo sguardo e posa gli occhi sul libro, capite già il livello di meraviglia? C'è un uragano in questa stanza ma nessuno se ne accorge.
Forse è colpa mia, provo a distogliere lo sguardo ma proprio non ci riesco.
Seguo le linee delle sue mani, sfoglia quel libro con estrema delicatezza e tamburella le dita sul tavolo, tra una pagina e l'altra.Oddio, ha alzato lo sguardo.
«Stai bene?»
Come le spiego che perdermi in quel momento ed osservare la sua bellezza aveva messo in ordine il casino dentro di me?
«Sto benissimo»
Mi ha sorriso, cavolo, l'uragano di prima ha formato l'arcobaleno.
Abbassa di nuovo lo sguardo su quel libro fortunato e si accompagna i capelli dietro l'orecchio, con delicatezza, non lo so come fa a trasudare tanta dolcezza in un gesto così semplice.
Mi piace, lo sa che mi piace.«Sai, dovresti leggerlo questo libro.
È bellissimo»Come si dice a parole che l'unica cosa bella in tutto l'universo la sto osservando proprio in questo momento?
«Ti amo»
Sì, credo possa andare.