quinta parte. 1

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Dopo una notte pressoché insonne, Lauren si svegliò la mattina seguente completamente devastata. Dovette scavare dentro di sé per riuscire a mettere insieme le forze necessarie per affrontare la giornata, mordendosi il labbro per evitare di scoppiare a piangere disperata.

"Sei sveglia?"

Quando lei non rispose, Carmen venne dal suo lato del letto. Lauren sentì il suo viso che si avvicinava a lei.

Scattò a sedere e disse "Si, sono sveglia"

La siciliana arretrò, confusa.

"Scusa.." alzò gli occhi verso Carmen "Ho avuto freddo durante la notte .. così ho preso una felpa."

"Non è un problema, puoi tenerla"

Lauren abbassò lo sguardo, fissò il vuoto e annuì.

Carmen si allontanò e si buttò sulla sedia accanto al letto. Rimasero sedute in silenzio per un po'.

"Lo sai," disse la castana alla fine "E' un po' strano vederti nel mio letto, con la mia felpa, alle nove di mattina."

"E' tutto strano." L'americana fece un lungo sospiro "dici che non ci sono limiti ma ogni volta che ti guardo ne stabilisco uno nuovo." Poi la guardò negli occhi.

"Cosa vuoi da me?" domandò Carmen.

Lauren fissò per un momento la donna che aveva di fronte "niente, non voglio niente." Si alzò dal letto, per poi togliersi la felpa con cui aveva dormito.

"Che stai facendo?" La cantante scosse la testa.

"Mi sto vestendo ..?"

"Beh, fallo in bagno" la voce di Carmen si strozzò, e dovette palesemente ricomporsi per poter continuare "ho messo degli asciugamani puliti sul lavandino."

Si guardarono per quello che sembrò un' eternità. Lauren voleva solo avvicinarsi. Avvicinarsi a lei e -

Ma non dovette fare nulla. Carmen la baciò con una feroce intensità.

"Ti odio!" Venne spinta contro quello che sembrava lo stipite di una porta e Lauren non riuscì più a pensare con coerenza.

"Il sentimento è reciproco."

Le mani di Carmen scivolarono veloci lungo la sua schiena. Lauren gemette e la tirò a se, come se quella vicinanza non fosse abbastanza.

Succhiò e leccò quella pelle che aveva desiderato e sognato per anni. Stava impazzendo, rilasciava suoni troppo rumorosi e spingeva i fianchi verso l'altra, disperata per il contatto.

"Oh ... dio." Sussurrò senza fiato sul collo di Carmen. Si sentiva come risucchiata in un vortice. Lasciò un sospiro affannoso, sorpresa che la siciliana fosse così disinibita.

"Non fermarti, ti prego non fermarti."

Knock, knock.

Oh cazzo.

Rimasero in silenzio per un attimo. Il cuore e i polmoni un martello pneumatico.

"Ragazze, è pronta la colazione, sveglia" era Claudia.

Carmen ascoltò i loro cuori battere l'uno sull'altro "Arriviamo."

"Questo .." La mano di Lauren era ancora incastrata nei capelli della castana "non deve più succedere, ho fatto un casino" disse infine con un respiro spezzato.

Carmen seppe che era finita, proprio così, tutto in un attimo.

Lauren vide improvvisamente Carmen inghiottire fitto, si limitò ad annuire una volta, chiuse piano gli occhi, poi strinse le sue mani attorno ai fianchi della più piccola. "Devo andare."

Eppure rimase lì. Volse il viso verso il suo e sospirò rassegnata.

Morì nello sguardo ferito che incontrò.

"Io voglio solo che tu sia felice." Disse l'americana con un sospiro triste.

"Anch'io voglio essere felice." Ammise Carmen.

Ma voglio esserlo con te.

"Ci vediamo presto." sussurrò Lauren, chinandosi per darle un bacio sulla fronte. Gli occhi di Carmen erano già chiusi.

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piccolissimo aggiornamento, scusatemi.
Il capitolo intero arriverà presto! 💙🙏🏻

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2018 ⏰

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