1-Uno strano risveglio

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Con lo scattare delle dieci, ci alzammo, seppur con fatica, io e Sara.
Era tardi rispetto alle altre mattine, ma non ci creammo molti problemi: eravamo stanche e faceva troppo caldo anche solo per pensare.
Impiegai qualche minuto per fare mente locale e capire chi ero, la sera prima eravamo andate a dormire molto tardi ed ora ne subivano le conseguenze.
C'era silenzio sia in casa che in strada: il bar su cui abitavamo era chiuso e non c'erano i soliti vecchietti che erano tanto scheletrici quanto rumorosi.
Le campane della chiesa suonavano ogni mezz'ora, quel giorno erano silenziose, ma era strano perché erano le dieci.
La casa era silenziosa: i nostri genitori che ogni mattina sudavano sette camicie e si logoravano le corde vocali per svegliarci, non c'erano.
I nonni che ogni mattina preparavano le colazioni e cercavano di parlarsi, ma con il loro pessimo udito dovevano urlare tanto forte che la vicina, il giorno dopo diceva la propria idea sulla loro conversazione, non c'erano.
Io e Sara, un po' titubanti cetacciammo ogni millimetro della casa per scoprire che fine ne avessero fatto gli abitanti, ma non trovammo niente.
A mezzogiorno scendemmo in piazza, dove si affacciava casa nostra.
I negozi sono chiusi e sembra non esserci nessuno, ma anzi, c'era qualcuno, infatti le vie sono quasi affollate.
Le strade erano piene di bambini o ragazzi che correvano, chiacchieravano, ridevano e giocavano.
Il problema è che non c'era manco l'ombra di un adulto.

SPAZIO PER ME
Ho appena finito il primo capitolo, temo che la storia si prolungherà di più in confronto alla precedente: gli avvenimenti accadevano troppo velocemente e non mi piaceva.
Con questo vi saluto e..Ciao bella gente!

La scomparsa degli adulti [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora