6-Il vero problema

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Stavamo raggiungendo la centrale, a capo della fila c'era il poliziotto che ci aveva arrestate.
Stavo pensando a come aveva fatto a non scomparire quell'uomo, ripercorsi tutta la giornata è provai a ricollegare i pezzi.
-Mio Dio- sussurrai appena capii qual'era il problema: i bar e negozi aperti, i ragazzi che non sentono la mancanza degli adulti e la denuncia.
Non erano gli adulti ad essere scomparsi...eravamo noi a non percepirli, non li vedavamo.
Eravamo noi il problema.
Senza farmi notare indietreggiai fino a raggiungere le mie due amiche.
-Ragazze, gli adulti non sono scomparsi, ma siamo-
-Siamo noi a non vederli- mi interruppe Sara e io le guardai strano.
-L'abbiamo appena capito. In effetti ora tutti i pezzi del puzzle combaciano- mi spiegò Chiara con un sospiro.
Mi guardai attorno cercando di capire se, in quella strada desolata, non ci fosse in realtà qualcuno per noi impossibile da vedere.
-Non vi preoccupate ché non è grave, si risolverà tutto con una multa- mi tranquillizzò l'uomo dopo che lo ebbi raggiunto.
Passammo la serata in centrale e fu molto difficile rispondere a domande o cose simili perché non vedavamo e sentivamo il nostro interlocutore, ma con l'aiuto del poliziotto siamo riuscite a cavarcela con una multa e probabilmente una bella strigliata dai nostri genitori.
-Ragazze, io vado a casa. Da qui ci metto cinque minuti e quindi ci dobbiamo dividere ora, a domani- ci salutò Chiara prima di scomparire dietro ad un angolo.
Io e Sara, rimaste nuovamente sole ci incamminammo verso casa.
-Ora che facciamo?- chiese Sara.
-Bè, innanzitutto dobbiamo trovare del cibo per la cena è poi- venni interrotta dallo squillo del cellulare, lo presi e controllati chi era che mi chiamava.
-È Chiara- dissi a Sara e la sentii sbuffare.
Passai un dito sullo schermo e risposi.
-Chiara che succede?...ah...capisco...D-davvero?...ma è fantastico...allora ciao...a domani- attaccai e guardai Sara.
-Cosa t'ha detto?- chiese subito lei.
-Chiara m'ha telefonato per dirmi che era tornata a casa e che...- nel frattempo eravamo arrivate davanti a casa e avevamo notato che alcune finestre, tra cui le nostre, avevano le luci accese.
Un'ombra barcollante si avvicinò ad una di esse.
Dalla finestra della nostra camera si affacciò un uomo sui 90 anni.
-Gli adulti sono tornati!- esclamai guardando nostro nonno che ci faceva segno di entrare per la cena.
Senza farmi domande corsi verso il portone con Sara al seguito.

La scomparsa degli adulti [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora