Primo giorno di scuola

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E: Mattia sei pronto? Mia tu?
Urlo dal piano di sotto.
È il loro primo giorno di scuola elementare. Mattia e Mia, due splendidi gemellini che abbiamo avuto io e Stefano sei anni fa. La loro nascita ha cambiato tutti i nostri programmi, nel bene e nel male. Ma non ci siamo mai pentiti di averli concepiti quella sera del 23 settembre 2016, nemmeno per un attimo abbiamo pensato di aver sbagliato qualcosa.
Vedo scendere frettolosamente le scale da Mattia con il suo grembiulino blu ed uno zainetto sulle spalle. È bellissimo e contentissimo che oggi farà il suo primo giorno di scuola. È la fotocopia di Stefano, inutile negarlo.
E: Matti stai attento che cadi. Vieni che metto la merenda nello zainetto..
Si avvicina a me e mi abbasso alla sua altezza e faccio ciò che ho appena detto.
E: ma papà e Mia si può sapere cosa stanno facendo? È tardi.
Mi alzo da terra e salgo al piano di sopra.
Mi appoggio all'uscio senza farmi sentire e vedo Mia che si infila le scarpette e Stefano che si abbottona freneticamente la camicia. Appena finisce prende il grembiulino di Mia poggiato sulla sedia e glielo fa indossare, per poi abbottonarglielo velocemente. Sorrido a questa scena splendida. In realtà assisto tutti i giorni a scene del genere e non posso essere che felice di avere tutto questo finalmente nella mia vita.
S: perfetto tesoro, andiamo che la mamma poi ci sgrida!
Ridono e si alzano. Quando mi vedono sussultano.
M: mamma, è stato papà che ci ha messo taanto tempo!
Esclama lei giustificando il loro ritardo.
Mia invece, è proprio identica a me. Occhioni verdi, capelli biondi come li avevo io da bambina, labbra carnose e un nasino a mio parere molto carino.
Sorrido scuotendo la testa e la prendo per mano. Poi..
S: lo zainetto!
Urla prima che potessimo allontanarci dalla stanza.
Lo prende e lo mette sulle spalle della bimba.
Io e lei ci incamminiamo davanti a lui, ma poco dopo mi arriva una pacca sul sedere, risaltato dai jeans a vita alta.
E: Ste!
Lui e Mia ridono e scuoto la testa.
Scendiamo e vediamo Mattia giocare con il suo pupazzo preferito, Capitan America.
Metto la merendina nello zainetto di Mia.
E: Matti dai andiamo..
M: ma posso portarlo?
E: no, non è come l'asilo te l'ho già spiegato.
M: papà..
Cerca sempre di contrattare con Stefano, che è più buono di me. Ma stavolta..
S: no Matti te l'abbiamo detto tante volte. Non si gioca come all'asilo.
Sbuffa e lo lascia a terra. Riprende lo zainetto s si avvicina a noi per poi prendere la mia mano. Si è offeso che neanche Stefano gliel'ha fatta passare.
S: a me nessuno da la mano?
Mia si gira. È la cocca del padre oltre che della madre.
Lascia la mia mano e corre tra le braccia del papà che la prende in braccio e le da un bacio sulle labbra.
Mattia invece è attaccatissimo a me, ma ovviamente ha un bellissimo rapporto con Stefano.
Si avvicina a noi con Mia in braccio e lascia un bacio sulla guancia a Mattia e uno sulle labbra a me.
S: siete bellissimi, tutti e tre.
Mia lo stringe a sé e lui sorride.
S: andiamo su..
Finalmente usciamo e ci avviamo a scuola.
Stefano poggia una mano sulla mia coscia, vedendomi agitata. In effetti lo sono.
S: calma amo..
E: sto calma Ste, davvero..
S: come se non ti conoscessi..
Mi dice con un sorrisetto presuntuoso.
Gli faccio una smorfia e arriviamo a scuola. Troviamo la loro classe ed entriamo con loro.
Vediamo subito la maestra che aspettava e immediatamente ci accoglie con un sorriso magnifico. È una bella donna, e direi anche abbastanza giovane.
X: Buongiorno, piacere sono la maestra Lola!
Stringe la mano a me e Stefano che ci presentiamo tranquillamente.
ML: loro devono essere i vostri figli, i gemellini?
E: proprio così, Mattia e Mia De Martino.
ML: benissimo, quando vogliono possono prendere posto.
Annuiamo e ci allontaniamo un po. Sono un po spaesati e timorosi, ma è normale.
Ci abbassiamo alla loro altezza. Mia si avvicina a me e le circondo il suo stretto bacino con una mano. Sta per piangere, la conosco troppo bene mia figlia.
S: adesso mamma e papà devono lasciarvi qua da soli, farete amicizia con tanti bimbi e sarà bellissimo.
M: poi tornate a prenderci?
S: ma certo amore, alle 13 siamo qua. Sarà ogni giorno così.
Mattia annuisce apparentemente convinto, Mia nasconde il viso nell'incavo del mio collo che poco dopo sento che si bagna dalle sue lacrime.
E: amore non devi piangere, la mamma ti viene a prendere tra pochissimo. Vedrai che tra qualche giorno mi chiederai tu di voler tornare a scuola.
M: no mamma non è vero io non ci voglio stare.
Mi dice piangendo.
E: ei, guardami..
Le alzo la testa e le prendo il viso tra le mani asciugandole le lacrime.
E: non devi piangere, farai tante nuove amichette e ti divertirai un mondo.
Prova a calmarsi..
E: passato?
Annuisce incerta e mi abbraccia.
Le lascio un bacio sulla guancia.
E: ci vediamo dopo piccolina.
Annuisce e poi abbraccia il papà, mentre Matti corre da me.
E: miraccomando fai l'uomo e prenditi cura di tua sorella se sta male.
M: va bene mamma, ti voglio bene.
E: anche io ti voglio bene amore..
Ci abbracciamo e io e Stefano ci alziamo da terra. Ci allontaniamo verso la porta e ci giriamo un'ultima volta. Ci salutano con la manina e noi facciamo lo stesso.
Usciamo e finalmente posso scoppiare a piangere anch'io, non ce la stavo facendo più. Mi butto sul petto di Stefano e lui subito mi avvolge con le sue enormi braccia.
S: dici a Mia di non piangere eh..
Dice ridendo. Non lo ascolto e lo stringo ancora di più.
S: più bimba tu, la mia bimba.
Mi stacco e lo guardo negli occhi.
Ci diamo un bacio a stampo e poi rido guardando la sua camicia bianca sporca di mascara e matita nera.
S: nooo amo!
E: e zitto che tanto non devi andare a lavoro, adesso andiamo a casa.
S: a fare che?
E: ad amarci.

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