Pov's Ashley
<<Okay Arcee...come sto?>> chiesi ad Arcee che era una dei robot che il giorno prima era tornata da una specie di missione. Era simpatica e sapeva capirmi, forse perché la maggior parte del suo tempo lo ha passato con dei maschi.
<<Sei splendida Ash. Farai un figurone con Michael!>> rispose esaltata.
<<Grazie sono un po' tesa...>> dissi stuzzicandomi le mani.
<<È normale Ash stai tranquilla.>> rispose.
<<In fondo è il tuo primo appuntamento no?>> continuò.
<<I-in verità no...una volta mi sono vista con un ragazzo che si chiama James...erano i primi giorni che ero qui in Texas e...ci siamo subito trovati. Mi piaceva davvero tanto. Ma ora sta con Tiffany, la persona più detestabile che possa esistere!>> risposi nei dettagli mi piaceva parlare con Arcee.
<<Mi dispiace Ash, vedrai che andrà bene.>> disse poggiando una mano sulla mia spalla.
<<Grazie..>> risposi.
<<Be io credo che tu debba andare...sbrigati! Sennò farai tardi!>> disse spingendomi verso la porta d'ingresso.
<<Okay. Uff...è il momento, forza Ash.>> Dissi a me stessa.
<<In bocca al lupo Ashley.>> disse Jazz.
<<Grazie Jazz e...grazie Arcee.>> dissi prima di incamminarmi.
Decisi di andare a piedi anche per prendere una boccata d'aria e scacciare l'ansia che avevo addosso.
Ci dovevamo incontrare in un bar è così facemmo.
<<Ashley!>> disse Michael venendomi incontro.
<<Michael, ciao!>> risposi. Ci salutammo con due baci sulle guance.
<<Come va?>> chiese avvicinandosi al bancone del bar.
<<Ah a me va tutto bene...piuttosto a te, come va col lavoro?>> chiesi.
<<Tutto okay..gli affari vanno avanti anche se...uh devo dire che vendere dischi nel cuore di luglio non è proprio una bella idea.>> rispose mentre pagava la sua ordinazione.
Sentii uno strano fruscio tra le piante.
<<Uh?>>
<<Che succede?>> mi chiese Michael.
Restai qualche secondo ad osservare le piante per vedere se dietro ci fosse qualcuno...
<<N-niente..lasciamo perdere.>> risposi girandomi di nuovo verso Michael.
<<Facciamo un giro?>> gli chiesi.
<<Va bene.>> rispose.
Iniziammo a camminare.
<<Parlami un po' di te.>> mi disse lui continuando a camminare.
<<Ah non c'è molto da raccontare...>> risposi.
<<Ci sarà sicuramente qualcosa.>> rispose.
<<Uh..okay...che dire, vengo da una famiglia colta in Inghilterra...papà mi ha portata qui e...ho fatto qualche amicizia un po' strana devo dire..>> risposi.
<<Strana...perché?>> chiese lui con uno strano sorriso sul volto.
<<Non...so esattamente come spiegartelo ma..diciamo solo che non sono proprio amici con un senso dell'umorismo "terrestre".>> risposi gesticolando le virgolette.
Di colpo sentii di nuovo un fruscio dalla piante...
<<Ora basta!>> dissi catapultandomi vicino ai cespugli.
Fui abbastanza veloce da vedere chi c'era dietro le piante...
<<...Bee?!>> dissi con un'espressione confusa e arrabbiata allo stesso tempo.
<<Ash ti posso spiegare..>> disse lui.
<<Non...non posso crederci io...tu mi hai seguita! Perché?!>> dissi esasperata.
<<Perché non mi fido di lui...ha qualcosa che non mi convince..>> rispose.
<<Tu...tu sei solo geloso ma...come?! Perché?!>> dissi ancora.
<<Hey Ashley va tutto bene?>> mi chiese Michael.
<<Si, si, tranquillo va tutto bene!>> risposi agitata.
<<I-io non sono geloso semplicemente mi preoccupo per te!>> rispose Bee tornando al discorso.
<<Stai tranquillo d'ora in poi non dovrai più preoccuparti ne di me ne della mia privacy, ti saluto Bumblebee.>> dissi andandomene.
<<Scusa Michael ora devo andare, ci si vede.>> dissi a Michael andandomene.
<<Uh va bene allora arrivederci!>> rispose.
Pov's Bumblebee
Non ci potevo credere.
Io non pensavo che si sarebbe arrabbiata così, infondo...la stavo solo seguendo..
Okay forse avevo sbagliato a seguirla ma non mi fidavo di quel Michael...anche se non sapevo il motivo.
Sentii dei passi, Michael se ne stava andando ma decisi di seguirlo avevo un brutto presentimento...
Lo sentii canticchiare e ad un tratto si senti uno squillo e proveniva dal suo orologio da polso.
Si mise a parlare con una voce familiare...
<<Hai capito qualcosa in più sulla ragazza?>> chiese la voce.
<<Sta con gli autobot.>> rispose Michael.
<<Proprio come secondo i miei piani, perfetto...ottimo lavoro ora torna alla base.>> rispose a sua volta la voce.
<<Si, Megatron.>> rispose il ragazzo.
A quelle parole mi si gelarono i circuiti.
Megatron? Ma non era stato sconfitto da Optimus?
Il ragazzo toccò qualcosa sul suo orologio e di colpo si trasformò in...Starscream?!
<<Di bene in meglio...>> dissi sarcasticamente a bassa voce in modo che non mi potesse sentire.
Se ne andò e io ne approfittai per uscire allo scoperto e tornare alla base e dire tutto ad Ashley.
<<Tanto so che non mi crederà mai...mi crede geloso, *pfff* io non sono geloso. Almeno credo..>> dissi a me stesso prima di entrare. In realtà dovevo ancora capire che cos'era quella strana sensazione...
<<Bee..>> mi sentii chiamare.
Era Ashley.
<<Mi...mi dispiace per come ti ho parlato prima ma non riuscivo a capire il perché tu mi stessi seguendo tutto qui..>> disse cercando di capire.
<<Non fa niente ma devo dirti una cosa.>> risposi.
<<Cosa?>> mi chiese.
<<Michael è in realtà...Starscream!>> dissi a bassa voce in modo che mi potesse sentire solo lei.
<<Ah sei incredibile Bee. Io ti chiedo scusa per come ti ho trattato e tu cosa fai? Ancora lo geloso, sono senza parole davvero!>> rispose arrabbiata lei.
<<Ash in che modo te lo devo dire...non sono geloso! Ma ho visto con i miei occhi che "Michael" parlava attraverso il suo orologio a Megatron e poi si è trasformato!>> dissi cercando di convincerla.
<<Si certo allora io sono come voi! Ma per favore Bee non ci credo! Insomma, se ti da così fastidio il fatto che mi veda con un ragazzo non sono problemi miei!>> rispose girandosi e andandosene.
<Lo sapevo che non mi avrebbe creduto.> pensai tristemente.
Ma io sapevo che Michael ovvero Starscream stava architettando qualcosa...con Megatron...
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Ashley's story » [Transformers fanfiction] (CONCLUSA e in REVISIONE)
Fanfic[CONCLUSA e in REVISIONE] Trama: Ashley Williams proviene da una famiglia molto colta in Inghilterra. I suoi genitori sono separati e al padre un giorno venne la grande idea di portarsi con se la figlia in Texas dato che egli non amava la vita colt...