"Luke!"
Il rosso entrò in camera del suo migliore amico come una furia quella mattina. "Si chiama Luke! Luke Hemmings."
Calum alzò lo sguardo dal libro di economia sul quale stava studiando e sorrise divertito. "Qualcuno è riuscito a spifferartelo? Chi è stato? Scommetto su Ashton, quel ragazzo non sa tenere la bocca chiusa."
Michael si lasciò cadere sul letto e sospirò, guardandolo. "Lui, me l'ha detto lui. Ieri sera."
Il moro buttò all'aria il libro e si catapultò sul letto, facendosi raccontare tutto per filo e per segno, senza saltare nemmeno un dettaglio.
Ora, per quanto volesse bene a Calum, sapeva quanto le sue supposizioni fossero assurde.
In quel caso andavano dal 'ti ama' al 'vuole sbatterti -scusa, farsi sbattere visto che, a quanto pare, sei tu l'attivo come mi hai fatto vedere contro la mia volontà (non gli avrebbe mai perdonato la volta in cui lo aveva trovato a letto con suo cugino)- contro gli armadietti dopo aver segnato il gol vincente'.
Il rosso aveva risposto dicendogli che era troppo piccolo per dire o pensare cose del genere e l'altro aveva risposto con un 'abbiamo un anno di differenza, merda che non sei altro' accompagnato da un elegante dito medio.
Michael lo guardava divertito da un po' mentre l'altro stava programmando il loro matrimonio con due figli compresi e parlava di come Ed Sheeran si sarebbe esibito alla cerimonia per rendere tutto più romantico.
"Sono più un tipo da Aerosmith, lo sai." Lo interruppe divertito il rosso quando decise che ne aveva decisamente abbastanza.
"Oh tranquillo, su quello discuteremo poi." Borbottò guardando l'amico. "Quindi oltre ad essere bravo a calcio lo è anche a cantare?"
Il più grande annuì abbozzando un sorriso mentre pensava alla sera prima. "Ha una voce davvero bella, era così rilassato mentre cantava e i suoi occhi erano così belli."
"Okay, okay" rispose l'altro ridendo. "Basta così, non voglio rischiare che tu ti faccia venire un'erezione pensando a lui."
"Sei un rompicoglioni, cinese del cazzo." Sbuffò il rosso alzandosi. "Muoviti, sto morendo di fame. Andiamo a fare colazione."
"Cazzo Gordon, ti odio da morire." Borbottò l'altro seguendolo fuori.
Odiava quando lo chiamava così.
Non era fottutamente cinese.I due raggiunsero la caffetteria del campus -che stranamente era semivuota- e dopo aver ordinato due caffè si sedettero ad un tavolino in giardino per rilassarsi qualche minuto.
"Ancora non capisco come diavolo tu faccia a bere un intruglio del genere di prima mattina. O nella vita."
Borbottò il moro bevendo un sorso del suo caffè nero leggermente allungato.
Michael alzò le spalle abbozzando un sorriso e guardò il suo caffè: lo prendeva leggermente allungato col latte, con la panna, i marshmallow e un pizzico di cannella. Era strano, un po' come lui.Addentò un marshmallow prima di bere un sorso di caffè e quando si girò quasi sputò quello che aveva in bocca. Luke si stava avvicinando a lui con le mani nelle tasche degli skinny neri e un sorriso stampato sulle labbra.
"Hey! Buongiorno."
Michael sorrise cercando di non incantarsi e sorrise di rimando.
"Buongiorno, Luke." Si trattenne dall'alzare gli occhi quando il moro davanti a lui finse un colpo di tosse. "Questo è Calum, il mio migliore amico."
Il biondo sorrise e gli strinse la mano.
"Com'è andato il test?" Mormorò Michael bevendo un sorso di caffè."Credo bene, alla fine non era così difficile" sorrise l'altro in risposta. "Sei riuscito a finire la canzone?"
Il rosso scosse la testa sospirando "Sono bloccato, il testo sembra non avere né capo né coda."
Il biondo sfilò dalla tasca un foglio stropicciato e glielo porse. "Alla fine non riuscivo a dormire ieri, avevo queste parole in testa e.. Credo starebbero bene con la melodia che hai buttato giù."
Michael prese il foglio immediatamente, curioso -l'altro indugiò qualche secondo di più non rompendo subito il contatto tra le loro mani- e lo aprì leggendo con attenzione le parole che c'erano scritte sopra.
"Dio Luke!" Spalancò gli occhi con un sorriso sulle labbra. "Sono perfette!"
"Potresti chiamarla Voodoo Doll" propose con un sorriso rinfilando le mani nelle tasche dei jeans.
"Potremmo chiamarla così." Chiarì piegando delicatamente il foglio e mettendolo nel suo amato blocchetto. "C'è una parte anche di te in quella canzone."
Luke sorrise e arrossì leggermente, guardando il più basso negli occhi.
Michael poteva leggere la gratitudine nei suoi occhi.
"Se.. se dopo gli allenamenti non sei impegnato potresti passare dalla sala musica" la buttò lì con un mezzo sorriso. "Potremmo provare a concluderla."
Il biondo sorrise e annuì stringendosi nelle spalle. "Volentieri, ci vediamo lì allora. Ciao Calum, ciao Mikey."
Lo guardò allontanarsi non trattenendo un sospiro, poi rivolse la sua attenzione a Calum che guardava con le sopracciglia sollevate e un sorriso malizioso.
"Ti prego, non dirlo."
"Vuole decisamente farsi sbattere da te! Hai visto come ti guardava?!"
"Cristo, Calum."
Spazio autrice
E ecco anche il cinese del nostro cuore.
In quanti d'accordo con lui?
Questi due vogliono decisamente saltarsi addosso.
Vi va di darmi un parere? Ci tengo davvero tanto.Manca poco alla fine, davvero poco.
A presto,
AreyP.s. se vi va passate da 'Jet Black heart' una one shot muke che ho pubblicato da poco. Spero vi piaccia.
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17 ||Muke||
Short StoryMichael odia il calcio, ma quando vede lui la prima volta cambia idea. Il suo numero 17. Muke!AU Musician!Michael Footballer!Luke ATTENZIONE! Per questa storia ho preso spunto da '22' di @Wastedlucas, ma i fatti narrati sono differenti. Ringrazio l...