Six

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Se qualcun'altro avesse provato a farlo probabilmente Michael avrebbe iniziato a urlare e lo avrebbe cacciato colpendolo ripetutamente con la chitarra.

Ma era il suo numero 17 ed era lì, accanto a lui, non avrebbe avuto il coraggio di farlo per niente al mondo.

"Scusami, non volevo disturbarti. Ho sentito la musica e non sono riuscito a trattenermi." Hemmings gli sorrise sincero. "Hai una voce meravigliosa, non ne ho mai sentita una così bella."

Michael arrossì e strinse le dita intorno alla chitarra "Non.. non è niente di speciale."
Farfugliò imbarazzato riportando la sua attenzione sugli spartiti.

"Ti sottovaluti, hai un timbro pazzesco." Gli sorrise l'altro sporgendosi curioso verso gli spartiti. "L'hai scritta tu?"

Il rosso annuì guardandolo con la coda dell'occhio. "Ci sto lavorando da un po'. Cosa intendi con un ottava più alta? Cioè, so cosa significa ma si può cambiare in tanti modi."

Il biondo si schiarì la voce e lesse velocemente il testo, poi lo guardò e quando aprì le labbra Michael rimase totalmente incantato.

Non solo aveva l'aspetto di un angelo, ma ne possedeva anche la voce.

"Tell me where you're hiding your voodoo doll, 'cause I can't control myself, I don't wanna stay, I wanna run away, but I'm trapped under your spell. And it hurts in my head and my heart and my chest, and I'm having trouble catching my breath."

Subito dopo le prime parole aveva iniziato ad accompagnarlo con la chitarra, riscuotendosi dal suo stato di trans e doveva ammettere che aveva ragione, era mille volte meglio cantata in quel modo.

Il biondo si leccò le labbra una volta finito e gli sorrise imbarazzato "Beh, intendevo così. Non volevo intromettermi nella tua canzone o altro, è solo che sono appassionato di musica e.."

"È molto meglio così" lo interruppe Michael con un sorriso. "Grazie n-"

Si interruppe dandosi mentalmente dell'idiota.
Stava davvero per chiamarlo 'numero diciassette' ad alta voce? "Hai davvero una bella voce, comunque." Cercò di salvarsi all'ultimo sorridendogli leggermente.

"Grazie, la musica è una delle mie passioni più grandi" sorrise di rimando giocherellando con le proprie mani. "Insieme al calcio."

Michael annuì e si fermò ad osservarlo qualche minuto, quella sera i suoi occhi erano particolarmente blu e lui era convinto di poterci affogare dentro. "Beh, mi sembri piuttosto bravo in entrambi."

Esordì sfiorando leggermente le corde della chitarra per tenersi impegnato.

L'altro sorrise alzando leggermente le spalle "Diciamo.. che me la cavo."

Restarono così per minuti, forse ore: Michael continuava a suonare una melodia dolce, perso nei suoi pensieri e il biondo canticchiare su di essa osservando l'altro.

Il rosso sapeva da sempre di essere gay, non me aveva mai fatto un dramma e la sua famiglia non aveva detto assolutamente niente a riguardo.

Certo, non aveva avuto storie serie o reazioni durate anni, ma aveva avuto la sua bella dose di ragazzi.

E proprio in quel momento, mentre analizzava nella mente tutte le relazioni passate -in compagnia di quella che ormai era la sua cotta da mesi- aveva capito che l'attrazione che provava per il biondo, che era convinto andare oltre la semplice attrazione fisica nonostante lo conoscesse quasi per niente, era qualcosa di nuovo che non aveva mai provato con nessuno.

Quando sentì la voce dell’altro fermarsi smise di suonare e alzò lo sguardo su di lui.

"Si è fatto tardi, credo sia meglio rientrare" Sorrise il biondo non trattenendo uno sbadiglio che Michael trovò adorabile. "Domattina ho test alla prima ora, dovrei essere a letto da ore. Andiamo insieme al dormitorio?"

Per quando fosse tentato di accettare, il rosso scosse leggermente la testa. "Credo che resterò qui un'altro po'." Una nuova melodia aveva iniziato a ronzargli in testa e voleva assolutamente iniziare a lavorarci sopra. "Grazie, per la canzone."

Hemmings sorrise e si avviò verso la porta, fermandosi e guardandolo appena prima di varcare la soglia.

"Sono un idiota, non mi sono ancora presentato. Mi chiamo Luke. Spero di vederti presto, Mikey."

Luke.
Luke.
Il nome continuava a ronzargli in testa mentre guardava il punto dove prima c'era il ragazzo.

Finalmente sapeva il nome del suo numero 17.

Spazio autrice
Finalmente Mike sa il nome del suo numero 17. Il nostro Lukey.
E ovviamente entrambi cantano da dio, sti stronzi.
Fatemi sapere che ne pensate!
A presto,
Arey

17 ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora