Gli sgusrdi non mentono

8 0 1
                                    

Quasi non ci credevo, questa volta ero in orario le 20.05 e sono arrivata, Waooo, non è possibile.  Nonostante tutti i miei sforzi erano già arrivati tutti, c'era: Stella, vestita benissimo come al solito anche se lei si ostina ogni volta a dire il contrario, a fianco seduta alla panchina c'è Carlotta, con la sua solita borsa enorme e vecchissima che continua a non voler cambiare, seduto subito accanto c'è  Marco il suo ragazzo, lui aveva già finito la scuola da un anno circa e si è unito al gruppo solo dopo. In piedi davanti alla panchina ci sono : Fiamma la mia vicina di banco, una secchiona di prima categoria, Laura una tipa che non parla molto ma appena prende confidenza non la fermi più, con noi siamo é alla fase del non la fermi più; per ultimo Federico anche lui con il suo solito giubbino di pelle che non toglierebbe mai, neanche con 40 gradi.

"Eccomi, ciao a tutti" tutti si girano e inizio con le solite battutine:"ecco la ritardatari", "finalmente c'é l'hai fatta". Ma io :" Questa volta non ero in ritardo daiiii... Erano solo 5 minuti".
Cercando di sviare il discorso :"Allora ci siamo tutti, o manca qualcuno??"
Federico mi risponde:"manca ancora Lucas" "Allora in questo caso io non sono in  ritardo, se manca ancora qualcuno non vale". Mi si avvicina Fede e con un gesto mi sposta li braccio dicendo :"Ma smettila va... non ti giustificare ormai lo sappiamo che hai di meglio da fare ed é per questo che arrivi sempre in ritardo". E dopo questa battuta scoppiamo tutti a ridere.
Nel frattempo è arrivato Lu e adesso dobbiamo decidere cosa fare, tra un indecisione e l'altra, e tra una votazione e l'altra, viene scelto un aperitivo al solito bar, che non ci fa troppe domande e ci da lo stesso gli alcolici.

Arrivati al bar ci sediamo facendo un chiasso come al solito, e poi ordiniamo. Io di solito prendevo sempre il mio spritz, ma mi andava di cambiare e quindi ho optato per un mojito. Quando la cameriera arriva per prendere l'ordine, arriva il mio turno e tutti in coro dicono:"Come sempre.." ma non finiscono la frase che "sta volta no, andiamo di mojito" li interrompo lasciandoli perplessi.
Stella mi garda e dice con tono sarcastico :"  Mi hai destabilizzato anzi ci hai destabilizzato, ogni certezza è perduta adesso" e tutti si mettono a ridere. Ma mentre ridiamo e scherziamo noto uno sguardo diverso dal solito Fede è un po' distaccato ma cerca di non farlo notare. La serata procede come  sempre tra risate e battutine, io sinceramente ero un po alticci a e in alcuni casi non sapevo bene quello che dicevo,adesso so perché prendevo sempre lo spritz.

                         **********

La serata è ormai finita era quasi l'una e dovevamo tornare a casa, io dovevo chiamare mia mamma per farmi venire a prendere, lei non vuole che torno da sola a casa quando è troppo tardi. Ma mentre stavo per chiamare Stella mi ferma e dice :" Aspetta andiamo a casa insieme tanto abitino quasi vicine" io le rispondo "ok certo". A quel punto si infila nella discussione Fede:" Ma voi due fanciulle volete andare a casa da sole a piedi, è fuori discussione. Mi offro volontario per scortarvi fino a casa." questa era una delle sue classiche uscite ma sta volta no so se è stato il mojito gli risposi:"Queste due fanciulle sanno badare a loro stesse ed è per questo che non hanno un principe" dopo questa esclamazione un Wooooo in coro conclude la scena. Ma lui continua insistendo e a quetso punto io mi sento un po in colpa e gli dico che scherzavo:"Ok dai accompagnarci o prode cavaliere" concludendo con una risata che fu subito contagiosa tra tutti i presenti.

Mentre andavamo verso casa parlando del più e del meno ci promisimo che questo estate saremmo usciti più spesso insieme. Arrivati a casa di Stella la salutammo e le sali su per le scale.
"A questo punto ti saluto anche io" dissi a Fede"da qua a casa vado da solo tanto ci metto 15 minuti "ma lui rispose" No assolutamente no  che figura ci faccio io, ho detto che ti avrei portata fino a casa e così sarà. "
Io non volli controbattere feci un cenno con la testa mentre accennavo un mezzo sorriso e continuammo a camminare.
Nessuno dei due parlava molto e io notaio di nuovo quello sguardo nei suoi occhi. Allora gli dissi:" Hey ascolta è tutta la sera che ci faccio caso, ma ti è successo qualcosa, qualcosa non va? Hai uno sguardo strano." lui alzò gli occhi e mi guardo poi  disse :"No, non ho niente non ti preoccupare" ma non gli credervo" senti ascolta a me non puoi mentre, tu hai qualcosa, solo che non ti va di dirmelo" alzò nuovamente lo sguardo e si fermò poi mi disse:"Senti non voglio che lo sappiano gli altri ma ho avuto un po' di casini tra i miei e i mie nonni quindi a casa c'é un po di tensione, tutto qui però per favore non dirlo a nessuno ok?" "Certo non ti preoccupare, sappi che se hai bisogno di parlare, io ci sono." 
Eravamo arrivati sotto casa, ci salutammo ma questa volta il saluto fu diverso, mentre mi salutava la sua mano mi strinse per un istante come se non volesse andare via. Io salì le scale con la tentazione di girami nel mentre, ma non lo feci. Non so neanche perché lo pensai.

Forse l'ho immaginatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora