Epilogo

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||"Extraterrestre, non mi abbandonare
Voglio tornare per ricominciare"||

Extraterrestre - Eugenio Finardi

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Marian, il mio amato pianeta, esplose nel vuoto cosmico, proprio come prevedevo molti anni fa. Il destino volle che io e Fedrick ci unissimo in matrimonio, e da questa unione nacquero tre meravigliosi figli. Ma questo non fu l'unico cambiamento nella mia vita; attraverso il nostro legame, Fedrick divenne per metà un extraterrestre. Non sapevo esattamente quanto potessero vivere gli alieni, ma era innegabile che le loro vite si estendessero per un periodo incredibilmente lungo, simile al numero infinito di stelle nell'universo. E grazie ai miei poteri, riuscii a prolungare la sua vita di almeno la metà.

Dopo l'esplosione devastante del mio mondo natale, la Terra subì conseguenze catastrofiche. In poche parole, non restava nulla.

Tuttavia, alcuni terrestri e alieni non riuscirono a sopravvivere sul corpo celeste ospitante, nonostante le loro navicelle. In un atto di disperazione, riuscimmo a salvarne solo pochi, tra cui Antony e Jennifer con i loro figli, Deklan e Raily con i loro compagni, e altre anime coraggiose. Per dar loro una possibilità di sopravvivenza, donai loro alcuni dei miei poteri, e lo feci anche per Bastet, la mia creatura affettuosa e misteriosa. Questa scelta la compresi troppo tardi, ma aveva senso, poiché i nostri poteri erano ciò che li teneva in vita. Nel frattempo, gli animali e le piante rimasero integri, e Bastet diede alla luce cuccioli unici, una miscela di razza aliena e terrestre.

I miei amici di Marian si unirono ad altri terrestri, dando vita a una straordinaria famiglia di "ibridi". Mantenevano l'aspetto umano ma possedevano i poteri e l'intelligenza degli alieni, simili a me e a mio fratello.

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Dopo lunghi anni, tornammo sulla Terra insieme ai miei genitori e Night. Finalmente potei toccare nuovamente il suolo terrestre, ma lo trovai desolato. L'acqua era scomparsa, e senza di essa, nessuna pianta poteva crescere. Fu in quel momento che un'idea luminosa mi attraversò la mente.

«Dobbiamo ricreare la Terra com'era in passato. Con gli "Homo Sapiens" e tutti i popoli. Uniamo i nostri poteri e facciamo ritornare qui tutti quanti. Vi supplico».
Tutti acconsentirono, non solo la mia famiglia d'origine, ma anche tutti gli altri. In sei giorni, grazie al nostro impegno unito, riuscimmo a creare e a reintrodurre tutte le specie animali, ripristinando il meraviglioso equilibrio ecologico della Terra.

Quando gli animali iniziarono a riprodursi in modo più prolifico, presi una scimmia e ne unii il DNA al mio. Attraverso numerosi esperimenti e tentativi, riuscii a creare l'australopiteco, generando sia maschi che femmine, e li aiutai a evolversi sulla Terra. In seguito, selezionai un membro di ogni generazione e lo "contaminai" con il DNA alieno, procedendo fino a raggiungere l'Homo sapiens.

Poi, con pazienza e dedizione, insegnai loro a diventare sedentari. Mi trasferii nella Mesopotamia, dove aiutai a creare la cultura sumera, e nei secoli successivi, mi spostai in Egitto per assistere gli Egizi nella grandiosa impresa della costruzione delle piramidi. Ovunque fosse necessario il nostro intervento, io ero presente, lavorando fianco a fianco con gli umani.

Non ero sola; avevo tutto il mio popolo con me.

Noi siamo gli Dei in cui credevano gli antichi Greci, gli Egizi e molte altre culture. Siamo gli angeli venerati dai cristiani e dagli ebrei. Abbiamo creato persone che hanno ispirato la religione, come Gesù Cristo. Siamo il Dio a cui le diverse religioni credono. È grazie a noi se la Terra è rinata.

Continuiamo a vagare tra i vostri cieli, perché dobbiamo e vogliamo proteggervi da minacce come le meteore. Analizziamo il vostro progresso evolutivo per prevenire che si ripetano gli errori del passato.

Marian è esploso nel 3452º anno terrestre, e intendiamo mantenere il controllo fino a quella data, e forse anche oltre. Attualmente siamo nel 2017, e la vostra tecnologia è solo all'inizio di ciò che sarà e che fu nel momento dell'esplosione.

Immagino che molti di voi abbiano fatto sogni vividi o provato déjà-vu, sentendo di aver già vissuto determinate esperienze o di conoscere alcune persone da sempre. È normale. Abbiamo cercato di ripristinare la realtà esattamente com'era e come sarà.

Siamo tra di voi, vestiti di nero e sempre seri, anche se non ci avvertite mai. Sulla Terra lavorano per noi gli "Men in Black", uomini per metà alieni, ibridi nati dall'unione tra terrestri e Mariani, con poteri sovrumani. Il loro compito è mantenere segrete tutte le informazioni su coloro che riescono a vederci e garantire che nessuno dica nulla. Non vogliamo e non possiamo farci vedere, anche se a volte mi piacerebbe tornare a vivere tra voi.

Ora sono la regina, e devo portare avanti le mie idee e decisioni. Mio fratello, invece, ha scelto di darmi una mano, poiché i nostri genitori non riescono più a sostenere i nostri ideali.

Non dovete temere noi. Non vi faremo mai del male. Anzi, a volte riusciamo persino a guarirvi da malattie. Vi proteggeremo sempre. Ho già perso una casa, e non voglio perdere un'altra.

Vi ringrazio, anzi, per le lezioni che mi avete impartito, e non vedo l'ora di arrivare al 3001 per far nascere Zayra, una bambina proveniente da una famiglia terrestre. Sarà circondata da amici e gatti, e si trasformerà in una ragazza radiosa con una sete di vita e amore mai vista prima. Sarà il simbolo della rinascita e della speranza per il futuro dell'umanità.

Il racconto di ZayraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora