CAPITOLO 6

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MOSTRO?

Arrivai in classe, con un chiodo fisso: Liam.

Ormai era parte di me, lo sentivo mio, ne avevo quasi bisogno; una droga.

Ogni cinque minuti controllavo l'orologio appeso sopra la testa della prof.ssa.

La giornata, per mia sfortuna, finì dopo tanto, anzi, troppo tempo.

In cortile della scuola c'era Liam che mi stava aspettando.

"Facciamo una passeggiata?" Chiese.

"Dove andiamo?"

"A casa mia. Mangiamo lì!" Rispose.

"Okay, fammi avvisare mia zia."

Così dicendo, presi dalla tasca il cellulare scrissi a mia zia:

"Zia, vado a mangiare da un mio compagno di scuola. Scusa se ti ho avvisato così tardi! Rimango lì fino a stasera! Ciao un bacio!"

"Fatto!" Dissi.

"Ti va se prendiamo un kebab?" Propose.

"Okay, dai.."

Stavo morendo di fame, era meglio se non pensavo al cibo.

Poi dissi: "Sei solo a casa?"

"Sì" e mise la sua mano nel mio fondoschiena strizzandolo, e facendo un sorriso malizioso.

"Ei! Che fai?" Urlai scansandomi.

"Dai, stavo scherzando" e rise.

Arrivammo in pizzeria e dopo aver ritiratoni panini, andammo a casa.

"Che fame! Esclamai nella mia testa.

Infine, raggiungemmo quella dimora!

"Però, bella casa!" Dissi pensando alla mia catapecchia.

Lui mi rispose con un sorrise ed infine entrammo.

Appena entrati davanti a noi c'era un divano ed una poltrona a fianco, tutti e due di pelle.

La cucina era perfettanente in ordine e pulita.

Mangiammo il nostro panino e poi salimmo in camera sua.

Mi tolsi le scarpe e mi sdraiai a pancia in giu aprendo il libro di matematica, quando sentii un bacio sul collo e sorrisi.

"Ti piace?" Mi chiese.

Sorrisi e non risposi e cercai la pagina che avrei dovuto studiare.

Poi lui si sdraiò su di me, e incominciò a baciarmi e leccarmi il collo.

Mi sentii un po' a disagio.

"Dai, dobbiamo studiare.."

In realtà, di studiare non me ne importava nulla, il fatto è che ero molto imbarazzato.

Poi, sentii una presenza che si strofinava sul mio sedere.

Sbianchiai di colpo. Si stava strusciando su di me.

Gemette un po'..

Non sapevo che fare, non mi sentivo pronto.

"Dai, spogliati.." Disse slacciandosi i la cintura e tirare giù la zip.

Saltai subito dal letto.

"Ehi, che ti prende?" Disse offeso.

"Non mi sembra il momento, io me ne vado." Dissi allungando la mano per prendere il libro, quando lui mi prese e mi lanciò nel letto e mi bloccò mettendosi a cavalcioni su di me.

Poi con una mano riuscì a bloccarmi tutte e due le mani, mentre con l'altro scese fino al cavallo.

"No, smettila!" Urlai.

"Senti, io ho voglia. Quindi stai zitto!"

Non era lui. Non era quel ragazzo dolce e protettivo. Era peggio di tutta la sua banda del cazzo.

Cercai di dimenarmi ma la sua presa era troppo forte.

Incomincia a piangere.

"Ti prego smettila! Non voglio!" Dissi con le lacrime agli occhi.

Poi si abbassò i jeans e i boxer tanto da poter vedere la sua erezione.

Mi girò a pancia in giù, e mi spogliò dalla vita in giù.

"Smettila ti prego!" Implorai, ma inutilmente, perché ormai mi stava penetrando bloccandomi con il suo corpo.

Urlai di dolore, più morale che fisico.

I suoi gemeti aumentavano la mia rabbai e il mio dolore interno.

Spinse dentro di me, gemendo e urlando, fino a quando non venne dentro di me.

Si alzò e se ne andò in bagno lasciandomi lì.

***

Hi people!

Scusate se ci metto tanto a pubblicare, ma capitemi, è ESTATE!

Comunque, spero vi sia piaciuto questo capitolo, dove avete scoperto la perfidia di Liam (lo stronzo LOL).

Ci saranno altre sorprese nei prossimi capitoli.

Fatemi sapere tutto, se fa schifo, se è carino, etc..

A presto! ❤️

Touch me, don't be sweet.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora