Una telefonata inaspettata.

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Allison's pov:

Ero distesa sul mio letto, intenta a prendere sonno. Avevo un braccio sulla fronte, che copriva leggermente i miei occhi dalla poca ormai luce rimasta, dato che stava calando la notte. Stavo cercando di distrarmi dall'ultima conversazione avuta con Sonya. Cercavo risposte nella musica,e nei testi delle canzoni, ma  in realtà stavo cercando la soluzione migliore ai miei problemi,  volevo scappare, correre lontano, andare via dai problemi, fuggire lontano.

La musica si stoppò all'improvviso, è il materasso iniziò a muoversi, dato che la vibrazione che il mio telefono emetteva era più lunga del solito, capii che non era un messaggio ma ben sì una chiamata. Lentamente presi il cellulare tra le mani, e osservai lo schermo. Non ci credo.

Chiamata in arrivo da: Harry.

Mi sollevai di scatto, sedendomi a gambe incrociate sul letto.

Harry? cosa vorrà mai a quest'ora!?

<< Pronto? >>

<< Ciao Ally, sono Harry >>

<< Ohw! Ciao Harry >>

<< Da quant'è che non ci vediamo? >> troppo troppo tempo,  mi manchi moltissimo.

<< Una settimana e mezza...che fine hai fatto? >>

<< Ah...dopo ti spiego >>

<< Dopo? >>

<< Si ti va di uscire? >> chiese.

<< Quando? >>

<< Adesso! >>

<< Ehm...va bene >>

<< Ti passo a prendere tra 20 minuti >>

<< Va bene! >>

<<  A dopo. >>

Agganciò.

Misi una felpa nera grande e dei leggins grigi, mi truccai leggermente, e indossai delle Toms nere.

Presi la borsa e scesi di sotto.

Mamma e Matteo stavano guardando la tv, come sempre.

<< Ehm...io sto uscendo...>> annunciai.

<< A quest'ora? dove vai? >>

<< Mamma sta tranquilla, vado..ehm.. a prendere un gelato con una mia amica... >>

<< Chi sarebbe? >> che l'interrogatorio abbia inizio!

<< Non la consci, inutile che ti spiego, e poi mi stai facendo fare ritardo! >>

<< Ok ma quando torni? >>

<< Tra due ore, credo. >>

<< Divertiti.>>

<< Grazie mamma.>>

Li salutai e uscii di casa.

Il famoso Range Rover di Harry era lì di fronte a casa mia. ASPETTA! come faceva a sapere dove abitassi ?

Mi avvicinai lentamente alla macchiana, prima però mi assicurai che ci fosse realmente Harry dentro la macchina, anche perché non gli avevo mai detto che abitavo propio li ...

Era lui, aprii lo sportello ed entrai.

<< Ciaoo! >> mi salutò Harry.

<< Ciao. >> dissi timidamente

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