Capitolo 1

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[premessa: inizierà in modo un po' lento e mi dispiace, so quanto si voglia arrivare al sodo sin da subito, ma non è una One Shot]

Cadeva sempre più giù, nel nero vuoto della sua coscienza spoglia di ragioni per andare avanti, quel paio di occhi azzurri lo fissavano con una maschera d'odio che serviva a sminuire gli altri sentimenti.
Il castano, durante la caduta, non riusciva a pensare ad altro che a colui che gli aveva mostrato la luce anni prima, spaventandolo a morte.
Quando anche quei pozzi azzurri vennero inghiottiti dal nero pece che lo circondava, Dazai riprese coscienza e si svegliò finalmente in un lettino di ospedale...

"Era un sogno...?"

Il primo pensiero del suicida fu proprio quello... non si chiese il motivo per cui si ritrovava in una stanza bianco latte priva di luce, no, si chiese se il cielo negli occhi intravisti poco prima era una sua fantasia o una realtà.
Optò per la fantasia quando diede un'occhiata al posto in cui si trovava...

Era una stanza chiara, la luce penetrava in essa a malapena dalla finestra a causa della tapparella abbassata, che filtrava i raggi del sole.
Il letto bianco sul quale Dazai Osamu sedeva era il tipico lettino da ospedale che odora fin troppo di disinfettante, e dei fiori erano riposti in un vaso poggiato sul comodino di fianco al letto.
Quasi come per sottolineare la quiete del momento, una leggera brezza passò tra gli spazi nella tapparella, muovendo dolcemente le tende trasparenti ai lati di essa... quasi come stessero danzando sulle note di una musica che il vento trasportava, e che solo loro riuscivano a sentire.

Il giovane uomo si portò una mano alla nuca, strizzando un occhio a causa del dolore... quella stessa mano venne portata velocemente alla bocca per coprire degli sfrenati colpi di tosse, usciti dalle labbra del castano qualche secondo dopo.
Tosse che non dava segno di volersi fermare.

Dopo una trentina di secondi passati a tossire, Dazai si stropicciò un occhio, lucido per lo sforzo, e finalmente cercò di ricordarsi la ragione per cui si trovava in quel luogo così triste...
La tosse.

Quella che pareva essere la sera prima, il 22enne era andato in missione con il suo collega, Doppo Kunikida, per indagare sulla scomparsa di un ragazzino che apparentemente non riusciva a controllare la sua abilità sovrannaturale.
Non era chissà che come missione, ultimamente non succedeva nulla di interessante a Yokohama... a parer di Dazai stava diventando una città noiosa, vivacizzata solo dagli errori che ogni tanto commettevano i cani randagi della Mafia.
Quando i due erano finalmente riusciti a trovare una pista sensata, il bendato iniziò a tossire freneticamente e cadde a terra per iniziare a sputare saliva mista a una sostanza cremisi dal sapore ferreo...
poi il buio.

"Kunikida deve aver chiamato un'ambulanza... è normale in una situazione del genere"

Così Dazai si mise seduto sul bordo di quel letto spoglio di particolari, e inspirò l'odore di disinfettante che gli pizzicò ferocemente le narici. Si accorse solo in quel momento che le bende da lui avvolte attorno al suo corpo ogni giorno con cura erano state rimosse, esponendo a tutti le cicatrici sotto esse... la pelle bruciata, i tagli, le spellature.... tutto sotto quelle bende era rovinato e sciupato, non fraintendete però le intenzioni di Dazai: lui non voleva coprirle agli altri, solo a se stesso.

Come a interrompere quei pensieri, un dottore ed un'infermiera entrarono nella stanza e svuotarono la mente irrequieta del ricciuto, che li fissò con sguardo spento.

Il primo a prendere parola fu il dottore, un uomo non troppo giovane e con la faccia decorata dal sottile accenno della comparsa di qualche ruga:
-Dazai Osamu?-

Il 22enne rispose con un cenno del capo, non si sentiva in ansia per ciò che i dottori gli avrebbero detto, ma di certo non poteva dire di essere di buon umore... nella sua testa ancora girovagavano i pensieri del suo ex compagno di vita che per ben tre anni gli era stato affianco e alla loro relazione basata sulla rivalità, nonostante Dazai facesse il possibile per negare a se stesso l'esistenza di questi ricordi, e soffocando ancor di più la consapevolezza che la sua assenza gli recasse uno strano dolore al petto, accompagnato da una strana sensazione a cui il giovane preferiva non dare nome.

Il medico prese nuovamente parola: -lei sa perché si trova qui?-

Finalmente anche il castano aprì bocca: -si... ho tossito fino allo svenimento per strada meno di 24 ore fa-
-in tal caso sono obbligato a farle qualche domanda... lei fuma o ha mai fumato?- sembrava esserci una nota di disperazione nella voce del dottore come nello sguardo dell'infermiera che lo accompagnava.

Dazai annuì: -mh... ho fumato spesso e ogni tanto fumo tutt'ora-
La sua voce invece era tranquilla, la tipica voce di chi sogna e pensa troppo... la voce di chi da poco peso alle parole.

-..... mi dispiace per quello che ho il dovere di comunicare a una persona giovane come lei- un sospiro -è difficile doverle dare questa notizia...-

Il silenzio calò nella stanza dopo quelle ultime frasi.... passò un minuto, passò un ora, nessuno può dirlo con certezza.
Finalmente però le labbra del più anziano si mossero, dissero delle chiare parole accompagnate da uno sguardo avvilito e dispiaciuto. Parole digerite da un assenso del castano, che fissava con i suoi grandi occhi il medico e non faceva altro che aspettare la sua uscita di scena.

Il dottore era sorpreso dalla reazione del paziente, non riusciva a comprendere come qualcuno potesse restare impassibile dopo una notizia del genere.
Mentre si allontanava dalla stanza di quello strano individuo senza speranza, molti pensieri gli frullavano in testa, pensieri che però sarebbero spariti dopo poco, mentre intanto, nella mente di Dazai, stagnavano quelle parole che in qualche modo lo avevano segnato...

"Dazai Osamu.... lei ha il cancro."

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Avevo in programma di pubblicarla quando avrei finito di scrivere tutto ma shish non ho troppa voglia.
Mi chiamo Kibo e questa è la prima fanfiction che scrivo per bene ^w^
Sarà un bagno di lacrime e feels MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Giuro che ho pianto già ora nello scrivere alcune cose.
Se vi è piaciuta sta cagatina mettete la stellina.

8/08/2018
Speriamo di ricordare di pubblicare gli altri tra una o due settimane va XD

~Kibo <3

Cancer [Soukoku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora