Non puoi ballare.

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"Devi stare ferma per tre settimane"
"Non puoi ballare"
Queste parole sono state un pugno nello stomaco, senza la danza tutto si complica. Quando il dottore mi ha detto che non potevo ballare per così tante settimane pensavo che il destino se la fosse presa con me, qualcuno mi stava punendo frantumando il mio  sogno in mille pezzi.
Non mi resta che tornare in hotel e pregare che Morfeo mi accogli velocemente tra le sue braccia per dimenticare almeno per un po' questa brutta realtà...
Mentre sto ritornando in hotel pensierosa, non mi accorgo subito che qualcuno mi si è affiancato e mi fissa con sguardo preoccupato
"Tutto bene Lauren?" Dice Daniele facendomi fare un salto dallo spavento
"Sisi tranquillo... Ho avuto uno stiramento e il dottore mi ha detto che devo stare ferma..." Sussurro per non attirare l'attenzione degli altri, il riccio dal canto suo lascia passare il suo braccio attorno alla mia schiena in un tentativo di abbraccio
Alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi, lo vorrei ringraziare esplicitamente ma la timidezza o forse l'imbarazzo che provo quando mi si avvicina troppo me lo impediscono
Capisco che mi ha letto nel pensiero quando mi dà un piccolo bacio vicino alle tempie. Rientriamo in hotel e Daniele cerca in tutti i modi di farmi sorridere o almeno prova a farmi pensare ad altro, e così mi propone di andare per le strade di Roma
"Mi raccomando puntuale, non voglio aspettare come sempre eh" dice sbuffando ricordando tutte le volte che ritardo
"Sei tu troppo puntuale" ribatto facendolo scoppiare a ridere
Entro in stanza e trovo una Emma instabile e irascibile, cerco di avvicinarmi e in risposta ricevo uno sguardo pieno di paura, che mi fa chiedere
"Che è successo qua dentro?" in risposta la maltese inizia a lamentarsi contro il suo armadio che a detta sua è vuoto, in realtà Emma è la ragazza più alla moda di tutta Roma e dintorni e il suo armadio sta esplodendo ma credo che se dicessi una cosa del genere sono convinta che impazzirebbe ancora di più, lascio perdere i miei pensieri e cerco di aiutarla facendomi spiegare il perché di questo comportamento
"Biondo mi ha chiesto di uscire..."
"Ma se uscite sempre.. No non me lo dire... È un appuntamento! Dico spalancando gli occhi
"Lo sapevo che c'era qualcosa tra di voi, ti stava troppo attorno" continuando a mettere a rassegna i vestiti della mora
Alla fine optiamo per un vestitino davvero carino che le calza a pennello
"Ma tu? Dove stai andando?" mi chiede Emma mentre sto prendendo i vestiti per uscire con Daniele
"Devo uscire con Daniele" dico non prestando attenzione alla maltese che continua a fissarmi in stato catatonico
"E tu lo dici così?!"
"Ma che dovrei dire?" ammetto non riuscendo a capirla, portando la mia attenzione sulla sua figura minuta
"Tu hai un appuntamento" dice in risposta come se fosse ovvio
"Non è un appuntamento, esco semplicemente con Daniele" dico stizzita mentre la maltese sbuffa
"Stiamo parlando di quel Daniele che ti gira sempre attorno, con cui parli per ore e quello stesso Daniele che quando ti accarezza sembra che ti sciogli come neve al sole?"
"Ehi! Non è vero che mi sciolgo..." dico istericamente, con una faccia che se mi vedessi dall'esterno mi prenderei per stupida da sola
"Quando ammetterai a te stessa che quel ragazzo ti piace, e anche tanto? mi chiede Emma e questa domanda mi frulla in testa fino al momento di uscire dalla stanza
Ho paura probabilmente, paura di farmi male ancora. Non voglio soffrire più e probabilmente una relazione con un ragazzo italiano in uno stato straniero potrebbe mettermi in tanti casini.
Con quest'ultima considerazione sento delle nocche sbattere delicatamente contro la porta, Daniele.
Rimane qualche istante a fissarmi mettendomi un po' in imbarazzo, credo se ne sia anche accorto perché si ridesta dal suo "sogno ad occhi aperti" appena vede il mio stato...
"Sei bellissima..." dice il riccio facendomi tingere le gote di un rosso appena acceso
"Andiamo?" Dico cercando di togliere quel velo di imbarazzo che ci aveva colto; "Certo" dice sorridendomi.
Per tutta la serata non ho pensato neanche per un momento allo strappo e al tempo che devo stare ferma, questa è una dote che ha Daniele: quando sono con lui mi dimentico del resto del mondo e non penso a niente.
"Ti va un gelato?" chiede sorridendo appena
"Ovvio" dico risoluta e questo provoca un momento di ilarità contagioso.
Arriviamo nella mia gelateria preferita e mi stupisco di come faccia a sapere che vado sempre qui, intuisce il mio pensiero e dice "Non sai tante cose di me, american girl..."

E se fossimo compatibili...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora