#8-Una solitaria sigaretta

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La notte era scaldata dal debole fuoco della Lucky Strike che stavano condividendo. Solo quel piccolo oggetto illuminava i loro corpi finalmente più vicini, ma ancora lontani anni luce, divisi da un muro di paure e verità mancate.
In quella sigaretta passata di mano in mano si chiudevano mille dolci significati, che salivano lentamente al cielo insieme al fumo biancastro.
Sul quel muretto erano completamente soli, svestiti dai pregiudizi altrui ma ancora coperti da una leggera patina di inutile insicurezza.
Non si parlavano neanche, facevano loro compagnia solo i sospiri fragili. Non si percepiva la prevedibile tensione, solo flebile felicità e incontrollabile segreta gioia. Era un attimo di pausa dalla frenesia quotidiana che li trasportava in un turbine di incoerenza e incomprensioni, che portava le loro anime sempre più vicine ma i loro corpi così lontani da non ricordarsi più il calore reciproco, sostituito da quello della solitaria sigaretta condivisa sotto le luci di una città troppo triste e spoglia, abbandonata anche dalla luce delle stelle, che quella notte si erano dimenticate di brillare per la compagna Luna

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