"Dai sbrigati, non so quanto reggerà la mia gamba " bisbigliò con voce dolorante John a Dian, che era in piedi sulle sue spalle mentre cercava di uscire dalla botola, fortunatamente per loro gli indigeni che li controllavano si erano allontanati.
Dian era riuscita ad uscire, ora toccava a Zhoral, che impacciata com'era stava anche per cadere.
Una volta fuori le due sorelle presero una liana resistente tagliata con il coltellino di john, la legarono all'albero più vicino e la calarono nella botola, John con molta difficoltà riuscì a uscire ma non sapeva quanto ancora avrebbe resistito.
Camminavano nel bosco senza meta, senza direzione ne destinazione, l'unica cosa che vedevano intorno a loro erano alberi e cespugli, il cinguettio degli uccellini era l'unico rumore che riempiva lo spazio circostante.
"Si è fatto tardi per oggi basta così, passeremo qui la notte" disse John con voce stanca e dolorante.
"Vado a cercare della legna per il fuoco" esclamò Zhoral.
"Fai attenzione" le disse Dian preoccupata.
Una volta acceso il fuoco le due sorelle si addormentarono mentre John non riusciva a prendere sonno, la sua testa scoppiava di pensieri, temeva il peggio, guardava disteso il cielo stellato fino a quando non chiuse gli occhi e si lasciò andare, cavalcò ogni singolo pensiero/emozione che lo pervadeva e con delicatezza cercò di riporli tutti nel proprio cassetto per fare un po' di chiarezza nella sua testa, ma proprio in quell'istante senti dei rumori provenienti dalla nera foresta.
"Grrrrr"
John con uno scatto si tirò su
"Grrrrrrrrr"
Sentiva il suo cuore battere all'impazzata, chiamò le due sorelle e le invitò ad alzarsi e a rimanere in allerta.
Estrasse il coltellino dal taschino e lo aprí, si guardò in torno, ma nulla, sembrava tutto troppo calmo, fino a quando una pantera
nera come l'oscurità balzo fuori e saltò addosso a Zhoral, le azzannò un braccio, John si fiondò sulla essa e la infilzò sulla spalla ripetutamente fino a quando non si stacco dal braccio di Zhoral e guardò John con molta calma ma allo stesso tempo con molta rabbia, gli ringhiò e fece un balzo verso di lui, ma John fu abbasta rapido da prevenire la mossa e evitarla.
Dian impaurita non riusciva a muoversi ma poi riprese possesso del suo corpo e andò a soccorrere la sorella che era svenuta per la botta alla testa.
Nel frattempo John era caduto per via della gamba che non lo reggeva in piedi, il coltellino gli era scappato di mano a 2 metri di distanza.
La pantera affamata aveva gli occhi fissi su di lui, con passo possente si avvicinò al giovane per poi saltargli addosso e mordergli una spalla.
Dian si precipitò a prendere il coltellino per lanciarlo a John che una volta afferrato glielo conficcò nel cuore.
Stremata la pantera si accasciò e dopo pochi secondi morì, il giovane militare la spinse via per scrollarsela di dosso, poi riappoggiò la testa al suolo per poi svenire.
Le scimmie urlavano e gli uccelli cinguettavano, era mattina ormai, i grilli e le cicale avevano smesso di "cantare".
John aprí gli occhi dolcemente e si alzò massaggiandosi la testa, era confuso e mentre cercava di ricordare cosa fosse successo prima di svenire si toccò la spalla che gli faceva male e si accorse che era fasciata e si ricordò tutto.
Si guardò in torno e si accorse che vicino a lui c'era la piccola Zhoral che stava ancora tranquillamente dormendo e si accorse che anche lei aveva il braccio fasciato.
Con lo sguardo cercò Dian ma nulla.
Cercava tra i ricordi qualche indizio per rintracciarla ma la testa gli scoppiava, poi sentii dei ramoscelli spezzarsi.....
"Oh finalmente ti sei svegliato, sono andata a prendervi dell'acqua, qui vicino c'è un ruscello".
Dian gli porse un bicchiere d'acqua che era molto lungo perché non avendo un secchio o un contenitore aveva tagliato una canna di bambù.
"Non so quanto può essere buona, ma c'è della carne di pantera cotta se vuoi." Esclamò Dian.
"Buona o meno non ha importanza, ho una fame da lupi, quasi non ci vedo più".
Dian guardandolo negli occhi gli porse un bastoncino con infilzata una bella fetta di carne, adorava il mistero che si celava dietro a quegli occhi di color verde smeraldo, una fiamma dentro di lei si accese e si senti divampare, distolse lo sguardo per paura, non voleva che il giovane avventuriero si accorse di quello che sentiva ma forse era già troppo tardi.
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Giú con l'aereo.
ActionDopo un brutto atterraggio su un'isola del Triangolo Delle Bermuda la squadra Falcon è colpita da una serie di incombenti eventi che cambierà la loro vita, riusciranno a sopravvivere? Un'avvincente storia d'azione piena d'avventura che lascia spazio...