1 Mancata salvezza

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L' 11 ottobre del 2007 alle 21:03 , sull oceano Atlantico , sorvolava l'aereo Apollo 113, il più imponente al mondo.
Ad un certo punto l'ereo entrò in una perturbazione, o almeno così  credevano i piloti, ma a breve distanza da quella convinzione l'ala dell' Apollo 113 iniziò a muoversi, sempre di più fino a  spezzarsi.
La squadra Falcon dopo una manciata di secondi si rese conto di non essere entrati in una semplice perturbazione ma in un vero e proprio uragano.
Con sangue freddo il capitano della squadriglia iniziò a fare manovre di emergenza, ma perse il controllo.
L'aereo iniziò a precipitare  e girare su se stesso fino a schiantarsi al suolo, per colpa dell'ala mancante.
C'erano pochi sopravvissuti, solamente 3 militari, uno di loro gravemente ferito, sfortunatamente neanche il capito riuscì a salvarsi in quel brutto schianto.
Quando ripresero conoscienza uscirono tutti ammaccati dall'aereo che non era esploso perché era stato progettato per qualsiasi evenienza, essi iniziarono a guardarsi in torno,  ma videro solo una folta foresta.
James, uno dei 3 militari prese la mappa, la guardò e disse:
"Ragazzi.....ho una brutta notizia.... siamo finiti nel triangolo delle Bermuda".
Logan rispose:
"Maledizione questa proprio non ci voleva...".
poi aggiunse...
"Ragazzi dobbiamo curare John".
James con gesto dolorante gli indicò l'aereo e disse:
"Prova a guardare nella stiva".
Difatti trovò;  una cassetta di medicinali, munizioni, 3 fucili, dei teli di nailon e alcune provviste, Logan si fiondò verso la cassetta e prese della morfina, delle bende e una siringa, andò dall'amico ferito e gli ignettò della morfina con la siringa e lo bendò.
Quando ripose gli oggetti utilizzati nella cassetta si accorse di una pistola razzo, la prese e se la mise nel giubbotto antiproiettile.
Dopo qualche ora l'amico riuscì a riprendersi grazie all'intervento di Logan.
James prese il telefono satellitare e con  il braccio lo sollevò verso l'alto alla ricerca di segnale ma neanche una tacca di campo era segnata.
Era immerso nei suoi pensieri, forse cercava una spiegazione per la quale il karma lo avesse fatto approdare li, pensava alla sua ragazza e al fatto che forse non l'avrebbe mai più rivista, e senti un vuoto dentro che lo logorava,  chinó il capo e osservò con noncuranza gli ennesimi tagli sulla mano a cui era abituato, poi spostò lo sguardo sull'orologio che segnava le 23:57 quando sentí il rumore di un'elicottero che si avvicinava, si alzò con uno scatto e si fiondò su Logan per svegliarlo e gli disse:
"spara con la pistola razzo, muoviti, c'è un elicottero".
Logan non se lo fece ripetere due volte e con rapidità prese la pistola già carica, la puntò verso l'alto e premette il grilletto.
La restante squadriglia cominciò a perdere le speranze per la lontananza dell'elicottero di salvataggio e la probabile mancata vista del proiettile luminoso e rumoroso nel cielo, quando si accorsero che stava tornando indietro, purtroppo l'unico rumore che sentivano non era solo quello del veicolo in avvicinamento ma anche di forti urla.
Non ci fu molto tempo di distacco da quelle urla quando una palla enorme infuocata si scagliò contro l'elicottero fino a farlo precipitare e farlo scoppiare in una grande esplosione.

Giú con l'aereo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora