Capitolo 1.

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Un suono famigliare mi riscuote dal sonno. Apro gli occhi ancora pensanti, guardo per un minuto il soffitto bianco cercando di ricordare chi sono, cosa sto facendo, e che giorno è. Mia madre inizia a gridare:

"Arper, sei sveglia?"

"Si!" Rispondo e balzo fuori da letto.

"Muoviti o farai tardi al tuo primo giorno di college"

Appoggio i piedi a terra, il pavimento è gelido.
Adosso ho solo un paio di pantaloni rosa e una maglietta maniche corte blu. Cerco in vano le ciabatte ma non le trovo, mi arrendo e volo in doccia.

"ARPER!" Grida mia madre a scuarcia gola.

"MAMMA UN ATTIMO!"

Prendo in mano l'asciugamano ruvido, e mi avvolgo ad esso, trovo la spazzola e inizio a pettinarmi i capelli con impeto, cercando di sciogliere i nodi ai capelli della sera prima.

Ormai in ritardo,(come al solito) opto per i miei jeans più comodi e una maglietta nera .

Lego i miei capelli color corvino in una coda alta di cavallo.

Mi reco davanti lo specchio, e ho una faccia indecence e cerco di migliorarla mettendomi il mascara e una passata leggera di matita sotto l'occhio per accentuare i miei occhi colore verde smeraldo.

Fatto ciò corro giù dalle scale e trovo mia madre e mio fratello seduti sul tavolo a mangiare i pancakes e bere del caffè . Mia madre è convinta che Owen la stesse ascoltando mentre parlava di una telenovela noiosa, mentre lui è immerso nei suoi pensieri.

Rocky, il mio cane appena mi ha visto mi ha leccato la caviglia cercando di attirare la mia attenzione per accarezzargli la pancia, e così ho fatto.
È un cucciolo di pastore tedesco, non fa del male a nessuno. Lo ho da circa 2 settimane di conseguenza è molto piccolo.

Mia madre mi vede e mi dice:

"Tesoro io e tuo fratello ti abbiamo lasciato un po' di caffè sulla caffettira,e due pancakes."

"Non ho molta fame, sono molto in ansia mamma preferisco non mangiare."
Rispondo.

"Come preferisci. "

In tutto questo io salgo le scale e con il fiatone prendo il mio zaino e le mie cose, controllo di avere tutto il necessario per iniziare al meglio il mio primo giorno.

Scendo dopo 10 minuti e per fortuna mia madre si sta mettendo le scarpe e mio fratello si sta mettendo lo zaino in spalla mentre si guarda allo specchio sistemandosi i capelli ricci color biondo cenere.
Metto in fretta le Adidas nere e bianche che mi avevano regalato per il compleanno, mia madre e mio fratello.
Prendo in spalla il mio zaino nero e Owen apre la porta, io e mia madre lo seguiamo quasi correndo verso la macchina.

Mi metto a pensare e numerosissime domande mi passano per la testa.

Troveró una amica o un amico?

Avrò compagni sociali?

I professori saranno odiosi?

Sono troppo agitata e non riesco a pensare ad altro.

Per tutto il tragitto, nessuno ha parlato, e per fortuna siamo arrivati in anticipo.
Scendo dalla macchina.
Mi ritrovo davanti un enorme scuola, la Mia Scuola.

Do un bacio a mia madre prima di scendere con mio fratello dalla 500 rossa.

"A dopo e in bocca al lupo!"
Urla mia madre prima che io possa chiudere la portiera della macchina.

Ad un tratto mi ritrovai in mezzo ad una massa di adolescenti del primo, secondo e terzo anno.

Sorpasso il grande portone della scuola cercando di stare vicino a mio fratello, ma lui naturalmente da enorme bastardo mi ha già lasciato lì in mezzo come una stupida per andare in contro ai suoi amici in fondo al corridoio.

Stronzo.

Penso. Sa benissimo che sono una ragazza poco socievole.
Inizio a vagare non sapendo che altro fare.

Trovo la segreteria facilmente grazie all'aiuto di un bidello.

"Buongiorno le serve qualcosa"? Mi dice subito la segretaria.

"Si, sono del primo anno e mi servirebbero gli orari e la combinazione del mio armadietto."

"Certo,mi dica inanzittutto il suo nome."

"Arper Smith."

La donna con i capelli biondi legati in una coda mi chiede di aspettare un minuto e poco dopo sparisce dietro una porta.

Ritorna successivamente con una busta in mano.

"Grazie." Le dico e me ne andai.

Apro la busta e come mi aspettavo c'erano due foglietti, nel primo c'era scritto il numero e la password del mio nuovo armadietto, e nel secondo invece tutti gli orari.
Cammino lungo i corridoi in cerca del mio armadietto, è il numero 14.

Quando lo trovo mi accorgo che per fortuna è vicino all'aula di scienze e all'aula di letteratura. Buon per me.

Metto la combinazione ma... Non si apre. Mi trovo nel panico e inizzio a tirare la manovella dell'armadietto ma non si apre.

Dopo vari tentativi una voce femminile mi si avvicina e mi chiede.

"Hai bisogno di aiuto?"

\\ SPAZIO AUTRICI❤️

Ciao ragazzi!!

Non siamo molto brave a scrivere ma speriamo comunque che questo primo capitolo vi piaccia!!

Tra non molto faremo uscire il 2...
Cosa succederà ad Arper ?

XOXO
~S&M

Attraverso le onde dell'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora