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L'uggioso mese di settembre è ormai alle porte, così come un altro anno alla Millenium High School di New York. È il primo per molti ragazzi e...
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«Credo di averti detto tutto. Ora c'è la pausa pranzo» la informo guardando lo schermo del mio cellulare. Non ricevendo risposta da Nicole, alzo lo sguardo e la trovo a torturarsi le dita, a spostare il peso del corpo da un piede a un altro e a mordersi leggermente il labbro inferiore. Ha un atteggiamento così timido e nervoso... Sembra una bambina, in modo positivo, ovvio. Immediatamente addolcisco lo sguardo.
«Senti... ma, a parte me, conosci qualcuno qui?» le domando, ricevendo un segno di diniego.
«Ti andrebbe di pranzare con me e alcuni miei amici? Così, nel mentre, inizi a conoscere qualcuno.» Lei annuisce alla mia proposta, aprendosi in un sorriso colmo di gratitudine. In silenzio cominciamo ad avviarci verso la mensa, incrociando di tanto in tanto altri studenti. Spalanco le porte e con una rapida occhiata individuo subito Shila. Come non accorgersi, dopotutto, di una testa lilla che si muove in continuazione? Prendo un profondo respiro e mi volto a guardare la ragazza al mio fianco.
«Allora, ti avviso così non resterai troppo traumatizzata, o almeno, lo spero. –aggrotto le sopracciglia incerta–Vedi, al tavolo in cui stiamo andando c'è Shila. Ecco, non ti far spaventare dal suo carattere. È abbastanza...» Non faccio nemmeno in tempo a finire la frase e a spianare tutti i dubbi di Nicole, che un uragano colorato e confuso ci travolge.
«...Eccentrico» esalo sovrastata dalla sua voce.
«Emily! Non ci posso credere che quell'avvoltoio ti abbia veramente cacciata dall'aula! – pare quasi ringhiare da quanto è furiosa – Se ce l'avessi davanti! Non si risparmia nemmeno il primo giorno di scuola! Santo cielo, è la prima volta in 3 anni che arrivi in ritardo! Che rabbia!» Le parole che fuoriescono dalle sue labbra in seguito sono pressoché uguali. Mi guardò intorno e come al solito tutta la mensa ci sta guardando. Mentre Shila continua la sua sfuriata, incurante di tutti quelli che la stanno guardando, io mi volto leggermente verso Nicole con un sorriso mortificato sulle labbra. In risposta mi rivolge un'espressione mista a divertimento, stupore e shock. Probabilmente è un po' attonita, ma si abituerà.
«Ehm... Shila» la richiamo. Sta parlando ormai da qualche minuto e le mie orecchie stanno chiedendo pietà.
«...Ma perché poi? Non capisco proprio!» delle ciocche di capelli lilla svolazzano intorno a lei a causa de movimenti frenetici che compie.
«Shila...» Nicole si guarda intorno confusa. Si starà chiedendo se a Shila manchi qualche rotella.
«Insomma, capisco che sarà frustrata sia a livello emotivo che sessua-»
«Shila!» le appoggio le mani sulle spalle urlando quasi. Quando inizia a straparlare non si ferma più!
«Che c'è?!» mi risponde scocciata. Le rivolgo uno sguardo accigliato, m entre con la mano indico la ragazza al nostro fianco.