Capitolo 3

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La sveglia suonò e Levi rotolò giù dal letto. Dopo essersi lavato la faccia ed essersi fatto la barba, aprí l'armadio. Prese delle mutande pulite, dei jeans neri e una maglia bianca con, in nero, il disegno di due ali sovrapposte. Scese le scale e si mise le scarpe (delle vans sempre nere) per poi uscire diretto a scuola. Girò l'angolo e vide il suo autobus che se ne stava andando "perfetto" pensò e cominciò a correre.
Quando arrivò tutti erano già in classe, il corvino entrò impassibile e si sedette al proprio banco, in fondo all'aula da solo. "Buongiorno Ackerman, potrebbe anche salutare" gli disse il prof mentre scriveva qualcosa nel suo quaderno. Il ragazzo lo guardò con odio "Giorno." "Vivace e pieno di vita vedo"  si rivolse a lui una voce. Levi lo guardò furioso per poi rimanere leggermente sorpreso. Alto, capelli marroni, occhi verde smeraldo: era il ragazzo del giorno precedente...
"Scusa, sono nuovo, non c'erano posti liberi quindi mi sono seduto qui. Ci siamo già incontrati ieri, pensavo fossi solo arrabbiato con me ma è proprio il tuo carattere." il corvino distolse lo sguardo e cominciò a fissare la lavagna. "Comunque mi chiamo Eren"  continuò il moro. "Levi" "Sei sempre così acido?" "E tu sei sempre così rompi coglioni?" ringhiò Levi alzando la voce e il prof li riprese. Il moro insistette e bisbigliò: " Eppure sei molto carino, non dovresti avere problemi con le ragazze." "Sono gay" "Ah..." rispose Eren. Il corvino si sorprese di averglielo detto con cosi tanta naturalezza "Dev'essere difficile per te..." continuò il moro, era apparsa della tristezza nelle sue parole. "No. Sinceramente no." Il moro guardò a terra: "beato te... Per me non è molto semplice, i miei genitori sono morti e mi sono trasferito perché non mi trovavo bene con i miei vecchi compagni..." Levi lo guardò dritto negli occhi color smeraldo: "Anche mia madre è morta, mio padre è un coglione, io è mia sorella viviamo con lui ma... Progettiamo di andarcene il prima possibile." "VERAMENTE???" Urlò Eren e Il prof li mandò entrambi fuori dalla classe.

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