Capitolo 8

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I giorni passarono velocemente e tra la mia sofferenza e indecisione arrivò giugno e quindi la fine della scuola. Sono felicissima dato che amo l'estate e soprattutto il mare. Mi fa sentire libera,piccola in un mondo imprevedibile, ma mi dà tranquillità. Purtroppo in Svizzera non c'è il mare, però almeno ci sono laghi.
Così una sera invito Marco ad andarci insieme.
Metto un semplice costume di pizzo nero con un copri costume abbinato, prendo gli occhiali da sole , lo zaino e scendo, trovando Marco che mi aspettava. Gli dò un bacio a stampo per salutarlo e ci avviamo verso la spiaggia. Lì sistemiamo gli asciugamani e andiamo subito a farci il bagno tuffandoci dagli scogli e divertendoci un Sacco. Mi sentivo benissimo, lì fra le braccia di Marco, ma arrivò il momento di uscire dall'acqua. Ci stendemmo sulle asciugamani e chiesi a Marco "Mi spalmi la crema sulla schiena" lui rispose "Certo, tesoro" e mi sorride. Così incomincia a spalmarmi la crema, slacciandomi il reggiseno. Ero un po' colpita da questo però infondo era per la crema. Prendiamo il sole,ascoltando la musica per un po' e poi andiamo in una cabina per cambiarci i vestiti e tornare a casa.
Chiedo "Entro prima io, ok?", ma Marco dice "Dai entriamo tutti e due, tanto mi giro" e visto che mi serviva qualcuno che mi allacciava il copri costume ho accettato. Siamo entrati e ho detto a Marco di girarsi e mi sono cambiata l'intimo e poi ho chiesto a Marco di allacciarmi il copri costume, così lui si è girato, ma poi ha incominciato a baciarmi il collo scendendo giù quasi arrivando al seno allora io l'ho fermato spingendolo e dicendo " che cazzo stavi per fare" e lui ha risposto "prima o poi dobbiamo pur farlo... Dai vieni qui ora oppure non venire più". In quel momento mi è crollato il mondo addosso allora d'instinto gli ho dato uno schiaffo, ho preso la mia roba e me ne sono andata. Appena ero sicura non mi sentisse ho incominciato a piangere perchè avevo capito che io gli servivo solo per quello è che non mi aveva mai amato. Dato che non potevo tornare a casa in quelle condizioni ho telefonato alla mia migliore amica che mi ha permesso di andare a casa sua. Mi sono sfogata con lei e ho pianto tanto, tantissimo. Ero stata solo un oggetto. Figuriamoci se qualcuno mi poteva amare davvero... no. Sicuramente anche Dylan si stava prendendo gioco di me, che non valevo niente.

Spazio autrice
Ciao ragazzi, scusate se non aggiornavo dall'alba dei tempi, am purtroppo con la scuola e i vari impegni non ce l'ho fatta. Ora sono in viaggio e perciò sono uscita ad aggiornare :,).Che poi aggiorno sempre di notte🤦🏼‍♀️... Comunque sappiate che vi voglio bene ❤


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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 02, 2018 ⏰

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Mio cugino di terzo gradoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora