3: "Changed"

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Alex

Fottuto Martedì. Il giorno che odio di più. Oggi abbiamo 3 ore di matematica con quella strega della professoressa Marshall.

Mi alzai controvoglia dal letto e mi trascinai in bagno. Dopo essermi data una sistemata,aprii il mio armadio e tirai fuori dei vestiti che non mettevo molto spesso. Dei jeans neri scoloriti e quasi completamente strappati e una maglietta del medesimo con su scritto "All is better in black."
Misi le mie vans nere e mi piazzai davanti allo specchio con in mano qualche cosmetico. Applicai il mascara sulle mie ciglia, con l'eyeliner tracciai una riga elaborata e lunga sulle mie palpebre e poi misi un rossetto nude. Per ultima cosa,presi un enciclopedia dalla mia libreria e ne estrassi dei soldi. Mi sarebbero serviti di sicuro.
Scesi in cucina evitando lo sguardo di tutti i presenti.
"Buongiorno Noah." dissi abbracciandolo "Ci vediamo a scuola."
Noah mi guardò confuso.
"Non fai colazione?"
Scossi la testa "Prenderò qualcosa alla caffetteria. Stare qui è diventata una tortura.
Presi il mio zaino e feci per uscire.
"Aspetta,vengo con te."
"Ciao mamma." salutò uscendo con me.
"Perché hai salutato solo la mamma?" chiesi  a Noah mentre ci incamminavamo verso la scuola. "Uno:perché Sheila è stronza. Due:perché Maximilian è un idiota." mi rispose sorridendo
"Questo è il mio Noah." risi scompigliando i suoi capelli.

"Ehi Noah,volevo chiederti se dopo scuola mi accompagni a fare un piercing."

"UN PIERCING?!?!" mi chiese sbiancando "Si. Hai sentito bene."
dissi tranquillamente.

"Mamma e papà ti uccideranno."

"Mh. Sai quanto me ne frega."

"Ehm....non so se sia una buona idea."

"Daaai Noah. Ti prego!!"

"Ehm...ok. Solo perché ti voglio bene."

"Grazie!" urlai abbracciandolo.

- - - - -

Appena arrivammo a scuola,io e Noah dovettimo dividerci per andare in classe. Di colpo il mio umore cambiò. Si,Noah era l'unico che riusciva a strapparmi un sorriso. Entrai in classe sbuffando.
La prof Marshall entrò in classe.
"Buongiorno ragazzi. Oggi test a sorpresa sulle equazioni." esclamò la donna.

Equazioni?? Test a sorpresa??
Uccidetemi vi prego!

Di certo non avevo voglia di fare quel maledetto test. Non so cosa mi spinse a comportarmi in maniera piuttosto sfacciata.

"Ah no cara! Io sta cosa non la faccio!" gridai

"Signorina Reyes,abbassi il tono e si sieda."

"E perché,mi dica."
"Perché io sono un insegnante e lei mi deve portare rispetto."

"Ha ha ha. Questa è bella. IO dovrei portare rispetto a una befana come lei. Non dica cazzate Ashley."

"Reyes,vada in presidenza e ci resti fino alla fine della lezione!"
"NO! SE LO SCORDA!" urlai indignata "Mi costringe a metterla in punizione. Domani dopo le lezioni resterà qui per due ore. E vada in presidenza."
"Sa che c'è?? Sono stufa di questa scuola di merda!"

Alex buttò a terra il suo libro di matematica e uscì dalla classe facendo sbattere la porta.
La ragazza si diresse in presidenza.
Bussò alla porta.
Si aspettava di trovare il preside ma quando la aprì,si ritrovò davanti Wyatt,l'assistente.
"Ciao....." disse Wyatt
"Alex" rispose la ragazza con un espressione seria "Cosa ti porta qui?" chiese il ragazzo
"La professoressa Marshall mi ha sbattuta fuori e mi ha detto che domani dovrò rimanere in punizione per due ore." spiegò Alex sbuffando. "Capisco e...ti andrebbe di spiegarmi perché ti ha sbattuta fuori?"
"Ma scusami,cosa sei uno psicologo? Perché vuoi saperlo?"
chiede Alex
"Sto solo facendo il mio lavoro,Alex."
"Bene,non volevo fare il test di matematica."
"Ti dispiacerebbe dirmi il tuo cognome? Devo segnarti sul registro dei ragazzi in punizione."
"Reyes"
Wyatt la guardò stranito.
"Si Oleff,sono la sorella di Sheila,della tua bella ragazza." sbuffò Alex.
Wyatt rimase senza parole.
"Puoi andare,Alex." disse dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante.
Alex si alzò e se ne andò dall'ufficio lasciando Wyatt ancora senza parole. Il ragazzo si mise le mani nei capelli stringendone qualche boccolo.
"Cazzo...."


TAN TAN TAAAAN.
Heya come va?
Sto parlando con nulla perché tanto nessuno sta leggendo questa ff ma sono dettagli ;)
Alla prossima bitches🐸
Isa

Age is just a number•Wyatt Oleff•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora