*spazio d'ascolto*
Salve a tutti, ormai è da un po' che non pubblico più storie ma spero che il tempo che è servito a farmi specializzare nella scrittura sia servito a qualcosa.
Spero che questa teen fiction vi piaccia e se è così, vi prego di farmelo sapere anche per commenti, vi assicuro che li leggo tutti.
Buona lettura.
-You belong with me- Taylor Swift
Capitolo 1
Il rumore assordante della sveglia delle sei e mezza non mi ha dato altra scelta che svegliarmi e come se non bastasse sento già urlare mia mamma al piano di sotto con mio fratello. Bel risveglio, a volte desiderei proprio una mia casa e poter fare quello che voglio.
Prima di rendermene conto sono già le sette meno un quarto e mi trovo mia mamma in camera con la speranza di riuscirmi a svegliare. Dopo essere riuscita a stare in piedi con un barcollamento minimo, (ammetto di essere un completo disastro appena sveglia) decido di andare in bagno a far la doccia e sciogliere i miei muscoli già tesi di prima mattina. Da una parte mi pento di essere andata a ballare ieri sera, ma non potevo rifiutare, dovevo salutare tutti i miei amici visto che non li avrei più rivisti per un mese.
Una volta finita la doccia, indosso il mio semplice intimo seguito da un paio di calzoncini corti e una canotta celeste. Mi arriccio i capelli abbastanza in fretta e mi definisco gli occhi con un po' di eyeliner e mascara. Appena finisco, sento di nuovo borbottare mia mamma per il ritardo che sto facendo, ma non è che mi interessi più di tanto, dobbiamo solo andare dal suo fidanzato per passare il mese d'estate più brutto della mia vita. Per fortuna le valigie sono già caricate, devo soltanto prendere l'ultima borsa che terrò vicino a me in macchina.
Dopo essermi munita di auricolari ed il mio libro sono pronta per scendere. Ovviamente trovo il mio fratellino imbronciato che viene verso di me.
"colpa della mamma non è vero?" gli dico tanto piano da non farmi sentire da lei.
Lui annuisce e io gli do un bacio in fronte dopo avergli spiegato che ci saremmo divertiti molto durante questo mese anche se non ne ero tanto sicura neppure io. Adoro il rapporto che abbiamo io e mio fratello, certo non mancano le litigate, ma quando c'è il bisogno di consolarsi ci siamo sempre anche se lui ha poco più di cinque anni.
.....
Mi chiamo Taylor, ho quindici anni e vivo con mio fratello e mia mamma. Mio padre se n'è andato dopo la nascita di Jake cinque anni fa e ha lasciato mia mamma con me e il mio fratellino da accudire. Io non ho mai dato alcun problema e sarei anche stata una figlia modello se non fosse per le innumerevoli discussioni con Lara, mia mamma. Non ci vado più tanto d'accordo e non so perché. Mia mamma ha conosciuto il suo attuale fidanzato Mark tre anni fa e mi chiedo come facciano a stare ancora insieme. Io non ho mai dato molta confidenza a Mark come lui ha sempre fatto con me ma sembra che vada bene così a entrambi.
Dopo due ore di viaggio, Jake non ce la fa già più e incomincia a brontolare sul quando saremmo arrivati ma per fortuna sono avvolta nella mia musica con le adoratissime cuffie alle orecchie. Il tempo non sembra passare e io non faccio altro che pensare ad Alessandro, ormai ho una cotta per lui da quasi un anno. Sono stata fidanzata qualche mese ma neanche quello è riuscito a farmelo dimenticare.
L' ho conosciuto qualche anno fa, bhe più di sei anni fa, mio padre era patito del calcio e faceva parte del pulman organizzato per andare a vedere allo stadio la partita della sua squadra del cuore che piano piano è diventata anche la mia. Molte volte sono andata con lui. Lo ho incontrato ed è stato il giorno più bello della mia vita.
"Taylor?"
"Taylor??" la voce di mia mamma rimbomba nella mia testa.
"Si?" dico io abbastanza rintontita.
"Mi stai ascoltando?" dice lei scocciata.
"Ehmm, sinceramente, no. Cosa c'è?" ho risposto io.
"Perché non mi ascolti mai? Comunque, ieri sera a casa ha chiamato un ragazzo che mi ha riferito di chiamarsi Alessandro e di chiamarlo appena potevi. Te lo avrei già detto ieri sera ma sei corsa in camera e non sembravi neanche abbastanza fresca per sostenere una conversazione."
La mia faccia non so di che colore era diventata, so solo che ad un certo punto avevo il telefono in mano e lo stavo per chiamare ma mia mamma:
"Taylor, aspetta di arrivare, senò finisce che svegli tuo fratello e dobbiamo sentirlo rugnare fino a destinazione"
"Ok." ho risposto io con sguardo perso.
Cosa avrà dovuto dirmi? Noi non abbiano mai avuto grandi rapporti, più di fare una piccola conversazione in pulman non è successo niente. Non so proprio cosa debba dirmi.
"Scusa, ma chi è questo Alessandro?"
le domande di mia mamma interrompono di nuovo i miei pensieri.
"È solo uno che ho conosciuto in pulman, quando io e papà andavamo allo stadio. Ci siamo solo incontrati ogni tanto in giro, abita vicino a noi, ma mi sorprende che si ricordi di me."
"Finalmente arrivati, sveglia Jake che io suono il campanello a Mark per farci aprire il cancello" continua mia mamma come se neanche lei mi avesse ascoltato per tutto il tempo.
Il bello è che io mi illudo ancora di poter avere una conversazione significante con mia madre.
to be continued
YOU ARE READING
Pensavo l'amore non esistesse.
Teen Fiction-Sognavo questo momento da troppo tempo, ormai mi ci ero quasi abituata a vivere questo amore, meglio dire cotta da lontano, senza dare più nell'occhio. Ora era qui con me, parlava quasi intimidito, sembrava gli importasse quello che pensavo, sembra...