Dopo essere entrata e aver salutato velocemente Mark corro in bagno con il cellulare in tasca.
Il mio istinto mi avrebbe portato a comporre il suo numero immediatamente ma una vocina dentro alla mia testa mi dice di pensarci di più visto che ho sempre sognato questo momento e ora che si sta avverando non devo mandarlo in fumo.
Guardo il suo nome per qualche secondo sul mio display quando mi convinco pienamente a chiamare Alessandro.
Risponde al secondo squillo.
"Pronto, Taylor?" dice lui.
"Ehm si, avevi chiamato a casa mia ieri?" rispondo sperando di non far notare la mia voce tremolante.
"Si, ha risposto tua mamma. Ti volevo chiedere, ora dove sei?" Oddio me lo sta chiedendo veramente?
"Sono al mare perché? rispondo io anche un po' confusa.
"Ah ecco, mi sembrava di averlo sentito dire dal gruppo dei tuoi amici" afferma il ragazzo.
La mia mente incomincia a divagare. Cosa gli interessava dov'ero dato che non ci eravamo mai dati troppa confidenza l'una dell'altro? E poi, ha tante ragazze che gli chiedono di uscire ogni giorno, come mai si interessa a me?
"Si ma perché questa domanda?" chiedo ingenua troppo curiosa di sapere la risposta.
"Perché io sono alle Maldive del Salento e, anche tu vero?" chiede lui.
"Wow pure tu?" dico entusiasta.
"Già e dato che non conoscevo nessuno potevamo andare a fare amicizia insieme..." ok, il battito del mio cuore sta accelerando troppo velocemente e non è alla norma. Come se non bastasse aggiunge:
"non so come ma ho già conosciuto un gruppo di ragazzi l'altro ieri quando sono arrivato. Stasera c'è una festa a casa di un mio amico, vieni?" mi chiede.
"David?" domando e spero che risponda di si.
"Si, come fai a saperlo?" chiede lui stranito.
"Ecco, oggi tra poco si scontrava contro alla mia macchina" dico in mezzo a un risolino.
"Ah wow, riesci a farti riconoscere in un batter d'occhio né?" dice non riuscendo a trattenere una risata.
Non siamo mai stati così spigliati nel parlare, di solito ci facevamo domande formali e non scherzavamo quasi.
"Ovvio" dico io ridendo e mi segue anche lui a ruota.
La conversazione finisce nei migliori dei modi e stasera ci siamo messi d'accordo per incontrarci a casa di David.
Ora sono le sei e la festa incomincia alle otto e mezza ma io e Alessandro ci siamo organizzati per andare la alle nove.
' Sarà ora di prepararsi che dici?' mi chiede il mio subconscio.
'Certo è ora' rispondo io.
Ok, quel ragazzo mi fa decisamente impazzire.
Apro in fretta e furia la valigia e poso sul letto le possibili combinazioni di vestiti per la serata.
Voto per un paio di calzoncini corti color arancio a vita alta e una maglia bianca da tenere all'interno di questi shorts. Come scarpe opto per un paio di superga in fantasia con la zeppa alta. Massi dai mi sento accettabile per quanto riguarda i vestiti ma mi devo ancora preparare un po'.
Prima di tutto faccio scaldare l'arricciacapelli e intanto tiro fuori la bustina dei trucchi.
"Ma dove l'avrò messo il mascara?" mi dico da sola mentre frugo nella bustina. Mentre cerco il trucco sento tirare lievemente i miei calzoni. Mi giro e vedo il mio fratello triste.
"Vuoi giocare con me? La mamma e Mark sono troppo impegnati a sbaciucchiarsi" dice a me e non fa che crescermi un sorrisino per come lo aveva detto.
"Mi dispiace piccolo ma ora non posso perché devo andare ad una fe... in un posto, giochiamo insieme tutto domani ok?"
Stranamente mi abbraccia e io ne sono sorpresa.
"Dai, tieni il mio telefono e vai sul mio letto a giocarci, però aspetta, lo metto in carica" gli dico.
Lui annuisce e mi aspetta sul mio momentaneo "nuovo letto".
Quando finalmente sistemo mio fratello continuo a cercare il mascara. Ricordo soltanto dopo dieci minuti che lo avevo messo in borsa.
Incomincio a truccarmi e spalmo un leggero velo di terra e uso un po' di correttore. Per i miei occhi color grigio azzurro applico un ombretto arancione e scharisco la parte interna dell'occhio con un ombretto bianco brillantinato. Per finire il trucco degli occhi mi metto una linea fine di eyeliner e un po' di mascara. Applico un po' di fard per colorire le guancie dato che non avevo preso ancora un po' di sole. Infine alle labbra lascio qualcosa di più semplice e quindi metto un lip gloss trasparente.
Ora l'arricciacapelli è piu che caldo, quindi mi avvicino per prenderlo ma Jake mi chiama dicendomi che mi era arrivato un messaggio. Nella mente ho pensato che era la mia migliore amica a scrivermi per chiedere com'era andato il viaggio ma non è stato così.
to be continued
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Pensavo l'amore non esistesse.
Teen Fiction-Sognavo questo momento da troppo tempo, ormai mi ci ero quasi abituata a vivere questo amore, meglio dire cotta da lontano, senza dare più nell'occhio. Ora era qui con me, parlava quasi intimidito, sembrava gli importasse quello che pensavo, sembra...