5. What the Thunder Said

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- Pochi giorni più tardi -

Lo strillone agitava i suoi giornali al vento, quasi sbattendoli in faccia a chi aveva la sfortuna di passargli vicino. Le strade di Londra erano incredibilmente caotiche in quelle fresche mattine primaverili.

«La paura continua a dilagare!» si sgolò il giovanotto dal volto coperto di lentiggini, finché qualcuno finalmente non si fermò a chiedergli una copia di uno dei quotidiani locali.

Strizzò gli occhi per un momento, chiedendosi come mai una fanciulla dall'aspetto tanto gentile girasse da sola; ebbe l'accortezza di non fare domande, vendendole con un piccolo sconto la copia richiesta. Con un sorriso dolce, la giovane ringraziò e si allontanò in direzione del porto.

Tenne sottobraccio il giornale fin quando non superò la folla brulicante e salì sulla poderosa nave pronta a solcare le acque: quel giorno avrebbe detto addio all'Inghilterra, destinazione New York.

Scese nella piccola cabina di terza classe che si era potuta permettere. Il suo sacchetto di monete era ancora gonfio, abbastanza da farla sperare nel futuro. E poi si era scoperta eccezionalmente fortunata nel gioco d'azzardo, per la sfortuna di quei poveracci che avevano finito per pagarle il viaggio.

Appoggiò il cappello bianco sul letto e finalmente si sedette a leggere, andando dritta all'articolo che le interessava.

"Londra. Ancora nessuna traccia del colpevole dell'orribile delitto verificatosi quattro giorni fa nella campagna a nord della capitale inglese.

I proprietari della poco distante casa di cura St. Agatha hanno denunciato la scomparsa di una dei pazienti. La ragazza, rispondente al nome di Ill, era stata internata ancora in tenera età a causa di gravi problemi di schizofrenia. Si sospetta possa essere proprio ella la vittima dello spaventoso caso di cannibalismo avvenuto quella stessa notte: i resti della vittima, tuttavia, sono risultati troppo danneggiati dal successivo incendio appiccato al corpo per decretarne le generalità.

I responsabili delle investigazioni affermano che non divulgheranno i particolari fin quando non ci saranno ulteriori progressi. Nel frattempo, la sicurezza nella città di Londra è stata raddoppiata nelle ore notturne."

Terminata la lettura, la ragazza sorrise e si carezzò il ventre, ripetendo teneramente «Per sempre insieme.»

Un'ora più tardi, la nave salpò alla volta del nuovo mondo, lasciandosi alle spalle una Londra impaurita. Quando l'Europa e gli orrori della seconda guerra mondiale furono solo un ricordo e la caotica New York fu davanti ai suoi occhi, la giovane sollevò una mano dal ponte della nave per salutare la città.

Un mozzo più giovane di lei rise, divertito da quel gesto, e commentò «È una cosa che fanno in tanti, sai? Salutare la città.»

Lei abbassò sulla testa il cappuccio scarlatto del suo mantello ed annuì «È l'inizio di una nuova vita! Perché non dovrei essere felice?»

Quella brunetta doveva avere qualche rotella fuori posto, si disse il giovane, ma non seppe resistere alla curiosità di sapere chi fosse «Come ti chiami?»

Un momento di silenzio intercorse, prima che ella pronunciasse quel fatidico nome, che si perse nel vento e nei rumori del porto «River. Jillian River.»


- Fine -

Gli occhi grandi di Cappuccetto RossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora