PROLOGO
Trenta giorni, sono passati esattamente trenta giorni da quando sono stata rapita e rinchiusa in questa cella.
Trenta giorni sono passati da quando ho visto per l'ultima volta la mia famiglia e i miei amici prima di venire presa e lasciata a marcire dentro queste quattro mura vuote, solo un letto vecchio e scomodo appoggiato alla parete destra della stanza fa da arredamento a questo posto umido e pieno di muffa, non vi sono lampade, una piccola finestra è tutto ciò che permette alla luce del sole di illuminare la stanza di giorno, e a quella fioca della luna di illuminarla di notte.
È successo tutto così in fretta, ero ad una festa con delle amiche, ero uscita in giardino a prendere un po' d'aria perché dentro a quella casa piena di gente mi sentivo quasi soffocare quando ad un tratto dei ragazzi di cui non sono riuscita a vedere il volto mi hanno presa cogliendomi di sorpresa alle spalle e mi hanno portata via, e pensare che non ci volevo nemmeno andare a quella festa.
Avevo un cattivo presentimento all'inizio della serata, ancora prima di salire in macchina con le altre ragazze per dirigerci in quel luogo qualcosa mi diceva che se ci fossi andata sarebbe accaduto qualcosa di brutto ma non gli ho dato importanza, ho dato ascolto a quella parte del mio cervello non razionale, quella che mi fa fare sempre le cose più spericolate, sono fatta così e non ci posso fare nulla.
Non ricordo molto, solo che mi hanno coperto il volto e legata per poi farmi salire su una macchina che mi ha portata dove sono ora.
Mi sono risvegliata da sola in questa stanza il mattino dopo.
Sono trenta giorni che non vedo nessuno, nemmeno i miei rapitori si sono fatti vivi, ogni tanto qualcuno passa a lasciarmi del cibo ma non riesco mai a vederlo in volto.
Una volta ho provato a rivolgere la parola a quella persona dietro alla porta ma non ho avuto risposta, ha lasciato il cibo a terra e se n'è andato.
All'inizio pensavo fosse solamente uno scherzo di cattivo gusto, ma più i giorni passavano e più mi rendevo conto che non lo era.
Più i giorni passavano e più, sola in quella cella, la mia mente dava spazio ai pensieri peggiori, perché mi avevano rapita? cosa volevano da me? mi avrebbero uccisa? sarei mai riuscita ad uscire viva da li?
Pensavo al peggio, ma era il peggio sbagliato.
Non sapevo che di li a poco sarebbe accaduto l'immaginabile, qualcosa che probabilmente mi avrebbe cambiato la vita in modo irreversibile.
HEY YOU,
questa è la mia prima fan fiction su wattpad, so che come prologo è molto corto ma più avanti i capitoli si allungheranno, i promise.
Non è una fan fiction come le solite dove Justin compare subito nel primo capitolo e soprattutto dove la protagonista si innamora subito di lui, sarà un po' diversa. Spero vi possa piacere.
fatemi sapere cosa ne pensate di questo breve prologo e se vi va che pubblichi il primo capitolo (che ho già pronto lol)
a presto, ciao ciao
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Reckless. (sospesa)
FanficPiù i giorni passavano e più, sola in quella cella, la mia mente dava spazio ai pensieri peggiori, perché mi avevano rapita? cosa volevano da me? mi avrebbero uccisa? sarei mai riuscita ad uscire viva da li? Pensavo al peggio, ma era il peggio sbagl...