Il primo giorno lo fecero spogliare e appesero la sua dignità alla gruccia.
Il fisico secco, giovanile, avvolto dall'aria insipida, chiusa.
E sottoposto alle occhiate pungenti e giudicanti, la stoppa ruvida e leggera fungeva da corazza.
E pesava, come corazza.
Incombeva, sulla figura gracile, invogliando il corpo a cedere sotto tanto peso e cadere, accasciarsi a terra come corpo morto, anziché vivo.
Concependo, forse solo allora, dolorante, cosa significasse essere effettivamente vivo e rimpiangendo con occhi inespressivi il fatto di esserlo.
Levigato, per via dello strusciare della stoffa stopposa e pruriginosa sulla pelle, il ventre si ritirava e la peluria di braccia e gambe ricorreva a difesa del tegumento sottostante.Una camice di stoppa.
I capelli, a nascondere il viso, dove gli sguardi, precisi come indirizzati da mirino ricadevano puntigliosi.
Testa, 30 punti.
Testa, unico punto scoperto, visibile, vulnerabile.
Tutto un problema di testa, di mente."È demente."
La sentenza."Completamente"
La conferma."Va ricoverato."
La conseguenza.E se il corpo formicolava e faticava a reggersi in piedi, la testa continuava a rimanere immobile, ben poggiata sulle spalle.
Un viso dai lineamenti infantili, una mente sviluppata.
Una mente sviluppata che giocava con i pupazzi, non usciva mai di casa.
Bastava questo, la mente sviluppata lo aveva capito."È un misantropo, un personaggio scomodo per la società."
La verità."Bisogna internarlo, non possiamo permetterci che possa avere voce in capitolo in ciò che riguarda la società."
L'inganno."Va ricoverato"
La sentenza.Il primo giorno accartocciarono la sua identità in una cartella clinica.
River Nate
Recluso il 6/08/1954
Manicomio di St. Clemente
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Ti regalerò una rosa
Romance...ti regalerò una rosa...una rosa bianca come fossi la mia sposa...una rosa per ogni tua lacrima da consolare e una rosa per poterti amare... -Simone Cristicchi (Trasposizione temporanea nel '54)