Il giorno seguente.
Yoongi ed Hoseok uscirono da casa insieme per recarsi a scuola dove di solito li aspettava il loro gruppo dietro l'edificio, non c'era nessuno in giro solo qualche macchina di passaggio, era veramemte presto quella mattina. Hoseok girandosi un po' intorno prese velocemente la mano del maggiore per infilarla insieme alla sua all'interno della tasca del cappotto che stava indossando «shh non dire niente» il suo fidanzato gli lanció un'occhiata di morte e l'altro finì in una lieve risata. Arrivarono dopo una manciata di minuti e si accorsero che non c'era nessuno così provò a chiamare Namjoon «oddio che ore sono..cosa vuoi» rispose con una voce molto roca segno che stava dormendo «dove cazzo siete?!» mi lamentai «deficiente che non sei altro, oggi c'è sciopero, entreranno solo quelli più studiosi di noi vai a casa!» chiuse la chiamata per poi volgere uno sguardo di scuse al suo ragazzo «ti ammazzo, oggi che potevo dormire di più non ho potuto per colpa tua» lasció la presa della sua mano e si allontanò di poco, Hoseok dovette rincorrerlo fino a dove si era fermato il maggiore «guarda c'è il nostro puffo rosa» indicó la sagoma rannicchiata in un angolo con il capo chino sulle braccia, Hoseok preoccupato corse da lui, il minore lo abbracciò subito riconoscendo la voce con cui qualcuno urlava il suo nome «h-hyung portami via» singhiozzò un poco «piccolo cosa c'è che non va» chiese sussurando Hoseok e incominciando ad accarezzargli i capelli amorevolmente «mio padre mi ha picchiato e mi ha minacciato di non ritornare a casa mia e di Taehyung solo perchè sono gay» Hoseok si allarmò prendendo il viso del più piccolo, non se ne era accorto, era messo veramente male: i capelli rosa spettinati, un grosso livido sullo zigomo, una ferita sul labbro e sul collo un succhiotto. Hoseok ci passó le dita e a aquel contatto il minore si alzó il cappuccio della felpa «n-non toccarlo, ti prego..» lo guardó con occhi pieni di paura «ti prego portami con te e Yoongi-hyung faró il bravo» Hoseok annuì portando un braccio attorno al collo del rosa per camminare vicini e fece un segno al fidanzato di rimanere in silenzio.Arrivarono a casa di Hoseok ma che conviveva con Yoongi. Il proprietario della casa fece sedere Jimin sul divano che dal dolore gemette fino a rialzarsi « c'è qualcosa che ci devi dire Jiminie» ma quest'ultimo scosse la testa più volte «ecco i-io devo farmi una doccia» balbettò sapendo quanto dolore doveva sopportare una volta sotto l'acqua. Hoseok preparò dei vestiti puliti per l'ospite e lo fece accomodare all'interno del bagno «e se il padre gli ha fatto qualcos'altro oltre che picchiarlo» domandó Yoongi tenendo tra le braccia il suo ragazzo che origliava dietro la porta del bagno « si credo proprio di si, quando si sará calmato ci parleró» sentirono un pianto crescere sempre di più «Jiminiee? Jimin stai bene?!....Jimin sto entrando...Cazzo Jimin!!».
Jimin era per terra svenuto nel box doccia con l'acqua che scorreva sopra di lui, il sangue che colorava l'acqua fredda, il viso di Jimin era pallido e lungo il suo corpo vari lividi da quelli più chiari a quelli più scuri e grandi, segni rossi sui polsi e gambe, all'interno coscia si potevano intravedere segni di morsi.
Jimin fu subito avvolto da un accappatoio e altri asciugamani nel mentre Yoongi disinfettava le ferite sul suo viso, Hoseok con una pezza bagnata cercava di pulire le zone più intime dal sangue. Una volta disinfettate le varie ferite, lo vestirono con qualcosa di caldo, per poi adagiarlo all'interno del loro letto e coprirlo con le lenzuola blu e dolcemente gli augurarono la buona notte.
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✧Rose petals✧
FanfictionYOONMINSEOK. Yoongi ed Hobi amici fin dall'infanzia, considerati come i ragazzi più popolari della scuola in una relazione d'amore segreta si innamorano di questo ragazzo, Jimin, fin troppo gentile e sensibile.