Capitolo 1

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"Zio! Sono a casa!" disse un ragazzo medio alto, con gli occhi color miele e i capelli neri mentre chiudeva la porta di una casa a due piani circondata da un bosco.

La casa era ben arredata, c'erano molti quadri e artefatti da antiquariato. Al primo piano si trovava la stanza della cucina, il salotto con i divani in pelle nera e un tappeto rosso situato in mezzo a essi, inoltre c'era anche il bagno e la stanza  dello zio del ragazzo. Nel secondo piano, invece, c'erano solo 2 camere da letto e un bagno.
La pavimentazione in parquet e i muri perlacei interrotti solo da alcune finestre, creavano, insieme alle decorazioni, un contrasto tra antico e moderno.

"Bentornato Shura! Com'è andata oggi a scuola?" chiese un uomo sulla quarantina mentre leggeva un giornale seduto sul divano.

"Solita noia...niente di nuovo" rispose Shura tutto svogliato mentre prendeva una bibita dal frigorifero.

"È mai possibile che la scuola sia sempre una noia?" chiese l'uomo sorridendo.

"Beh...diciamo che alle superiori non si trovano prodigi con cui competere come alle medie"

L'uomo mostro un ghigno sul volto e mosse la testa in segno di disapprovazione "ahhh Shura...quante cose hai ancora da imparare" disse mentre si alzava dal divano e si avvicinava al ragazzo.

"Forse" rispose il ragazzo mentre si dirigeva nella sua stanza al secondo piano.

"la cena sarà pronta per le 19!"

"okay!"

Shura entrò nella sua stanza e chiuse la porta. La camera era piuttosto spoglia. La testa del letto era attaccata sul muro di destra e di fronte, attaccata al muro, c'era una tv e sotto di essa uno scaffale con libri, videogiochi e una console.

Shura posò la cartella sopra la scrivania attaccata al muro adiacente a quello della tv e guardò fuori dalla finestra che si trovava di fronte. Da lì poteva osservare tutta la città in lontananza, dopotutto abitava in una piccola collina e infatti avevano un prato enorme nel retro della casa dove di solito da bambino celebrava i suoi compleanni.

Shura distolse lo sguardo dalla bella giornata che c'era fuori di casa. Accese la console e iniziò a giocare.
Il gioco però fu interrotto dal campanello di casa. Senti suo zio aprire la porta e scambiare alcune frasi che non riusciva a capire bene con altre persone.
Appena lo zio chiuse la porta, il ragazzo si affacciò dalla finestra e vide una lussuosa limousine nera allontanarsi da casa sua.

"La cena è pronta!" urlò lo zio dal piano di sotto.

"si, arrivo!" rispose il ragazzo mentre scendeva le scale.

"Chi era alla porta?" chiese Shura mentre prendeva posto a tavola.

L'uomo, che dava le spalle al ragazzo, si irrigidì.

"Beh...erano di una scuola...mi hanno lasciato una lettera per te, è lì sopra il tavolo"

"lasciami indovinare, è un altro noioso invito di una scuola?"

Infatti per Shura non era strano ricevere inviti da istituti molto prestigiosi. Era il più intelligente della sua scuola e aveva un quoziente intellettivo superiore alla media, tanto da attirare l'invidia dei suoi compagni di classe e dei professori. Tuttavia la lettera che aveva davanti a sé non era come le altre, ad iniziare dalla strana carta che formava la busta, infatti ricordava quella usata in epoca medievale. Inoltre non aveva mai visto lo stemma della scuola da cui proveniva la lettera, questo si trovava al centro della busta ed era formato da tre spade incrociate e come sfondo una fiamma che le avvolgeva.

Aprì la busta e lesse

Signor Ishimoto Shura, siamo lieti di comunicarle che la sua richiesta di ammissione all'istituto kitetsu è stata accettata.
Una macchina verrà a prelevarla il giorno 3 Marzo alle ore 8 am.

Distinti saluti.
Il preside Mamoru Tatsuo.

"Non capisco...non ricordo di aver mai fatto domanda per questa scuola"

L'uomo posò la pentola di riso sopra il tavolo. Aveva una faccia molto seria e allo stesso tempo preoccupata.

"Ecco Shura...ormai non possò più nasconderti la verità, mi è stato dato l'ordine di dirti ogni cosa...so il motivo per cui ti è arrivata quella lettera, temevo che prima o poi sarebbe arrivata e ora è giunto il momento..."

"momento per cosa?" chiese Shura mentre abbassava il suo bicchiere pieno d'acqua e cambia espressione.

"il momento di dirti la verità su chi sei veramente e sulle tue origini...ma sopratutto...di come sono morti veramente i tuoi genitori"

Salve a tutti ragazzi, ecco a voi il primo capitolo vero e proprio. Vi chiedo scusa per le molteplici e complicate descrizioni dei posti e persone, ma non sono molto bravo a farle quindi sorry!
Comunque, sono contento di poter pubblicare in cosi poco tempo il primo capitolo, pensavo che avrei avuto bisogno di più tempo però, meglio così!
Detto questo...quali saranno le vere origini di Shura? e come saranno morti i suoi genitori? se volete scoprirlo vi invito a continuare a leggere e mettere una stellina! Grazie.

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