Capitolo 1

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Era una notte calda d'estate e il cielo era illuminato da poche stelle. La luna risplendeva in tutta la sua bellezza  e si rispecchiava nelle acque limpide del lago che circondavano la piccola villa. Un leggero vento soffiava quella sera e spingeva le fragili onde della distesa californiana a scontrarsi contro la riva. Le tende candide della villetta sul lago si agitavano silenziosamente, incorniciando il paesaggio estivo illuminato dalla sfera bianca che si distingueva nel cielo spento.

Quella notte era troppo agitata. Clelia si muoveva velocemente tra le lenzuola profumate e di tanto in tanto emetteva dei versi strozzati. Era distrutta. Non riusciva a chiudere occhio, forse per il troppo caldo, forse per i ricordi che la divoravano dentro. Aveva provato ad accendere l'abat-jour della sua piccola stanza per far entrare uno spiraglio di luce così da  mandare via le tenebre che la inghiottivano, ma sentiva solo un vuoto dentro. Tante voci la aggredivano, i resti del passato che per lungo tempo era riuscita a seppellire dentro di sè approdarono nuovamente  nella mente annebbiata.

"Clelia! Amore mio,vieni qui, dalla tua mamma..". Poi l'oscurità più assoluta la risucchiò. E silenzio, di colpo solo silenzio. Il fruscìo delle foglie della grande quercia situata nel giardino riecheggiava nell'aria. Solamente il debole rumore delle foglie sospinte dal vento estivo.

***

La luce del sole penetrò tra le tende color latte della camera da letto e la ragazza aprì debolmente gli occhi gonfi di lacrime. Si era svegliata grondante di sudore. Nemmeno più un ricordo della notte precedente. 

Si alzò  e si recò frettolosamente  in bagno per lavarsi. Si guardò allo specchio e iniziò a piangere. Lacrime di dolore le solcavano il viso. Era stanca, di una stanchezza straziante. 

Indossò una canotta bianca e dei pantaloncini a vita alta e scese in cucina per far colazione, abbandonando quel luogo  in cui la sera prima era stata graffiata dai ricordi.

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