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Dopo aver registrato la prima canzone tornarono tutti a casa

"Tae noi domani dobbiamo partire per due giorni per un viaggio di lavoro...vuoi venire anche tu o torni a casa tua?" Chiese Jungkook mentre si incamminavano verso casa

"No torno a casa...non voglio disturbare" disse Tae abbassando la testa

"Ma non voglio che ti facciano del male" disse Jungkook mettendogli una mano sulla spalla

"Sta tranquillo...e poi, prima o poi, dovró tornare...sono quasi 5 giorni che sto da te...devo tornare a casa" spiegó Tae

"Ok..."

"Vado a prendere le mie cose e torno a casa mia..." Disse Taehyung salendo di sopra e prendendo cellulare, carica batterie e vestiti

"Non ci sono i tuoi genitori?" Chiese guardandosi in giro una volta tornato di sotto

"No, sono ancora a lavoro" disse Jungkook

"Mi mancherai" disse poi abbassando la testa

"Aw piccolo~" disse abbracciandolo

"Ti prometto che ci vedremo ogni giorno, ok?" disse dandogli un dolce bacio a stampo

Il più piccolo annuí e unirono nuovamente le loro labbra

"Ora vado" disse per poi uscire dalla porta

"Sta attento, ok?" Disse accarezzandogli il braccio

Il maggiore annuì e si salutarono

Taehyung arrivò davanti alla porta di casa sua ma si bloccò appena appoggiò la mano alla maniglia

Aveva paura di quello che potevano dirgli o fargli i suoi genitori

Si fece coraggio e aprí la porta sentendo il cuore battere cosí forte che da un momento all'altro poteva uscire dalla sua gabbia toracica

"É TORNATO" gridó la donna guardando male Tae

Il padre scese velocemente le scale e quando se lo ritrovó davanti agli occhi il suo cuore inizió a battere ancora piú forte

"Dove sei stato?" Chiese tranquillamente

"D-da J-Jungkook" balbettó terrorizzato il ragazzo

"Ah bene, ti sei divertito a prenderlo in culo tre volte al giorno da quel figlio di puttana?" Disse e in quel momento Taehyung avrebbe solo voluto tirargli uno schiaffo e un calcio nelle palle

Ma non poteva farlo per il semplice fatto che suo padre fosse molto piú grosso di lui

Come si permetteva di parlare cosí all'amore della sua vita

"Senti...tu puoi dirmi tutto quello che vuoi, puoi anche picchiarmi se lo vuoi. Ma non ti devi permettere di toccare Jungkook." Disse tutto d'un fiato mentre sentiva che la gabbia toracica si stava restringendo facendo cosí battere il cuore ancora piú forte

Stava tremando

Il padre lo guardó con fare minaccioso e poi gli tiró uno schiaffo in faccia

Taehyung voleva piangere, ma non voleva che il padre lo vedesse in quelle condizioni

Poi subito dopo un pugno sullo stomaco che fece accasciare Tae a terra

Gli tiró svariati calci mentre urlava cose incomprensibili

Quando Taehyung si giró a chiedere aiuto alla madre lei lo guardó con aria quasi schifata

Come poteva un genitore fare questo al proprio figlio

"COS'HO FATTO DI MALE PER MERITARMI UN FIGLIO MALATO?!" urló il padre prima di scagliare l'ultimo calcio

Lo tiró su con una mano e lo spinse via

Taehyung si aggrappó al mobile per non cadere e poi si diresse verso le scale

"NON TI VOGLIO PIÚ VEDERE" urló il padre ancora una volta mentre Taehyung saliva velocemente le scale per poi fiondarsi in camera sua e chiudere la porta a chiave

"FROCIO DI MERDA" urló ancora

Taehyung si accasció a terra e centinaia di lacrime uscirono in un colpo solo

Pianse

Pianse tutto

Si sfogó e tiró fuori tutto quello che fino a quel momento era bloccato in lui sotto forma di nodo alla gola

Voleva urlare

Voleva aprire la finestra e buttarsi giú

Ma non poteva

Non poteva per le Army, per gli altri membri

E soprattutto per Jungkook

Loro erano gli unici che lo tenevano intrappolato in questo mondo

Semplicemente pianse

Piccolo e innocente {Vkook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora