Sangue oltre la siepe

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Era l'ultimo giorno in quella casa, mischiavo la tristezza di tornare in cittá, alla fretta di fuggire da quel posto maledetto.
Una radura sconfinata, ero uscito per farmi una camminata nel bosco, dopo essermi rinchiuso in casa la sera prima.
Quella sensazione era sparita, ero pressocchè tranquillo, ma non abbassavo la guardia.
Mentre camminavo arrivai in un punto che sembrava fuori dal comune, siepi potate, foglie secche, rami spezzati.
Mi addentrai, curioso di quello che ci fosse, sembrava che in quel posto ci vivesse qualcuno, ma aggirando la siepe, trovai solo un cervo morto, eviscerato dai suoi organi.
Provai un senso di ribrezzo, e vomitai per il forte odore che emanava.
E dopo tutto questo, un bisbiglio, ma stavolta parte delle parole erano ben scandite, e anche se in pieno giorno, non vidi nessuno.
Parte della frase recitava: "L'oscuritá è solo luce ribaltata."
Che intendeva? Chi era?
Solo dopo mi accorsi che la luna era ancora presente in cielo, la fatidica luna rossa,
che dopo la scena del cervo, battezzai come "la luna sanguinea".

A blood moon.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora