Quella luna mi graffiava la pelle con i suoi acuminati artigli, e mi sorrideva.
La fissavo, costantemente, ammaliato dalla sua irritante bellezza, e pervaso dalla sua lucentezza assente.
Mentre lo pensavo camminavo nel bosco, non pensando a dove mi stessi dirigendo.
Fino a che la luna diventó invisibile a causa della oramai fitta foresta.
Pur essendo giorno era tutto così buio, un buio illuminato da una semplice e fioca luce rossa.
"Devo tornare a casa" ribadivo mentre camminavo nella foresta, ma nemmeno l'ombra di una casa in montagna.