capitolo 3

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Leonardo

La guardo, anzi no, la sto fissando, è stupenda,
il suo viso sottile,
curato,
e quegli occhi nei quali mi perderei volentieri,
il labbro inferiore torturato dalla linea bianca e perfetta dei denti, segno che è imbarazzata per come la sto guardando, ma non intendo smettere.
Scendo con lo sguardo, la camicia le fascia perfettamente il seno, perfetto, per niente volgare, impeccabile come aveva promesso.
Cerco di recuperare il mio atteggiamento impassibile appena vedo Mark guardarmi accigliato, come se non volesse capire cosa mi passa per la testa.
"Signorina Elena, pronta per il primo giorno di lavoro? Andiamo, faremo un giro di prova sull'auto che le abbiamo assegnato"
Lei riprende visibilmente a respirare, è la conferma che non le sono indifferente, ieri, nel mio ufficio per un attimo nei suoi occhi mi era parso di leggere del desiderio, ma pensavo di sbagliarmi, e quella sua risposta mi diede prova della sua lingua tagliente, ed ecco che mi risponde
"Il giro di prova lo faccio con lei?" ed il Suo tono freddo e formale un po mi infastidisce
"Si signorina, perché, problemi?"
"No, solo, non mi sento a mio agio" e questa risposta mi delude, ma non ho neanche il tempo di ribattere che subito quel rompicoglioni di Mark interviene
"Capo, io ho ancora un'ora prima del mio prossimo transfer, posso accompagnarla io" ma ormai il mio nervosismo ha preso il sopravvento
"Grazie Mark, ma se vuole fare questo lavoro, la signorina dovrà abituarsi ad essere sempre a suo agio, con chiunque " dico severo, ed in un lampo, lei mi passa davanti strappandomi le chiavi dalle mani e camminando a passo svelto verso l'auto "Andiamo capo, non vorrei farle perdere troppo tempo" ribatte infastidita. Ed io come uno stupido, mi ritrovo a sorridere, e scopro che mi piace provocarle queste reazioni.

Elena

Lo osservo mentre si avvicina alla macchina con passo lento, così riesco benissimo ad ammirare le sue spalle larghe, i pettorali definiti che si intravedono sotto la camicia stretta, le sue braccia scolpite rilassate lungo i fianchi per poggiare le mani nelle tasche dei pantaloni, i suoi passi decisi verso di me, e più si avvicina, più il mio cuore accelera e l'ansia sale, ma perché cavolo mi provoca queste reazioni?
Si, è bello, ma tanto bello quanto arrogante.
Sale in macchina, si passa una mano tra i capelli e senza neanche guardarmi mi dice sorridendo "Se hai finito di guardarmi possiamo andare?"
Di scatto mi giro e lo guardo a bocca aperta, ma come si permette? Penso di essere viola in viso, per un misto tra vergogna e rabbia. Ora basta, non posso neanche ribattere, perché ha ragione.
Accendo l'auto e parto, mi indica un paio di luoghi e li raggiungo facilmente, sto cercando di essere quanto più professionale possibile, voglio dimostrare a quest'arrogante che sono più che capace di svolgere il mio lavoro.
Ritorniamo in agenzia, e uscendo dall'auto, senza neanche guardarmi mi dice " il registro dei tuoi spostamenti di oggi è nella bacheca, buon lavoro" e va a rintanarsi nel suo ufficio.

La mia giornata lavorativa è finita meglio di come è cominciata, i clienti sono stati molto gentili e socievoli, mi piace stare a contatto con la gente, bhe, certo, è un lavoro che quell'arrogante non potrebbe mai fare, è meglio per tutti che resti chiuso in ufficio...Ma perché mi ritrovo sempre a pensare a lui?
Esco dalla doccia e con ancora i capelli bagnati, prendo il telefono e chiamo la mia amica Stefy
"Ciao tesoro" risponde subito lei
"Ciao Stefy, stasera ci vediamo?"
"Certo, non vedo l'ora, alle 22 al solito bar?"
"Ok, a dopo" e lei "Ti voglio bene" e stacca.
Stefy è più di un'amica, è come una sorella, è sempre venuta a trovarmi a Londra, appena poteva, lei mi ha letteralmente salvata, nessuno conosce il reale motivo per il quale sono scappata a Londra, neanche mio padre, solo Stefy, lei non mi ha mai lasciata sola, neanche quando iniziarono le crisi di panico, e così, per cambiare aria andai in Italia .
Ma ora non ci voglio pensare, sono tornata con la convinzione di dimenticare tutto alle spalle e stasera voglio divertirmi un po con la mia amica, spero solo che non beva troppo, l'alcol le va subito alla testa, e poi sono costretta ad accompagnarla a casa, finendo la serata prima del previsto.
Vado nella cabina armadio ed inizio a prepararmi.

Leonardo

Sono in un bar, seduto su un divanetto con una bionda molto appariscente al mio fianco che non la smette di trofinarsi contro di me,
ed io a che penso?
Io penso a lei, ma che problemi ho?
Dovrei concentrarmi su... non ricordo neanche il nome di questa ragazza, la guardo, non è male, ma non è come lei. Oggi ho avuto l'occasione di guardarla tutto il tempo in macchina, era troppo impegnata ad apparire professionale per accorgersi di come la stessi fissando, l'ho ammirata per...non so neanche quanto tempo, adoro il suo profilo, il suo naso piccolo all'insù, i suoi occhi da cerbiatta, le sue labbra carnose e succose, mi ci avventerei come se non ci fosse un domani, il suo corpo perfetto, i suoi fianchi stretti, il suo seno pieno, mi stanno fottendo il cervello, non mi sono mai sentito così tanto attratto da una donna, dovrei proprio portarmela a letto per farmi passare questa fissazione.
Il mugolio di apprezzamento della tipa al mio fianco mi riporta alla realtà, mentre fissa il mio rigonfiamento tra le gambe, peccato che mi sia venuto pensando ad un'altra!
All'improvviso richiama la mia attenzione il suono dolce di una risata, come fosse il canto di una sirena, mi giro e la vedo, in un tubino corto bianco che le fascia il corpo alla perfezione, i capelli sciolti le ricadono oltre le spalle in morbide onde, Dio solo sa se non vorrei prenderla ora, all'istante. Sento la tipa al mio fianco sbuffare, mi giro
"bella, vatti a fare un giro, sono un po distratto stasera, e poi scusa" le prendo la mano per il baciamano e continuo "Ma non sei il mio tipo" lei scioccata si alza di scatto e va via indignata, ma a me viene da ridere.
Neanche un attimo dopo, sto dinuovo correndo lo sguardo su Elena, questa donna mi farà perdere il senno, ma il mio stato di trance viene interrotto da un fottuto stronzo che le si avvicina e le bacia la guancia passandole una mano sulla schiena, sento un senso di fastidio misto a rabbia sicuramente dettato dall'alcol che ho bevuto, ma non riesco a smettere di avere voglia di portarla via con me, ma cazzo, non posso, è la figlia del mio socio, e intanto ho buttato giù un altro whisky. In un attimo di lucidità, quella mano che prima era poggiata sulla sua schiena, ora si solleva per salutare me, assottiglio lo sguardo su di lui e lo riconosco, è Mark. Ma che cosa cazzo è diventato, la sua ombra? Le è sempre appiccicato, ma a farmi bloccare i pensieri, come l'incanto della luna che appare al mondo nel buio della notte, il suo viso si gira verso di me, con i suoi occhi verdi illumina il locale, è una visione!
Alza la mano per salutarmi, poi si gira subito e ricomincia a parlare con Mark ed io reprimo un brivido di fastidio per la sua indifferenza. Accanto a loro c'è una ragazza, molto carina, ridono e scherzano tutta la sera, ed io li guardo tutto il tempo, come a volerla tenere sotto controllo. La sua amica è un po troppo brilla e Mark decide di accompagnarla a casa sotto richiesta di Elena.
Rimane sola al bancone del bar, tamburella il piede sul pavimento a tempo di musica e mentre sto combattendo con me stesso per non avvicinarmi, un coglione di circa un metro e settantacinque le si avvicina con un ghigno viscido sul viso, alza piano la mano e con l'indice e il medio, le accarezza piano la guancia, scende giù sulla gola e non intende fermarsi, non sento cosa le dice, ma da come lei si irrigidisce e si ritrae non è piacevole, anzi ha il viso inorridito e spaventato.
Scatto in piedi e in un secondo sono al suo fianco, mi rivolgo direttamente al coglione "Se non sparisci immediatamente sarà peggio per te"
E lui di rimando "Davvero? È tu chi saresti?"
"Sono quello al quale rimpiangerai di non aver dato ascolto"

Ciaoo a tutte,
Mi scuso ancora per le modifiche, ma spero che la storia ora sia più interessante.
Cosa accadrà ora tra Leo e lo sconosciuto?
Cosa accadrà ora che Leo si è esposto così tanto?
Come reagirà Elena?
Se vi va lasciate tante 🌟🌟🌟
Baci baci

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