3 capitolo

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Salla's pov

Siamo nell'appartamento, ormai tutti pronti, ad aspettare che arrivi Joseph. Alice si è autoinvitata a casa, come sempre, per poterci vestire, truccare e pettinare come voleva lei.

Alla fine però il risultato non mi dispiace. Siamo tutti molto carini, compresi i ragazzi, nonostante loro si vestano in quel modo normalmente, forse perfino per andare a fare la spesa.

Abbiamo deciso di andare con due macchine, in una io, Paola e Alice mentre nell'altra Joseph, Louis ed Harry.

Siamo tutti in soggiorno, chi seduto al tavolo e chi sul divano. É la seconda volta che chiamiamo Joseph al cellulare ma ancora non ci ha risposto.

La segreteria dice che è impegnato in altra conversazione. Cosa che però non stupisce i ragazzi che ci spiegano che, lavorando in un' azienda importante, è sempre al cellulare per parlare di affari.

Finalmente ci manda un messaggio dicendoci di scendere.

Una volta nel parcheggio del condominio mi guardo intorno. Un suv nero si avvicina fermandosi proprio davanti a noi. La testa di un bel ragazzo dai capelli corvini esce dal finestrino appena abbassato. 

Saluta i due ragazzi con una stretta di mano per poi invitarli a salire in macchina. 

Lui però scende dall'auto per presentarsi. Per ultima saluta Alice che sembra quasi incantata, come se aspettasse questo momento da tanto tempo da non sapere nemmeno come reagire.

Dopodiché ci saluta proponendo di trovarci fuori dal locale così da poter entrare insieme.

Annuiamo per poi dirigerci alla macchina di Alice. 

Una volta arrivati raggiungiamo i ragazzi ed entriamo. Il posto è molto carino, ma c'è davvero troppa gente. Sembra quasi che la gioventù londinese si sia radunata qui.

Mi sorprendo di quanto la puzza di alcool e sudore impesti l'aria,  invadendo tutto il locale.

Ci facciamo largo tra centinaia di corpi impazziti che ballano al ritmo di una canzone, incitati dalle urla del DJ. La musica è assordante, ti entra dentro e non ti fa sentire nient'altro che i sui suoni, i suoi colori e la sua vivacità.

Non esiste altro che lei e le persone che ci sguazzano dentro. Nonostante ciò nessuno è qui per ascoltarla veramente. C'è chi viene per fare conoscenze, chi per trovare qualcuno con cui passare la notte, chi per moda, chi trascinato dagli amici e chi per divertimento.

Pensavo fosse impossibile trovare un divanetto libero, magari con tanto di tavolino, ma, a quanto pare, Joseph ha le sue conoscenze e, dopo aver scambiato quattro chiacchiere con il proprietario, suo vecchio amico, il ragazzo ci fa strada verso il fondo del locale. Lì infatti ci aveva riservato un tavolo con due divanetti uno di fronte all'altro. 

Ho già osservato bene come è fatto questo posto: al centro una grande pista, ai lati i posti a sedere, sulla destra i bagni e il bancone da bar, mentre sulla sinistra la postazione del DJ.

Ci sistemiamo sui divanetti, come sempre i ragazzi da una parte e noi ragazze dall'altra.

'Casualmente' Joseph ed Alice sono seduti uno di fronte all'altro sulla destra. Paola e Louis sono in centro e quindi, con disappunto del liscio, io ed Harry siamo sulla destra.

Ordiniamo da bere. Io però decido di andarci piano, a differenza degli altri. 

Quando ci arriva il tutto mi diverto ad osservare come stiano buttando giù tutti quegli shotttini, uno dopo l'altro come se fosse acqua. 

Io invece sorseggio il primo cocktail di una lunga serata. Finito di bere, già mezzi ubriachi, si alzano per dirigersi in pista.

"Che fai Salla tu non vieni? Guarda che è la tua festa. Vieni a divertirti!" mi incita Paola.

The chainWhere stories live. Discover now